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DEGASPERI (ONDA CIVICA) – INTERROGAZIONE * 118 TRENTINO EMERGENZA: « PRESTAZIONI ORARIE AGGIUNTIVE, TURNI MODIFICATI A POSTERIORI PER CONSENTIRE EROGAZIONI IMPROPRIE? »

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08.18 - giovedì 9 luglio 2020

Interrogazione a risposta scritta n. 1642. Prestazioni orarie aggiuntive: turni modificati a posteriori per consentire erogazioni improprie?

Le prestazioni orarie aggiuntive (POA) sono previste dal vigente contratto dei lavoratori dell’APSS per fronteggiare situazioni di carenza assistenziale. Si tratta di attività svolte fuori dell’impegno di servizio retribuite secondo tre categorie di compenso che vanno dai 24 ai 30 euro l’ora e sottoposte ad una serie di condizionalità.

L’articolo 129 del contratto prevede che la programmazione delle POA avvenga di norma quadrimestralmente e non può riguardare la normale programmazione turnistica.
Soprattutto, l’articolo 131 prevede che le risorse stanziate per le POA, non utilizzate entro l’anno, restano a disposizione dell’APSS per le medesime finalità nell’anno successivo.
Secondo le segnalazioni e la documentazione pervenuta allo scrivente risulterebbe che una serie di turni 2019 del personale inferimieristico afferente all’U.O. 118 Trentino Emergenza sia stato modificato a posteriori, nel corso del 2020, ovvero dopo che i turni si erano svolti regolarmente senza l’utilizzo di POA. L’espediente utilizzato consisterebbe nella riscrittura retroattiva degli impegni di servizio di alcuni infermieri: sostituendo un turno normale con uno POA (retribuito 30 euro l’ora) ma anche sostituendo riposi con ferie in modo da assicurare il rispetto (a posteriori) delle condizioni previste per l’utilizzo delle POA, sarebbero stati artificiosamente gonfiati i costi di servizi già svolti negli ultimi mesi del 2019 e si sarebbero consumate inutilmente risorse che avrebbero dovuto rimanere a disposizione dell’anno 2020. Tale comportamento, se confermato, appare discutibile sotto diversi profili: modifica retroattiva di turni già svolti in anni diversi, aumento del costo per l’Amministrazione, distrazione di risorse dalla loro destinazione normativamente prevista, ovvero “le situazioni di carenza assistenziale” del 2020.

 

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Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. quali verifiche intende effettuare rispetto a quanto indicato in premessa;

2. se la modifica a posteriori di turni di servizio già svolti aumentandone il costo per l’APSS è da considerarsi prassi regolare.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. prov. Filippo Degasperi

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