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DARIO MAESTRANZI * ROSSI – FUNIVIA MONTE BONDONE: « AVERE BARATTATO L’APPOGGIO A IANESELLI PER UN POSTO A ROMA NON CANCELLA LA TOTALE INCONSISTENZA SULL’ARGOMENTO »

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17.53 - sabato 8 febbraio 2020

Leggo che l’ex presidente Rossi si è innervosito perché ho detto ciò che tutti sanno ovvero che durante la sua Presidenza nulla fu fatto per il Bondone e per la Funivia.

Sostiene che siano “falsità”: gli chiedo quindi che indichi esattamente, senza giri di parole o indugio, quali atti amministrativi ha varato per il Bondone e per la funivia in 5 anni.

Rossi cita uno studio di fattibilità (uno studio di fattibilità non si nega a nessuno su nulla) di Trentino Sviluppo che non ha voluto lui e infatti non lo ha mai voluto presentare nonostante le mie insistenze.

Tale Studio è rimasto in un cassetto per tre anni (!) fino a febbraio 2019 allorquando fu presentato in commissione consiliare comunale con il benestare del presidente Fugatti.

Avere barattato l’appoggio a Ianeselli per un posto Roma non cancella quindi la sua totale inconsistenza sull’argomento Bondone-Funivia.

Ripeto ciò che mi disse:

“Finché il Sindaco non me lo chiede io non posso fare nulla per la Funivia.” non voleva forzare la mano con il Pd per paura di non essere ricandidato? Autorevole non c’è che dire.

Fatto sta che qualche anno dopo riprovai con il nuovo presidente, Maurizio Fugatti: dopo quattro mesi era già pronto il piano guida della Destra Adige con partenza della funivia inclusa, realizzato su sua indicazione dai principali dirigenti provinciali. E ovviamente subito reso pubblico lo studio di Trentino Sviluppo.

Altroché benestare del Sindaco!
La funivia Trento Bondone e’un infrastrutture di interesse provinciale che non necessiterebbe neppure di una pianificazione comunale!

Quindi Rossi potevafare tutto e non ha fatto nulla. Ma nulla proprio.

Questi i fatti e poiché il tempo delle chiacchere e del fumo negli occhi è abbondantemente finito, è giusto raccontare la verità alle persone.

Verità facilmente dimostrabile consultando la cronaca politica di questi due anni dalla quale si evince l’atteggiamento (anche solo delle dichiarazioni) diverso dei due presidenti su questo argomento fondamentale per Trento e il suo sviluppo economico-turistico.

E se vi fossero ancora dei dubbi sono pronto a sfidare in un dibattito pubblico sul tema “Bondone e funivia” tutti i vertici del Patt: Rossi, Pattini, Marchiori, Stanchina….

4 contro 1, va benissimo non sarà un problema. Non servirà neppure il moderatore: basterà infatti chiedere loro cosa hanno fatto di concreto (e di dimostrabile!) per il Bondone per ottenere il silenzio assoluto.

 

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Dario Maestranzi

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