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DEGASPERI (ONDA CIVICA) – INTERROGAZIONE * APSS TRENTINO: « LE GRAVI MANCANZE DELL’AZIENDA SANITARIA, NESSUN AUMENTO DELLA INDENNITÀ DI ESCLUSIVITÀ E ARRETRATI NON RETRIBUITI »

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06.23 - martedì 7 dicembre 2021

Interrogazione n. 3289 – Le gravi mancanze dell’Azienda sanitaria trentina: nessun aumento della indennità di esclusività, arretrati non retribuiti, contratto collettivo provinciale dei dirigenti medici ancora in attesa di rinnovo. Ma lo stipendio del Direttore Generale aumenta di 20mila euro.

Seppur trascurato dall’attuale e dalle precedenti amministrazioni provinciali, il riordino della disciplina in materia sanitaria in Trentino appare sempre più un aspetto improcrastinabile. Il rinnovo del contratto collettivo provinciale per i dirigenti medici in Trentino è bloccato dall’ormai lontanissimo 2006. La Provincia Autonoma di Trento ha inoltre recentemente confermato che non intende procedere al pagamento degli arretrati per il triennio 2019-2021 per il comparto sanità danneggiando gli operatori che, fino al 2020 e con molta retorica, erano stati definiti «eroi» dai vertici della Provincia.

Va anche fatto presente che, con riferimento a quanto disposto dall’art. 1, co. 407, legge 178/2020, relativamente all’aumento dell’indennità di esclusività nella misura del 27% a decorrere dal 1° gennaio 2021 e a quanto disposto dalla Giunta Provinciale con la deliberazione n. 1714/2021 relativamente alla copertura degli oneri derivanti da tale aumento nonchè al parametro contrattuale di riferimento per il calcolo dell’indennità, ai dirigenti medici spetterebbe, ex-lege, un aumento della indennità di esclusività. Il suddetto aumento non è però ancora stato inserito nella busta paga dei dirigenti medici.

Ai primi di novembre del corrente anno l’Intersindacale dei dirigenti medici ha sollecitato l’azienda per i servizi sanitari al «pagamento immediato delle somme maturate, in base alla normativa sopra richiamata, a far data dal 1° gennaio 2021 ai dirigenti della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria del Servizio Sanitario Provinciale, oltre agli interessi maturati e maturandi su dette somme». Tale aumento corrisponderebbe ad un + 27% sulla voce stipendiale. La mancata retribuzione appare irrispettosa nonchè illegittima considerando che, a ben 12 mesi di distanza dall’attivazione dell’obbligo di legge, l’azienda sanitaria non lo ha ancora applicato l’aumento, penalizzando di molto i dirigenti medici rispetto al resto d’Italia.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  1. quali azioni si intendano intraprendere nei riguardi dell’ufficio stipendi e della direzione sanitaria ed amministrativa dell’azienda sanitaria APSS al fine di applicare correttamente una legge dello Stato;
  2. se sia intenzione dell’Azienda sanitaria rispettare i dirigenti medici che, assieme agli infermieri e agli OSS e al resto del personale sanitario, hanno tenuto in piedi il sistema sanitario provinciale e che tutt’ora curano la salute dei pazienti trentini ma comunque privati degli aumenti stipendiali dovuti ex-lege;
  3. quali motivi stiano spingendo la APSS a non applicare nell’immediato e senza ulteriori ritardi una legge dello Stato a cui anche la Provincia Autonoma di Trento deve soggiacere nonché le ragione che hanno indotto la Provincia ad aumentare immediatamente sia lo stipendio del futuro Direttore Generale dell’azienda sanitaria (un rialzo pari a € 20.000, per contratto di € 185.000 + 20% come premio di produzione) e quello dell’attuale Direttore Generale del Dipartimento Salute, beneficiario di aumenti stipendiali per ben due volte in un lasso di tempo inferiore ai 12 mesi.

 

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