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LANCIO D'AGENZIA

DELOITTE * FOOTBALL MONEY LEAGUE: « L’IMPATTO DEL COVID-19 SUI RICAVI DEI PRINCIPALI CLUB EUROPEI È STIMATO IN 2 MLD ENTRO LA FINE DELLA STAGIONE 2020/21, PRIMA LA JUVENTUS CON 397,9 MLN »

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13.40 - martedì 26 gennaio 2021

La Juventus si conferma prima tra le squadre italiane al 10° posto della classifica con €397,9 mln di ricavi (-13% rispetto al 2019), anche se il -36% dei ricavi da matchday è il più grande calo percentuale tra tutti i club della Money League. Anche gli introiti dei diritti TV registrano una flessione significativa di 41,8 milioni di euro (-20%). I ricavi commerciali dei bianconeri, invece, hanno visto un aumento di 3,3 milioni di euro (+2%), un risultato riconducibile al rinnovo di accordi di sponsorizzazione con il marchio Jeep (esteso fino al 2023/24) e con Adidas (fino al 2026/27). Ciò ha compensato una diminuzione di 12 milioni di euro dalla vendita di merchandising e una diminuzione di 9 milioni di euro in altre attività commerciali relative a campi estivi e visite allo stadio ed al museo, tutti impattati dalla pandemia.

L’Inter resta al 14esimo posto con €291,5 mln di ricavi, in calo del -20% rispetto ai 364,6 milioni di euro del 2019. Oltre alla contabilizzazione posticipata di 51 mln di entrate nel 2021, pesa la diminuzione del -37% dei ricavi commerciali determinata dalla scadenza di una serie di accordi con importanti partner per un valore di circa 45 milioni di euro all’anno. La diminuzione delle entrate commerciali e dei diritti Tv è stata compensata in parte dalla crescita dei ricavi del matchday, con un aumento del +14% a €56,9 mln, grazie all’attivazione di polizza assicurativa per l’interruzione dell’attività.

Il Napoli, al 19esimo posto della Money League, ha registrato un fatturato pari €176,3 mln, in flessione del -15% rispetto al 2019. Gli introiti dei diritti TV, che costituiscono il 72% delle entrate totali del club, sono diminuiti di 17,7 milioni di euro (-12%). Ciò è dovuto in parte alla contabilizzazione di entrate nell’anno finanziario successivo ed in parte al peggioramento dei risultati sportivi. I ricavi commerciali sono diminuiti di 10,6 milioni di euro, nonostante il rinnovo della partnership con Kappa fino alla fine della stagione 2021/22.

Fuori dalla Top 20 il Milan, trentesimo a quota €148 mln di ricavi anche a causa dell’interdizione dalle competizioni UEFA scontata lo scorso anno. Nonostante i disagi causati dalla pandemia COVID-19, Milan e Inter continuano a programmare la riconversione di San Siro e hanno presentato al Consiglio comunale piani finanziari e studi di fattibilità. I club sperano di trasferirsi nel nuovo stadio in tempo per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, una mossa che fornirebbe un significativo ‘boost’ alle capacità dei due club meneghini di generare entrate da matchday e commerciali.

L’AS Roma esce dalla top 30, dopo il 16° posto nell’edizione precedente, in gran parte a causa della mancata qualificazione alla Champions League.

 

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Deloitte: l’impatto del COVID-19 sui ricavi dei principali club europei è stimato in oltre 2 miliardi di euro entro la fine della stagione 2020/21

• La 24esima edizione della Deloitte Football Money League fotografa gli effetti della pandemia sulle performance finanziarie dei maggiori club per fatturato al mondo nella stagione 2019/20;

• I club della top 20 hanno generato un totale di €8,2 miliardi di ricavi, in calo del -12% rispetto alla stagione 2018/19. Una contrazione di €1,1 miliardi dovuta principalmente a:

o una riduzione di €937 milioni (-23%) dei proventi dei diritti televisivi, a causa del differimento delle entrate e degli sconti concessi ai broadcaster;

o un crollo di €257 milioni (-17%) dei ricavi da stadio;

o solo parzialmente compensati da una crescita dei ricavi commerciali di 105 milioni di euro (+3%).

• Il fatturato medio generato dai primi 20 club della classifica ammonta a 409 milioni di euro nel 2019/20, segnando una flessione del -12% rispetto al 2018/19;
• Gli sconti ai broadcaster su campionati “big five” (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1) e competizioni UEFA, secondo quanto riferito, ammontano a circa 1,2 miliardi di euro, di cui larga parte a carico dei club;
• I ricavi da matchday, da marzo 2020, saranno probabilmente vicini allo zero, poiché sembra ormai improbabile il rientro allo stadio di un numero significativo di tifosi durante la stagione 2020/21.

Secondo la 24esima edizione della Football Money League, pubblicata dallo Sports Business Group di Deloitte, i top 20 club per fatturato del calcio mondiale perderanno oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro la fine della stagione 2020/21. Quest’anno il report analizza l’andamento dei ricavi dei principali club del calcio mondiale in un contesto economico e sociale fortemente condizionato dalla pandemia di COVID-19.

Come emerso dalla Football Money League 2021, la industry del calcio sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia, a causa di una molteplicità di fattori: l’assenza dei tifosi dagli stadi, il rinvio e la cancellazione delle partite, gli sconti concessi ai broadcaster e la necessità di soddisfare i partner commerciali.

Football Money League 2021
La top 20 mondiale dei club per fatturato ha generato 8,2 miliardi di euro di ricavi complessivi nel 2019/20, in calo del -12% rispetto alla stagione precedente (9,3 miliardi di euro). La contrazione di 1,1 miliardi di euro è dovuta principalmente a:
• una riduzione di 937 milioni di euro (-23%) dei proventi dei diritti televisivi, a causa del differimento di alcune entrate all’esercizio finanziario che termina nel 2021 e degli sconti concessi alle emittenti TV nella stagione 2019/20;
• un crollo di 257 milioni di euro (-17%) dei ricavi da stadio, con le partite che sono state prima posticipate, poi annullate o rigiocate a porte chiuse;
• solo parzialmente compensati da un aumento di 105 milioni di euro (+3%) dei ricavi commerciali, che riflette l’inizio di alcune importanti partnership.

Anche se nessuna squadra di calcio è stata immune all’impatto del COVID-19, i club della Money League hanno avuto il maggiore impatto finanziario in termini assoluti: nell’edizione di quest’anno, i primi 20 club hanno generato in media €409 milioni di euro di fatturato per club, un calo di 55 milioni di euro rispetto al 2018/19 (464 milioni di euro per club).

Come emerge dal report di Deloitte, il rientro in sicurezza dei tifosi negli stadi è una delle massime priorità nel calcio globale, dato che le attività collegate al matchday rappresentano un elemento fondamentale del business model dei club, abilitando ulteriori fonti di ricavo. La dimensione dell’impatto finanziario globale della pandemia sull’industry del calcio, pertanto, dipenderà in gran parte dal ritorno dei tifosi allo stadio.

Performance finanziarie dei singoli club
In generale, l’impatto del COVID-19 ha reso quest’anno particolarmente difficile la comparabilità tra le performance finanziarie dei club, dato che le leghe calcistiche di tutto il mondo hanno adottato approcci diversi per rispondere all’emergenza sanitaria: alcune hanno rinviato o interrotto la stagione 2019/20, altre l’hanno completamente annullata.

Ciò detto, la composizione della Money League è rimasta sostanzialmente coerente con gli anni precedenti. I club che compongono la top ten rimangono invariati, mentre 18 società su 20 erano presenti nella Money League dello scorso anno.

FC Barcelona (1 ° a 715,1 milioni di euro) e Real Madrid (2 ° a 714,9 milioni di euro) restano al vertice della Money League di quest’anno, con un gap di soli 0,2 milioni di euro che è il minore nella storia della Money League.
Il Barcellona è il secondo club della Money League per calo delle entrate in termini assoluti, dopo un anno record (2018/19), quando diventò il primo club a superare la soglia degli 800 milioni di euro ricavi (840,8 milioni di euro).
Il calo del fatturato del Real Madrid è stato minore. Il club ha registrato un aumento dei ricavi commerciali di 28,1 milioni di euro (+8%) grazie all’estensione di partnership chiave e all’acquisizione del controllo di redditizie attività in-house.

Il Bayern Monaco (634,1 milioni di euro) campione d’Europa è salito al terzo posto nella Money League, guadagnando di nuovo il podio (l’ultima volta nel 2013/14). Il club ha segnato la minor flessione delle entrate (-4%) nella top 10, avendo potuto imputare all’anno finanziario che termina nel 2020 tutte le proprie entrate televisive della Bundesliga.

Il Manchester United ha generato ricavi per 580,4 milioni di euro, scivolando al quarto posto, segnando la maggiore contrazione delle entrate annuale della Money League: 131,1 milioni di euro (-19%). Ciò è stato in gran parte dovuto al fatto che i Red Devils non hanno partecipato alla UEFA Champions League 2019/20. Pesano anche l’assenza di ricavi da stadio, gli sconti e i differimenti degli introiti dai diritti TV.

Il Liverpool, invece, è entrato nella top 5 per la prima volta dal 2001/02, con un fatturato di 558,6 milioni di euro. I successi sul campo degli ultimi anni continuano ad alimentare le performance finanziarie, con i benefici associati alla vittoria della Premier League distribuiti sugli anni finanziari che terminano nel 2020 e nel 2021.

Manchester City (6 ° – € 549,2 milioni), Paris Saint-Germain (7 ° – € 540,6 milioni), Chelsea (8 ° € 469,7 milioni), Tottenham Hotspur (9 ° – € 445,7) e Juventus (10 ° – 397,9 milioni di euro) completano la top ten.

18 dei 20 club della Money League 2021 erano presenti anche nella scorsa edizione – con Zenit (15 ° – 236,5 milioni di euro) ed Eintracht Frankfurt (20 ° – 174 milioni di euro) che sostituiscono AS Roma e West Ham United. I ricavi dello Zenit hanno beneficiato della partecipazione alla Champions League 2019/20 e del fatto che, con la stagione russa terminata nell’anno solare 2019, il fatturato non è stato impattato dalla pandemia, mentre il completamento della Bundesliga entro l’anno finanziario ha aiutato l’Eintracht Frankfurt ad entrare per la prima volta nella top 20 della Money League.

Solo due club nella top 20 di Money League, FC Zenit ed Everton (17 ° – 212 milioni di euro / 185,9 milioni di sterline), hanno registrato un aumento dei ricavi rispetto all’anno precedente. La crescita dei ricavi marginali dell’Everton è stata trainata dai ricavi commerciali del club, più che raddoppiati a 86,7 milioni di euro. Quella dell’Everton è stata anche la più grande crescita (+104%) dei ricavi commerciali dell’intera Money League.

Il report di Deloitte evidenzia come per ripartire dopo la pandemia COVID-19 i club siano oggi costretti a ripensare e riequilibrare i loro modelli di business. In questo senso, il focus sulle competenze digitali è sempre più strategico poiché l’interazione digitale è oggi quasi l’unico strumento su cui i club possono fare leva per coinvolgere tifosi e dipendenti.

Prospettive future
Lo Sports Business Group di Deloitte stima che i club della Money League, entro la fine della stagione 2020/21, avranno perso oltre 2 miliardi di euro in termini di mancate entrate. Questa cifra include gli importi persi rispetto al 2019/20 a causa della pandemia COVID-19, principalmente a causa di:

• entrate da matchday quasi nulle da marzo 2020 in poi, poiché sembra improbabile il rientro di un numero significativo di tifosi allo stadio durante la stagione 2020/21.
• sconti alle emittenti su campionati “big five” (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga, Ligue 1) e competizioni UEFA, che, secondo quanto riferito, ammontano attualmente a circa 1,2 miliardi di euro, di cui larga parte a carico dei club;

Secondo Deloitte Sports Business Group, gli eventi dell’anno scorso hanno messo a dura prova la capacità dei club di aumentare i propri ricavi, e il percorso di rilancio della industry del calcio dipenderà in larga parte dall’andamento della pandemia e dal rientro dei tifosi negli stadi. Inoltre, l’impatto finanziario dell’emergenza COVID-19 potrebbe tenere partner commerciali e radiotelevisivi in uno stato di incertezza, costringendoli a riconsiderare il loro investimento nel mondo dello sport. Allo stesso tempo, però, la pandemia ha evidenziato l’importanza dello sport per le comunità e la società nel suo complesso, elementi chiave agli occhi di emittenti e sponsor.

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