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DEGASPERI E MARINI (M5S) – INTERROGAZIONE * LETTURA CONTATORI DOLOMITI ENERGIA: « QUALI LE RAGIONI DELLA SCELTA DELLA DITTA TOSCANA RISPETTO ALLA COOPERATIVA TRENTINA? »

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14.31 - giovedì 28 febbraio 2019

Interrogazione a risposta scritta. Lettura dei contatori Dolomiti Energia: società pubblica o padrone della ferriera?

Nonostante la schermatura dei classici sistemi impiegati per annacquare la caratterizzazione pubblica delle multiutilities non si può negare che Dolomiti Energia sia una società di sistema del nostro territorio con una presenza di enti pubblici determinante.

Se non si vuole azzerarne il significato, la presenza dei soci pubblici dovrebbe differenziare, soprattutto dal punto di vista etico, anche una società per azioni, a maggior ragione se si tratta di un ambito come quello dell’acqua o dell’energia.

Non si può quindi non rimanere sorpresi di fronte alla vicenda relativa rinnovo dell’appalto di servizio lettura contatori.

Si tratta di un servizio da tempo garantito da una cooperativa trentina che è ormai in grado di assicurare una qualità che non è mai stata messa in discussione.

L’appalto è scaduto nel 2018 e, dopo due tentativi di gara andati a vuoto per ragioni che, da sole, meriterebbero un ampio approfondimento, ha visto come vincitrice una ditta toscana. Pare peraltro che la scelta del vincitore derivi prevalentemente dalle caratteristiche dell’offerta tecnica mentre dal punto di vista economico, la proposta della cooperativa trentina avrebbe addirittura comportato per Dolomiti Energia un risparmio di circa 150 mila euro.

Se confermato, sarebbe paradossale che nel valutare i “rapporti con il cliente” siano stati assegnati 10 punti a un soggetto che con il cliente di cui trattasi non ha mai avuto a che fare e zero (zero)

punti a chi invece questi rapporti li ha intrattenuti negli ultimi anni peraltro senza penali o contenziosi.

Secondo le prime informazioni arrivate ai dipendenti della cooperativa in prorogatio fino al 31 marzo 2019, le conseguenze sulla qualità del lavoro sarebbero significative: eliminata la XIV, eliminati gli 8 euro di buono pasto (a meno che la prima lettura effettuata non sia a più di 30 chilometri dal domicilio), eliminata l’auto di servizio sostituita da maneggevoli motorini il tutto confenzionato in un contratto di lavoro definito “pirata” e, soprattutto, senza alcun risparmio per Dolomiti Energia rispetto all’offerta perdente.

Non si capisce quali tutele abbia inteso garantire ai lavoratori Dolomiti Energie o se, piuttosto, non abbia deciso di lavarsene completamente le mani, abbandonando la decina di collaboratori che per anni ha garantito qualità e serenità.

 

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Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. le ragioni della scelta della ditta toscana rispetto alla cooperativa trentina;

2. il costo del servizio della società vincitrice e il costo del servizio della cooperativa perdente;

3. se il bando di gara ha previsto la clausola sociale a salvaguardia dei lavoratori trentini ed eventualmente con quali termini; ovvero se la clausola sociali non è prevista, quali le ragioni del mancato inserimento;

4. le modifiche contrattuali che il nuovo gestore del servizio intende imporre ai lavoratori rispetto alla cooperativa attualmente incaricata e se tali modifiche possono comportare conseguenze sulla qualità del servizio;

5. se la Provincia intende verificare la vicenda con riferimento alla tutela della qualità del servizio.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. prov. Filippo Degasperi

Cons. prov. Alex Marini

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