Tre medici in meno al Pronto Soccorso, reparto di radiologia chiuso sabato e festivi, reparto psichiatria in grave carenza di personale e accorpato a quello di Rovereto. È questa la precaria situazione dell’Ospedale di Arco portata sotto i riflettori da Onda nella conferenza stampa – flash mob tenutasi martedì 31 maggio all’ingresso del nosocomio.
Negli ultimi mesi al Pronto Soccorso di Arco sono via via venuti a mancare, per ragioni diverse, tre medici mentre un quarto ha chiesto ed ottenuto il lavoro a part time. Purtroppo la soluzione al problema prospettata dalla Provincia è stata quella di mandare al Pronto Soccorso i medici dell’organico di Medicina. Una decisione che rischia di trasferire in quel reparto ulteriori e gravi criticità. Come rileva il Consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi “agli specialisti di Medicina mancano una formazione e una preparazione specifica per la gestione della casistica dell’emergenza, situazione che aumenterebbe il rischio clinico sia per i pazienti che per gli operatori.
In secondo luogo, trasferendo il personale da Medicina si rischierebbe di ottenere il risultato del rallentamento dell’attività dei laboratori e dell’allungamento delle liste di attesa“. Insieme al Pronto Soccorso e alla Psichiatria, ora anche Radiologia vicina al collasso. Da tempo, la notte, per la lettura degli esami ci si rivolge a Rovereto, nonostante la Radiologia di Arco sia quella che lavora di più dopo quelle dei due ospedali HUB (Trento e Rovereto).
Ciò è confermato anche dagli altissimi dati degli straordinari in reperibilità notturna richiesti ai tecnici di radiologia. A partire da giugno però risulta che il medico radiologo non ci sarà più nemmeno il sabato e i festivi con il risultato che per tutte le ecografie e per tutte le tac urgenti con mezzo di contrasto il paziente dovrà essere spostato a Rovereto con i noti problemi di congestionamento che caratterizzano la viabilità dell’Alto Garda. La mancanza di un disegno generale e lungimirante di riforma e i vari tentativi di “tamponamento” non possono che portare ad un sensibile peggioramento della qualità del servizio offerto
dalla sanità trentina.
All’evento erano presenti il Consigliere provinciale di Onda Filippo Degasperi, Renzo Grosselli attivista di Onda, Gloria Canestrini di Rinascita Rovereto, la sindaca di Drena Giovanna Chiarani e il consigliere di Dro Tavernini Alvaro.
