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DE GODENZ (UPT) – OLIMPIADI 2026: « APPROVATA ALL’UNANIMITÀ DAL CONSIGLIO PAT, LA PROPOSTA DI CAMBIARE IL NOME ALLA CANDIDATURA DA “MILANO CORTINA 2026” A “MILANO CORTINA DOLOMITI 2026” »

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16.33 - mercoledì 23 gennaio 2019

Appena accolta in Consiglio provinciale con voto unanime la proposta di mozione del consigliere Pietro De Godenz dell’Unione per il Trentino nella quale viene proposto di cambiare il nome alla candidatura per le olimpiadi 2026 da Milano Cortina 2026 a Milano Cortina Dolomiti 2026.

Come riporta anche il dispositivo la volontà è quella di impegnare la Giunta Fugatti a valutare l’importanza che la dicitura “Dolomiti”, aggiunta alla candidatura oggi presentata solo con il nome di Milano e Cortina potrebbe rappresentare – sia a favore della nostra Provincia (e Regione) che a favore dell’evento stesso – data l’eccellenza della nostra terra in riferimento agli sport invernali e all’organizzazione di eventi ad essi correlati e ad attivarsi in ogni modo e luogo istituzionalmente possibile – a partire dalla ripresa di un confronto in merito con i Presidenti di Veneto, Lombardia e Alto Adige – affinché la dicitura possa cambiare ovviamente sia in fase di candidatura che eventualmente in seguito ad assegnazione da “Olimpiadi Milano Cortina 2026” a “Olimpiadi Milano Cortina Dolomiti 2026”.

Nel rispondere alla mozione l’assesore competente Failoni ha accolto positivamente le istanze del cosigliere affermando che sicuramente citare le Dolomiti nel nominativo della candidatura delle Olimpiadi 2026 rappresenta un ottimo volano per il territorio trentino impegnandosi ad affrontare il discorso con i governatori di Veneto, Lombardia e Alto Adige invitandoli in occasione dei mondiali juniores che vedranno protagonista la val di Fassa in febbraio.
Il consigliere Pietro De Godenz soddisfatto dell’accoglimento della mozione ha ringraziato l’assessore.

Di seguito il testo completo della mozione.

 

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PROPOSTA DI MOZIONE

Come noto sono state depositate le candidature ufficiali in vista dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026; a contendersi l’onore di poter ospitare tale importante evento sportivo sono rimaste in lizza la Svezia con Stoccolma e l’Italia con Milano e Cortina d’Ampezzo.

Tornando su azioni e proposte precedenti si ritiene opportuno ricordare come tale proposta, frutto di un accordo tra Veneto e Lombardia sia andata, purtroppo, a sostituirne un’ altra inizialmente percorribile e certamente auspicabile che vedeva il concretizzarsi di una Olimpiade innovativa e condivisa tra i territori dolomitici non solo lombardo-veneti, tenendo conto dell’esperienza dell’Euregio e di una gestione che si era rivelata già vincente in passato come ben dimostra l’attribuzione di patrimonio mondiale data all’Unesco a tutto l’arco dolomitico, includendo, quindi, anche il Trentino Alto Adige.

Tale era risultata la posizione emersa anche nella scorsa legislatura in un confronto costruttivo portato avanti dall’allora assessore Mellarini e dal Presidente Rossi, i quali, in uno specifico incontro avvenuto a Venezia nel marzo 2018, assieme al Presidente del Veneto Zaia e al Presidente dell’Alto Adige Kompatscher, avevano affrontato numerosi argomenti riferiti al contesto dolomitico come le possibili collaborazioni sul fronte infrastrutturale e viabilistico, i temi dei trasporti e più in generale ai problemi della montagna e avevano approfondito in modo particolare l’ipotesi relativa all’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 con una piena convergenza sulla candidatura, avanzata dal Veneto e sostenuta dal Trentino, per le Dolomiti Unesco, con Cortina città capofila.
Questa impostazione era emersa, come il sottoscritto ebbe modo di ricordare in occasione della presentazione di una interrogazione nella scorsa legislatura, poiché in seguito a Olimpiadi invernali fortemente impattanti, poco legate alla territorialità e dagli elevati costi infrastrutturali (Sochi 2014, PyeongChang 2016, Pechino 2018) si riteneva che l’opportunità per le Dolomiti nel 2026 fosse quella di dimostrare la possibilità di organizzare delle Olimpiadi slow, con un rapporto intelligente, misurato, rispettoso con il territorio, l’ambiente e le risorse naturali ed economiche.

Un grande evento internazionale utile a un’ulteriore promozione di tutto il territorio gravitante intorno alle Dolomiti e sostenuto, ad esempio per quanto attiene alla Valle di Fiemme e alla zona di Piné, da ottime strutture già esistenti – Il progetto, come risaputo, non si era poi concretizzato tanto che io stesso avevo in seguito avanzato la proposta di una candidatura soltanto trentina -. Sarebbe inoltre stata l’occasione per dare finalmente gambe al progettato ed ecosostenibile ring ferroviario delle Dolomiti come infrastruttura leggera di connessione e al progetto di altre tratte ferroviarie di collegamento in zone a vocazione turistica del Trentino perché – dobbiamo ricordarlo – il turismo è uno dei volani fondamentali della nostra economia e vanno cercate sempre nuove vie per sostenerlo e ampliarlo.

Tramontata tale ipotesi però, potrebbe essere positivo – e in questo la nostra Provincia avrebbe ancora il tempo di attivarsi – fare in modo che a livello nominale la dicitura Dolomiti rientrasse nella candidatura e, in caso di assegnazione, nel nome dell’evento passando da “Milano Cortina 2026” A “Milano Cortina Dolomiti 2026” questo per recuperare in parte il valore di quanto sopra riportato e fare in modo che tutto il contesto dolomitico possa, seppure in modo parziale, essere compreso in un evento eccezionale per portata e diffusione sportiva, promozionale e turistica, considerato anche che sia il Trentino che l’Alto Adige sarebbero di fatto, al pari di Lombardia e Veneto, territori ospitanti di alcune delle discipline previste.

Pertanto Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a:

1) valutare l’importanza che la dicitura “Dolomiti”, aggiunta alla candidatura oggi presentata solo con il nome di Milano e Cortina potrebbe rappresentare – sia a favore della nostra Provincia (e Regione) che a favore dell’evento stesso – data l’eccellenza della nostra terra in riferimento agli sport invernali e all’organizzazione di eventi ad essi correlati

2) attivarsi nella figura del Presidente e tramite l’assessorato competente in materia di Artigianato, commercio, promozione, sport e turismo in ogni modo e luogo istituzionalmente possibile – a partire dalla ripresa di un confronto in merito con i Presidenti di Veneto, Lombardia e Alto Adige – affinché la dicitura possa cambiare ovviamente sia in fase di candidatura che eventualmente in seguito ad assegnazione da “Olimpiadi Milano Cortina 2026” a “Olimpiadi Milano Cortina Dolomiti 2026”.

cons. Pietro De Godenz

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