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DE BERTOLDI REPLICA A CIPOLLETTA * ” SOSTENERE CHE ‘CON LA FLAT TAX SI VA ALLA BANCAROTTA’ È AFFERMAZIONE APODITTICA E PRIVA DI QUALUNQUE FONDAMENTO “

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19.30 - giovedì 31 maggio 2018

La politica rappresenta sicuramente uno dei campi più complessi di cui occuparsi, ma l’economia fortunatamente è invece una scienza, in quanto si basa su dati facilmente comparabili.

Sostenere perciò che “con la flat tax si va alla bancarotta” è quindi affermazione apodittica e priva di qualunque fondamento.

I Paesi infatti dove è stata di fatto già applicata (dall’Irlanda all’Ungheria oltre alla Russia e addirittura gli Usa, relativamente a due aliquote) dimostrano l’esatto contrario.

Certe esternazioni di noti beneficiati della prima repubblica, nel tentativo di rilanciare l’immagine ormai compromessa di una sinistra abiurata dal Paese, non sono solamente ridicole, ma finanche dannose per l’immagine del Paese.

Rappresentano inoltre un grave nocumento e fonte di responsabilità per il conseguente danno all’immagine e all’affidabilità delle finanze nazionali.

Dispiace che un manager, più volte gratificato dalla Pubblica Amministrazione, si sia spinto fino a tal punto, tanto da arrecare potenzialmente danno all’interesse del Paese.

La volontà di cambiamento, e la raggiunta consapevolezza di non poter più sottostare a regole imposte da altri anche nelle Cancellerie europee, non saranno però fermate dai dinosauri del passato!

Gli Italiani sapranno uscire dalle difficoltà economiche e sociali provocate dagli irresponsabili Governi di sinistra degli ultimi anni e dalle prevaricazioni dei burocrati stranieri, e potranno finalmente imboccare la via della ripresa, per la quale la rivoluzione della flat tax sarà uno dei punti di forza.

Tale strumento sarà premiante, non certo perchè “i ricchi spenderanno di più” , ma poiché attireremo nel Paese maggiori ricchezze e più capitali d’investimento , che genereranno rispettivamente più consumi e maggiori utili erariali, a tutto beneficio del Pil e del Paese.

Naturalmente coloro che nelle scorse edizioni del Festival dell’Economia sono giunti a Trento per sostenere che “si dovranno pagare più tasse” non può certo condividere tali impostazioni di sviluppo.

Mi piacerebbe però, anche in qualità di commercialista, che certi personaggi uscissero dalla loro realtà ovattata e incontrassero esponenti di quell’Italia che produce e lavora, quelle Pmi che costituiscono l’ossatura del Made in Italy, affinché capissero la dura realtà dell’impresa, e la lotta per la sopravvivenza, rispetto a un Fisco troppo spesso iniquo e vorace.

Sottolineo infine come la flat tax abbia anche la potenzialità di ridurre l’ingente sommerso, oggi sconosciuto al Fisco, aumentando così la base imponibile e quindi i flussi tributari. Queste sarebbero a regime le principali coperture reali della flat tax.

È evidente quindi come sostenere che le necessità ammonterebbero a 60/70 miliardi costituisca un banale terrorismo psicologico, utile solamente a denigrare coloro che provano invece coraggiosamente a risanare le finanze pubbliche disastrate dalle gestioni precedenti .

 

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Senatore Andrea de Bertoldi

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