Ieri a Cadine, insieme a chi il Bondone lo vive ci siamo confrontati sul suo futuro. Le nostre missioni sulla montagna di Trento sono sempre state regolari, proprio per verificare i danni che le amministrazioni che si sono succedute sia in Piazza Dante che in via Belenzani, hanno provocato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e ben documentati dalla selezione di fotografie che raccogliamo dal 2013. Le idee e le proposte sono le stesse che ripetiamo da tempo e che oggi in parecchi hanno iniziato a copiarci.
➡️ Riteniamo indispensabile cominciare da chi ha scelto il Bondone per VIVERCI: servizi (non solo metano), collegamenti, cura dell’ambiente, infrastrutture, un nuovo patto per il recupero degli immobili residenziali privati e tutela del territorio (a cominciare dalla restituzione alla comunità del sito della ex discarica).
➡️ Basta con le cattedrali nel deserto costruite con soldi pubblici, totalmente incoerenti rispetto al contesto e destinate a fallimento certo.
➡️ Puntiamo invece sulla diversificazione dei “turismi”. Le mtb elettriche possono rappresentare per tutte le stagioni quello che lo sci da discesa ha rappresentato per l’inverno. Puntiamo sulla realizzazione, cura e promozione di percorsi che facciano scoprire agli ospiti le bellezze dell’intero gruppo montuoso che va da Trento al Garda. Anche gli splendidi percorsi per le bici da corsa che percorrono e attraversano tutta la catena possono essere motivo di richiamo se anziché muoversi all’interno degli steccati riuscissimo a promuovere il gruppo del Bondone come un unico contesto.
➡️ Valorizziamo e incentiviamo l’ospitalità diffusa, coinvolgendo i proprietari dei piccoli immobili (ma anche degli alberghi storici abbandonati) in un progetto di riqualificazione e messa a disposizione, senza trasformare l’esistente in strutture tanto faraoniche quanto inutili.
➡️ Per l’inverno, oltre allo sci da discesa, incentiviamo lo scialpinismo con l’ufficializzazione di percorsi ad esso dedicato e che stiamo attendendo da 11 (undici) anni.
➡️ E’ una vergogna che il patrimonio immobiliare pubblico sia stato abbandonato e lasciato decadere! Colonie, caserme e tutto ciò che può avere una ricaduta sulla collettività DEVE essere recuperato e restituito ai trentini. Le strutture pubbliche (anche quelle funzionanti ma di fatto inutilizzate) devono essere concesse (gratis) alle scuole, alle società sportive, alle associazioni culturali…insomma a chiunque sia in grado di riempirle di vita per far tornare i trentini in Bondone. Anche l’auditorium di Vason potrebbe così trovare una ragione per tornare ad accogliere ospiti e iniziative.
➡️ L’orrendo parcheggio delle Viote va in parte trasformato in piazzole per i camper dotate di servizi, ombra, fondo adeguato…insomma tutto quello che si aspetta un turista (che non per forza deve arrivare da lontano).
🔴 La piana delle Viote va preservata nelle sue peculiarità che la rendono unica. Recuperiamo le caserme ma fermiamo ogni ipotesi di saccheggio.
Questo e tanto altro nel nostro programma. Lavoriamo insieme a chi il montagna la vive (a cominciare dalle ASUC) per costruire un futuro che sia di tutti e non solo dei soliti fortunati amici destinatari dei nostri soldi.