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DEGASPERI (ONDA CIVICA TRENTINO) * RSA: « PER OSPITI E OPERATORI È FINITO IL TEMPO DEI TAVOLI, OCCORRONO RISPOSTE! »

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15.43 - martedì 1 settembre 2020

La gestione delle RSA e degli ospiti ormai arrivata ad un punto critico, quasi paradossale rispetto alle situazioni che ci troviamo ad osservare ogni giorno: tra calciatori che si abbracciano e movida solo gli ospiti delle RSA rimangono rigidamente reclusi ed esclusi da qualsiasi tipo di vero affetto familiare.

“Stiamo purtroppo assistendo ad una ghettizzazione ed una clausura forzata – ha affermato il candidato Sindaco per la città di Trento di Onda Civica, Filippo Degasperi, – situazione che, inevitabilmente, sta portando velocemente gli anziani a lasciarsi andare a causa del gravissimo senso di abbandono. Il sistema è divenuto quasi carcerario. Dalla fase più acuta i mesi sono trascorsi inutilmente tanto che l’unica novità è rappresentata dall’ennesimo tavolo inventato dalla Provincia per spostare ancora in là nel tempo le decisioni”.

Degasperi ha poi posto l’attenzione sulla disparità di trattamento dei lavoratori all’interno delle strutture, evidenziando inoltre come RSA e Azienda Sanitaria si sottraggano il personale a vicenda. “Al momento vengono stanziati soldi per qualsiasi cosa, ma nel bilancio provinciale approvato a luglio non ho visto un solo euro destinato alle RSA – ha concluso il candidato Sindaco. – Gli operatori meritano finalmente i riconoscimenti che attendono da sempre, ad iniziare dall’equiparazione delle condizioni con i dipendenti dell’APSS. Anche l’inquadramento dei medici richiede un rapido riordino per adeguarlo al nuovo contesto e per il quale abbiamo appena depositato una mozione (vedi sotto e seguente LINK : https://www.consiglio.provincia.tn.it/doc/IDAP_1522552.pdf).

Il tempo dei tavoli è finito, occorre ripensare all’organizzazione complessiva, ma bisogna farlo in fretta, altrimenti rischiamo di pagarne le conseguenze nel breve periodo.

Un numeroso gruppo di partecipanti, tra rappresentanti e sostenitori del Gruppo, giornalisti e famigliari aventi parenti proprio nella struttura di San Bartolomeo, si sono dunque ritrovati questa mattina all’entrata della RSA di via della Malpensada a Trento. Obiettivo primario, la sensibilizzazione nei confronti di una tematica etichettata come urgente e fondamentale.
“Da parte nostra sempre grande attenzione all’argomento, fin dal 2015 – ha aggiunto il consigliere comunale di Onda Andrea Maschio. – L’anziano è di fatto ‘parcheggiato’ nella struttura, dove vive con la quotidiana speranza di rivedere i propri cari. Situazione inaccettabile, le segnalazioni da operatori e famigliari sono costanti”.

All’evento ha preso inoltre parte lo storico e giornalista Renzo Grosselli il quale, con enfasi e passione, ha commentato: “I nostri anziani sono stati chiusi all’interno delle RSA e costretti a vivere un dramma che oramai prosegue da sei mesi. All’inizio la situazione era comprensibile, in quanto si stava affrontando un nemico sconosciuto, ma oggi non possiamo concepire che gli autobus viaggino quasi a pieno carico, che negli aerei non ci sia distanziamento e che invece queste persone vivano in queste condizioni. Gli anziani sono la categoria che, in termini di morti, ha pagato più di tutti in questa pandemia: ora però stanno pagando anche in termini di vita, con l’impossibilità di vedere i propri cari e di realizzare quindi la loro più grande ragione di vita. Si tratta di un vero e proprio sequestro di massa, si stanno lasciando morire queste persone”.

 

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Onda Civica Trentino

 

 

 

 

 

 

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