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DEGASPERI (M5S) – INTERROGAZIONE * CASSA DEL TRENTINO: « È STATA EFFETTUATA L’ANALISI DI CONVENIENZA/CONGRUITÀ ECONOMICA PER LE OPERAZIONI FINANZIARIE ? »

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08.08 - sabato 2 febbraio 2019

Interrogazione a risposta scritta n. 215 – L’articolo 192 (Regime speciale degli affidamenti in house) del nuovo Codice dei contratti pubblici prevede “l’istituzione presso l’Anac, anche al fine di garantire adeguati livelli di pubblicità e trasparenza nei contratti pubblici, l’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all’articolo 5”. L’iscrizione in tale elenco avviene secondo le modalità e i criteri che sono definiti da Anac e consente di procedere mediante affidamento diretto dei contratti.

Per Cassa del Trentino SpA la richiesta di iscrizione sarebbe stata già effettuata. Tuttavia, per poter legittimamente affidare un contratto con modalità in house, avente ad oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza (così come già previsto all’articolo 1 comma 553, Legge di Stabilità 2014 per i soli servizi strumentali), le stazioni appaltanti devono effettuare preventivamente una valutazione della congruità economica dell’offerta formulata dal soggetto in house, avendo riguardo all’oggetto e al valore della prestazione. Inoltre, nelle motivazioni del provvedimento di affidamento deve essere dato conto:

 

1. delle ragioni del mancato ricorso al mercato;

2. dei benefici per la collettività della forma di gestione prescelta, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche.

 

Dal tenore letterale della norma, sembra quindi chiaro che il confronto dell’offerta presentata dall’aggiudicatario diretto con i prezzi di mercato è condizione di legittimità dell’affidamento, ma, ovviamente, solo nel caso in cui questo abbia ad oggetto prestazioni che possono essere erogate da operatori privati in regime di concorrenza.

Tutti gli atti afferenti gli affidamenti diretti devono essere pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet istituzionale, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 33/2013.

Stante questa premessa è opportuno capire se sussista la convenienza per la Provincia di porre in essere operazioni per il tramite del proprio “braccio finanziario” Cassa del Trentino SpA, ovvero se non esista un operatore privato in grado di sostituirsi più convenientemente o se addirittura l’assunzione diretta da parte della Provincia stessa delle operazioni non sia, in ultima analisi, la scelta migliore. Certamente quest’ultima opzione consentirebbe di evitare i costi derivanti dall’amministrazione e gestione di CdA, collegio sindacale, certificazione del bilancio, rating … .

Cassa del Trentino SpA principalmente anticipa il valore attuale dei contributi a Comuni e Comunità di Valle tramite l’emissione di prestiti obbligazionari e l’incasso dei contributi, al posto dei soggetti destinatari la liquidità introitata, al fine del rimborso dei prestiti obbligazionari emessi. Per questa attività Cassa del Trentino SpA incassa interessi attivi che iscrive a ricavi con tassi stabiliti dalla Provincia (sulla base di un report finanziario fornito dalla stessa società) che sono, storicamente, molto più alti degli interessi passivi pagati. Questo meccanismo della “cresta sui tassi” provoca un consistente margine di interesse positivo nel conto economico di Cassa del Trentino SpA che solo in parte, dopo aver conteggiato costi di gestione ed imposte, ritorna alla Provincia come dividendo.

 

Due alternative a questa prassi consolidata potrebbero essere poste in atto:

1) emettere direttamente i prestiti obbligazionari, evitando il doppio passaggio tramite Cassa del Trentino SpA. Ciò comporterebbe il pagamento del solo interesse passivo al mercato, molto minore di quello che oggi si paga a Cassa del Trentino, risparmiando il costo di funzionamento di quest’ultima.

2) rivolgersi, per l’attività attualmente svolta da Cassa del Trentino, ad altro operatore privato del mercato in regime di concorrenza tramite gara, mettendo in competizione gli operatori sul ribasso rispetto agli attuali tassi attivi pagati dalla Provincia. Viste le operazioni di Cassa del Trentino SpA per centinaia di milioni di euro in essere e prospettate per il futuro, anche una riduzione di uno 0,1% offerta da un privato comporterebbe cospicui risparmi;

 

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per conoscere:

1. se l’analisi di convenienza/congruità economica per le operazioni finanziarie messe in atto dalla Provincia per tramite di Cassa del Trentino SpA, prevista dalle norme citate in premessa, sia stata effettuata;
2. in caso di risposta affermativa al punto 1, chi ha predisposto l’analisi, quando, con quali costi e con quali esiti.

 

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

 

*

Cons. prov. Filippo Degasperi

 

 

 

 

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