E’ notizia di questi giorni, come riportano i giornali e come si è potuto leggere in una accorata lettera aperta dell’associazione provinciale per i minori, che l’edificio destinato – tra l’altro con un preciso vincolo – all’associazione per le sue attività, rischia di essere adibito dalla Provincia ad altri usi.
Condividendo l’appello di APPM, e conoscendone storia e missione, auspico vivamente che la Provincia Autonoma di Trento voglia non solo fermarsi ma anche procedere con un immediato dietrofront.
I lavori di ristrutturazione, dopo un’attesa di oltre 10 anni, della struttura dell’ex asilo di via Manzoni si sono conclusi da poco e vi è ancora il tempo di agire; ricordo che oltre al suddetto vincolo di destinazione d’uso, APPM, attendendosi di tornare nella sua storica sede, aveva già proceduto a realizzare progetti e accordi importanti. Sarebbe pertanto davvero giusto che l’amministrazione provinciale, la quale tramite Patrimonio del Trentino ha affermato di aver intrapreso un’altra direzione, restituisse all’associazione provinciale per i minori, e alle sue preziose attività sociali dedicate ai giovani, gli stabili dove essa chiede, a pieno titolo, di tornare a operare al servizio della comunità.
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Cons. Pietro De Godenz