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DE GODENZ * OSPEDALE CAVALESE (TN): « SERVE UN PUNTO NASCITA NELLA VALLE, CREIAMO UN GRUPPO DI CONFRONTO FORTE »

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11.36 - mercoledì 6 ottobre 2021

Nel consiglio provinciale di ieri il consigliere Pietro De Godenz è tornato ad occuparsi dell’ospedale di Fiemme, e in particolare della carenza di medici specialisti nei reparti di ginecologia, ostetricia e pediatria.

“Lo scorso 25 agosto è scaduto il termine per l’ennesima selezione pubblica per l’assunzione a tempo determinato di medici specializzati nella disciplina di Ginecologia e ostetricia per l’ospedale di Cavalese” ha infatti introdotto il consigliere in aula “nel contempo con la deliberazione del Direttore Generale f.f. n. 491/2021 di data 31 agosto 2021 è stato indetto un avviso di selezione pubblica per il conferimento di incarichi libero professionali a medici specialisti in Ginecologia ed ostetricia per la copertura di turni presso gli ospedali della rete provinciale, in particolare presso le sedi di Cavalese e Cles, mentre non risultano aperte posizioni per la ricerca di pediatri da destinare all’ospedale di Cavalese” ha continuato, specificando poi “ora, con la recente nomina del nuovo primario del reparto di Ginecologia e ostetricia di Cavalese sarebbe auspicabile che, per completare l’organico e permettere quindi una efficienza ottimale del reparto al fine di garantire sicurezza alle future mamme, si indicessero selezioni a tempo indeterminato – anche a scavalco con Trento, come già avviene per i medici di anestesia e altre discipline – eliminando così gettonisti e precari i quali, pur facendo un ottimo lavoro, non danno una continuità professionale.”

Pertanto, De Godenz ha interrogato l’assessore competente per sapere se vi sia l’intenzione di attivare selezioni a tempo indeterminato per ricoprire i ruoli di medico specialista in ginecologia e ostetricia e di pediatria nonché eventuali tempi di esecuzione degli stessi.

L’assessore Segnana ha risposto che per le discipline di ostetricia e ginecologia è ancora valida la graduatoria dell’ultimo concorso, ove restano da chiamare quattro candidate specializzande, delle quali nessuna però ha optato per la sede di Cavalese. In considerazione di ciò, l’azienda emetterà a breve un bando di mobilità volontaria per acquisire ginecologi con alto profilo professionale che possano inserirsi nell’attività senza necessità di un particolare addestramento. Inoltre, l’assessora ha annunciato l’arrivo di un nuovo concorso a tempo indeterminato per metà novembre, per poter reclutare neo specialisti in ostetricia e ginecologia.

Anche per la disciplina di pediatria è valida la graduatoria dell’ultimo concorso, e anche in questo caso nessuna candidata ha optato per la sede di Cavalese. A tale riguardo l’assessora ha sottolineato che la selezione pubblica per assunzioni a tempo determinato menzionata nell’interrogazione e pubblicata lo scorso agosto, così come la recente selezione per il reclutamento di liberi professionisti per la sede di Cavalese ha avuto il riscontro di 4 professionisti specializzati in pediatria che hanno manifestato disponibilità e ai quali sarà assegnato incarico in libera professione.

“L’ospedale di Cavalese e, in esso, i suoi servizi e reparti specialistici, quali appunto quelli qui richiamati (ginecologia, ostetricia e pediatria), sono tasselli fondamentali per le comunità di Fiemme, Fassa e Cembra che giustamente vogliono e certamente meritano un nosocomio che funzioni al massimo delle proprie potenzialità, garantendo assistenza, risposte sanitarie h24 e sicurezza.” ha specificato in replica il consigliere. “Per questo ho deciso di tornare per l’ennesima volta sulla questione. I posti vacanti vanno occupati al meglio possibile, anche studiando modalità ancora non messe in campo – come ho avuto più volte modo di dire in quest’aula. Il Trentino con le sue valli è un territorio particolare, montano, che necessita per l’appunto di soluzioni particolari e funzionali. So che molto è stato tentato e messo in campo, e di questo ringrazio l’assessora e il Presidente, ma le difficoltà persistono e non possiamo permetterci di retrocedere su questo punto. E’ urgente intervenire. Le valli hanno bisogno di medici, in particolare dobbiamo puntare ai tempi indeterminati poiché i posti a tempo determinato non sono appetibili- e sta a noi trovare il modo di reperirli, continuando a collaborare con tutti gli amministratori locali, le associazioni – che sono, ricordiamolo, fondamentali (vedi Parto per Fiemme), lo staff medico, infermieristico e di assistenza (oss, operatrici), le cittadine e i cittadini. Spero pertanto che i tempi possano essere abbreviati ulteriormente e che si giunga ad azioni concrete e durature molto presto. Inoltre dobbiamo riuscire a risolvere il problema sindacale esistente che oggi non permette ai medici assunti di lavorare sia nelle valli che su Trento.”

De Godenz ha poi concluso auspicando la creazione di un gruppo di confronto forte tra i vari ospedali territoriali per lo studio e l’applicazione delle buone pratiche e per fare emergere l’eccellenza dei reparti e ha concluso dicendo “oggi manca il nostro collega Guglielmi perchè la moglie lo ha reso padre in questi giorni, e lo ha fatto a Cavalese poiché l’elicottero ha dovuto atterrare lì data l’imminenza del parto. Il bambino stava per nascere sull’elicottero e invece è nato in ospedale, nel punto nascita di Cavalese e accudito come si conviene assieme alla madre. Oggi è circolata anche una lettere di una signora di Trento che chiede di poter far nascere il proprio figlio a Cavalese. Vedete quanto serve un Punto nascita nelle valli? So che alcuni miei colleghi vorrebbero chiuderli ma invece non solo vanno tenuti aperti, ma anche potenziati e messi in grado di lavorare al top del loro potenziale. Non mi stancherò mai di dirlo.”

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