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DE BERTOLDI (FDI) * MARTIRI ITALIANI DELLE FOIBE: « OGGI POMERIGGIO UNA DELEGAZIONE TRENTINA DI FRATELLI D’ITALIA HA DEPOSTO UN RICORDO FLOREALE SUL CIPPO CHE RICORDA LA TRAGEDIA »

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17.20 - domenica 10 febbraio 2019

Nel pomeriggio di domenica 10 febbraio una delegazione trentina di fratelli d’Italia ha accompagnato il senatore del collegio di Trento Andrea de Bertoldi a deporre un ricordo floreale sul cippo che ricorda la tragedia dei profughi giuliano dalmati ed i martiri italiani delle foibe.

Affinché non si ripetano più simili tragediecome quella a seguito della drammatica opera di pulizia e etnica e politica attuata dai partigiani comunisti di Tito, coadiuvati purtroppo anche dai partigiani italiani di alcune brigate, tra le quali spiccó per crudeltà la brigata Natisone. La memoria di questi tragici eventi deve oggi esulare sia da sentimenti di odio e vendetta, sia da manifestazioni che nulla hanno a che vedere con il rispetto dei nostri connazionali morti o profughi. Abbiamo visto con piacere alla manifestazione la presenza del Labaro dell’associazione nazionale partigiani del Trentino, la quale fortunatamente si è differenziata rispetto a quelle di altre province.

Purtroppo resta innegabile la gravissima responsabilità di cui si sono macchiati quei partigiani italiani che hanno collaborato con le truppe jugoslave contro i nostri connazionali Italiani. Ancora oggi è triste ricordare il silenzio da parte del nostro Stato, che per oltre sessant’anni ha taciuto su questa immane tragedia, per non parlare di quando un presidente della nostra Repubblica si recò invece sulla tomba di Tito.

La correttezza storica richiede come sia giunto il tempo di far emergere la verità sulle migliaia di morti civili italiane che hanno funestato il primo dopo guerra.

Ancora oggi anche a Trento purtroppo mani ignoranti vergano nella notte scritte ingiuriose, come quelle che nei giorni scorsi hanno imbrattato le pareti del cinema Astra dileggiando i morti nelle foibe. Ancora una volta ciò rappresenta la continuità di una sinistra cultura, che aveva portato negli anni ‘70 ad affermare che uccidere chiunque fosse di destra non costituiva un reato.

Questo costò la vita a molti giovani Italiani, che furono uccisi per l’unico torto delle proprie convinzioni ideologiche.

Oggi è quindi quantomai necessario opporsi fermamente ai vergognosi atteggiamenti di certe frange, che nulla hanno a che vedere con la cultura del nostro Paese, la sua tradizione di libertà e la sua storia democratica.

 

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Senatore Andrea de Bertoldi
Fratelli d’Italia

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