APT Alpe Cimbra: un’incredibile serie di dimissioni nel disinteresse di chi dovrebbe preoccuparsi.
Un numero significativo di dipendenti dell’APT Alpe Cimbra, nel giro di pochi anni, ha rassegnato le dimissioni. La cifra esatta dei dimissionari non è chiara. Le fonti riportano dati diversi, ma sembrerebbe che i dipendenti fossero in gran parte giovani diplomati/laureati del territorio, dei quali 14 assunti con contratto a tempo determinato. A lasciare l’azienda di promozione turistica per primi sarebbero stati tre collaboratori storici. Nonostante l’operato dei vertici dell’APT sia finito più volte sotto i riflettori con una Provincia però sempre indifferente alle segnalazioni, la vicenda della fuga dei dipendenti è emersa grazie ad un’interrogazione presentata dalla minoranza del Consiglio comunale di Folgaria.
Le motivazioni sono state rese note da 20 ex-dipendenti attraverso una lettera, pubblicata (in parte) dal quotidiano l’Adige. I lavoratori spiegano come le loro dimissioni “non siano state una scelta presa a cuor leggero, bensì obbligate da un ambiente lavorativo dove prevalgono pressioni psicologiche, mancanza di rispetto, prevaricazioni, strumentalizzazioni, un atteggiamento in antitesi allo spirito collaborativo della piccole comunità montane qual è l’Alpe Cimbra”. Accuse pesanti mosse ai vertici che, nel frattempo, avrebbero semplicemente proceduto con le sostituzioni con giovani provenienti da fuori area, digiuni di quella conoscenza del territorio che avrebbe invece caratterizzato i dimissionari. Come controprova, evidentemente dubbioso delle
capacità professionali del personale direttivo in carica, il CDA dell’APT avrebbe deciso di esternalizzare le attività di programmazione e promozione.
Riguardo alle dimissioni, vien difficile credere che un simile disagio, culminato con l’impressionante emorragia di collaboratori, non sia mai stato rilevato dal CDA, dai rappresentanti dei comuni e dallo stesso Sindaco di Folgaria, già Presidente dell’APT dal 2013 al 2019 e, dunque, proprio nel periodo interessato dalla cascata di abbandoni. Nessun problema sarebbe mai stato segnalato così come nessuna verifica sarebbe richiesta al Presidente o al Direttore. A mostrare incredibilmente totale disinteresse per la vicenda sono stati anche i membri dell’Associazione “Amici Alpe Cimbra”, è proprio il Direttore dell’APT locale.
Una mancata presa di posizione che potrebbe leggersi in chiave “conflitto di interessi”, ancor più se si considera quanto riportato da alcune fonti dell’area dell’Altopiano, che vedrebbero i membri della suddetta associazione ricevere sconti dall’APT sull’acquisto degli skipass. Ancor più clamorosa la totale assenza della Provincia e dello stesso Assessore provinciale competente. L’incredibile vicenda, resa nota grazie all’azione della sopracitata minoranza comunale, ha posto ancora una volta sotto i riflettori l’APT non solo per quanto riguarda i rapporti professionali datore di lavoro – dipenderti ma anche dal punto di vista della gestione economica delle risorse. Dopo il quasi default della ski area, dal 2015 ad oggi l’APT vorrebbe vantare strepitosi successi circa presenze e incassi delle strutture ricettive. I numeri sembrerebbero però basarsi più sul numero delle affluenze che sugli effettivi introiti. A dimostrazione di ciò sarebbero i cospicui contributi erogati dalla Provincia senza verifica del loro impiego.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. perché non sia stata data rilevanza né siano state verificate le ragioni delle dimissioni richiamate in premessa nonché il loro effetto sulle politiche e sull’attività dell’APT Alpe Cimbra;
2.se i disagi denunciati dai lavoratori fossero mai stati segnalati all’organo di controllo, alla Provincia, alle sue articolazioni o a società di sistema;
3.il dettaglio dei lavoratori che si sono dimessi dall’APT Alpe Cimbra dal 2016 al 2021 incluso l’inquadramento, le mansioni e le motivazioni indicate per la cessazione del rapporto;
4.quali verifiche e provvedimenti si intendono porre in essere in merito a possibili condotte scorrette da parte dei vertici dell’APT Alpe Cimbra così come denunciate dagli stessi ex dipendenti;
5.se si intendono verificare e chiarire l’ammontare dei contributi erogati all’APT nonché il loro effettivo impiego nel periodo 2016 – 2021 inclusi i risultati raggiunti.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
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Cons. prov. Filippo Degasperi