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DE GODENZ (UPT) * LEGGE GILMOZZI: « LA SOSPENSIONE DELLA NORMATIVA DELL’EX ASSESSORE PAT SAREBBE UN GRAVE SBAGLIO, POCHI GRANDI LOBBISTI NE TRARREBBERO VANTAGGIO »

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09.14 - sabato 25 luglio 2020

Ritengo dover proporre alcune considerazioni in riferimento all’emendamento, presentato dalla maggioranza che governa la Provincia e che intende andare a sospendere per due anni la legge sulle seconde case, nota come Legge Gilmozzi.

Da subito dichiaro con convinzione come procedere in tal senso sia, a mio avviso, davvero un grande sbaglio – come confermano anche le dichiarazioni di gran parte del comparto alberghiero trentino, con in testa ASAT e UNAT – sia di metodo, una proposta così importante avrebbe dovuto essere inserita nel testo per essere esaminata e discussa fin dalla commissione, sia di merito: questa scelta andrà infatti ad avvantaggiare pochi lobbisti e speculatori a discapito di molti, a partire dai nostri giovani, soprattutto se residenti nei comuni a forte vocazione turistica.

Un vero peccato, considerando che negli anni eravamo riusciti a realizzare, proprio grazie alla legge Gilmozzi, una limitazione delle seconde case a vantaggio delle abitazioni per residenti. Vi erano di fatto due mercati e si era trovato un equilibrio, ora rischia di non essere più così e a lungo andare non sarà un bene per nessuno. Auspico che l’emendamento possa essere ritirato dalla Giunta perché esso andrà a penalizzare ulteriormente, in un periodo già estremamente difficile, il nostro turismo e la nostra ripresa, aumentando nel contempo il divario con la vicina Provincia di Bolzano che da sempre ha invece prestato attenzione particolare nelle gestione del settore alberghiero, eliminando di fatto le seconde case e le speculazioni collegate.

Ad una attenta analisi, poi, appare evidente come una sospensione della legge non porterebbe vantaggi al settore artigianato perché la maggior parte degli appartamenti che verrebbero sbloccati e sui quali si potrebbe andare ad intervenire o sono stati fatti dopo l’entrata in vigore della Gilmozzi o nel periodo di transizione della sua applicazione e quindi sono già realizzati con criteri di risparmio energetico e qualità costruttive moderne; di conseguenza non sarebbero richiesti gli interventi e la professionalità dei nostri artigiani i quali, tra l’altro, con l’entrata in vigore del Decreto nazionale che ha messo in campo il superbonus al 110% per lavori di sistemazione e recupero delle abitazioni si trovano già, in molti casi, sufficientemente occupati.

Insomma, a conti fatti, davvero pochi grandi lobbisti trarrebbero vantaggio se l’emendamento venisse approvato e non si farebbe certo il bene del Trentino. Voglio davvero sperare che la Giunta se ne renda conto e decida, come richiesto anche dai miei colleghi e dai rappresentanti del turismo, giustamente preoccupati per il loro avvenire, di fermarsi in tempo prima che sia troppo tardi.

 

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Cons. Pietro De Godenz

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