News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

DARIO MAESTRANZI * APT TRENTO – LETTERA AL SINDACO, « CONCENTRAZIONE DEL POTERE NELLE MANI DELLA DIREZIONE E CONFLITTO D’INTERESSE DELLA “DIRETTRICE” VERONES »

Scritto da
16.05 - mercoledì 29 maggio 2019

Relazione in merito all’attività svolta nel ruolo di amministratore del Comune di Trento presso l’ Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi S.c.a.r.l.

 

*

Egregio Signor Sindaco Alessandro Andreatta,

al termine del mio mandato quale rappresentante del Comune di Trento all’interno del Consiglio d’Amministrazione dell’ Azienda per il Turismo sento l’esigenza di farLe pervenire una relazione sul lavoro svolto e sulle problematiche affrontate ed emerse, sebbene io l’abbia costantemente e puntualmente tenuta aggiornata settimanalmente su tutto ciò che sapevo fino a quel momento.

Apt è una società consortile con una partecipazione pubblica (dicembre 2018) del 35% ma finanziata (consultivo 2018) per il 49,82% da fondi pubblici che ammontano a euro 1.681.000.

Il bilancio totale dei ricavi è di 3.373.104 euro.

Informale costola di Apt è l’associazione sportiva dilettantistica (Asd) Charly Gaul di cui si sa poco. Le uniche cose certe sono che anche essa è finanziata per lo più (circa un 60% posso sostenere) con soldi pubblici: contribui Pat, contributi Comune di Trento, contributi della Regione oltre a quelli di Apt stessa.

Il CdA di Apt era composto da 17 membri di cui due nominati da Lei, ovvero io e il dott. Andrea Vilardi.

Il Comune di Trento partecipa Apt per il 7,19% e la finanzia con contributi ordinari da parte del servizio Turismo e con contributi straordinari per determinate manifestazione e/o servizi da parte del Servizio Gabinetto, Pubbliche Relazioni e Servizio Ambiente.

L’associazione Charly Gaul riceve invece contributi da parte del Servizio infanzia istruzione e sport.

Importante partire da questi elementi per costruire una relazione divisa in tre parti: la prima parte affronta l’attività di Apt e nella seconda la sua organizzazione e le criticità emerse. Allegata a tale relazione troverà una breve cronologia della attività svolta.

 

Attività e risultati Apt

Non posso esprimere in tutta franchezza nessun giudizio, né positivo nè tanto meno negativo, sui risultati ottenuti da Apt perchè ci vengono forniti solo e sempre gli stessi tre elementi che di per loro sono di scarsa valenza se non supportati da una indagine e valutazione dei costi e delle ricadute economiche e promozionali.

In tutte le relazioni sull’attività e i risultati ottenuti la Direzione fa riferimento a:

1) aumento di presenze;
2) organizzazione di eventi;
3) presenze a eventi fieristici.

Questa l’attività di Apt, mi sarei aspettato anche piani strategici, studi sulle abitudini e/o aspettative del turista, analisi di mercato, obiettivi etc.

Ma andiamo con ordine: anzitutto legare l’aumento delle presenze turistiche nell’ambito Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi alla sola opera di Apt appare a mio avviso poco corretto poichè eventi come i festival (Economia, Montagna, Sport), il Muse e i mercatini sono i principali attrattori di turisti a Trento e sono tutte iniziative o realtà indipendenti da Apt. (I mercatini sono gestiti da Apt solo da quest’anno).

In secondo luogo la sola presenza di un turista senza una controanalisi della effetiva spesa dello stesso, non significa molto. Certamente è un buona notizia ma potrebbe essere frutto ad esempio della svendita del pernottamento e non necessariamente per l’aumento dell’attrattività del territorio.

Cosi come il turismo sul Monte Bondone: è tutto “merito” di Apt oppure molto è dovuto alla singola opera di promozione e di contrattazione (talvolta sanguinosa economicamente) delle singole strutture alberghiere?

Poi andrebbero analizzati gli arrivi, la spesa del visitatore, quali percorsi vengono fatti da chi visita Trento, quali zone non godono di passaggio etc.

Niente di tutto ciò viene esaminato.

Certamente Apt (o meglio l’associazione Charly Gaul) organizza eventi ma, come ho scritto, sia i costi che le ricadute non sono noti e quindi è oggettivamente impossibile dare un giudizio.

Prendiamo ad esempio la granfondo Charly Gaul, idea di sicuro valore però non è accettabile non sapere quanto costa, chi sono i fornitori, poter discutere della sua organizzazione etc.

La diretta tv, per fare un esempio, quanto costa? Ne vale la pena?

Altro esempio: “il Pasta Party” aperto a tutti (atleti e non) ed effettuato da camerieri in livrea è un costoso e irragionevole ossimoro, dimostra infatti una non conoscenza di cosa dovrebbeessere davvero questo momento: un pasto frugale (una pasta!) organizzato solo per gli atleti che si raccontano le proprie emozioni.

I familiari e spettatori non possono accedere ai Pasta Party solitamente e quindi riempiono i locali della zona.

Cosi funziona dappertutto, mentre nel nostro caso abbiamo costi di ristorazione alti (si ipotizza), ristoranti del luogo vuoti, operatori non contenti.

Se la Charly Gaul avesse un budget prefissato e una organizzazione prediscussa, certe spese inutili non avrebbero luogo e l’evento potrebbe crescere in maniera sana anno dopo anno.

Inoltre ovunque organizzino granfondo come questa, parallelamente, investono analoghe energie per un evento legato alla sola chiusura della strada e al recupero del sapore antico di percorrere i passi o valichi senza macchine.

La giornata senza macchine attrae migliaia (anche decine di migliaia) di turisti e appassionati sui passi dolomitici, Stelvio, Mendola etc., da noi al Monte Bondone Green Day partecipano poche centinaia di persone poichè a mio avviso l’evento non è supportato da una adeguata e convinta promozione.

Anche e soprattutto questa è promozione del territorio, poca spesa tanta resa.

Si pensi, per fare un altro esempio, allo scarso sostegno e contributo (2.000 euro!) che Apt dà alla storica Trento-Bondone, evento storico giunto alla 64 esima edizione e che meriterebbe senza dubbio una promozione accurata da parte di Apt. Invece non essendo un evento gestito direttamente da Apt viene sopportato più che supportato.

Ma sorge a questo punto spontanea la domanda di quale dovrebbe essere il vero ruolo di Apt: organizzare eventi oppure promuovere il territorio e supportare le realtà e le iniziative già presenti?

Il problema principale però rimane, a mio avviso, che non si è posti come amministratori nelle condizioni di conoscere (costi, analisi di mercato, ricadute) a sufficienza e quindi diventa impossibile analizzare e controllare sotto profilo economico ed organizzativo ogni evento.

Il 20 marzo 2019 il consigliere Vilardi, dopo nostri vari tentativi informali, scrive a questo proposito a Direttrice e a Presidente: “Avrei desiderio di poter studiare in modo maggiormente dettagliato sia i costi dei singoli eventi sia il loro impatto (in modo da) fare una precisa analisi costi/benefici di ciascuna delle righe del budget: vi chiedo quindi di inviarmi il dettaglio delle singole spese sui vari eventi se sono repliche di eventi che abbiamo già organizzato l ́anno scorso (quanto abbiamo speso l ́anno scorso per il medesimo evento e come), oltre ad un possibile esempio di parametro analitico/quantitativo che possa dare una misura dei benefici che la città e i soci traggono dallo specifico evento. Della necessità di impostare tale analisi si è discusso in una precedente seduta di Consiglio; vengo quindi a chiedere quali avanzamenti sono stati fatti in tal senso.”

Anche a questa richiesta non è stata data risposta e quindi a tutt’oggi nessuno sa quanto si spenda per ogni evento, chi siano i fornitori e quali i criteri di scelta di quest’ultimi.

Vista la modesta collaborazione nel fornire tutte le informazioni “dovute” è utile sottolineare che su entrambi i bilanci (preventivo 2019 e consuntivo 2018) io e il collega Vilardi ci siamo astenuti.

Parlando di presenze nelle fiere il discorso può essere analogo: ottimo esserci ma quanto costano, quanto portano, che aspettative abbiamo, con quale target ci presentiamo, a chi ci rivolgiamo?

Nessuna analisi ci è stata mai presentata, solo e sempre la medesima lista “copia e incolla” di partecipazioni che di per sè vuol dire ben poco.

 

 

Organizzazione di Apt e criticità

 

1) Concentrazione del potere nelle mani della Direzione

Il Consiglio d’Amministrazione, abdicando in parte al suo diritto/dovere di indirizzo e controllo, fornisce di norma indicazioni poco puntuali alla Direzione, già forte di una delega molto ampia (spesa, personale, potere di firma, legale rappresentanza condivisa, ma disgiunta con il Presidente), non creando quindi una separazione tra le funzioni di indirizzo e di gestione.

La delega ad operare è frutto di una procura depositata in Camera di Commercio datata 2011 firmata dall’allora presidente Battista Polonioli e fornisce a tutti gli effetti alla “direttrice” la legale rappresentanza dell’azienda nonchè la possibilità di operare liberamente all’interno dei soli limiti posti dal budget annuale approvato in assemblea dei soci con macrovoci difficilmente controllabili , delle delibere del consiglio d’amministrazione e delle indicazioni del Presidente.

Il Collegio dei Revisori ha più volte ricordato tale irrisolta criticità ricordando che: “… che l’art. 26 dello Statuto sociale, relativo alla nomina del Direttore, “richiama l’art. 9, comma 4, lettera f bis della l. p. 11 giugno 2002, n. 8, come modificato dalla l. p. 17 giugno 2010, n. 14, che prevede il possesso da parte della Società di un’adeguata struttura organizzativa che garantisca la separazione tra funzioni di indirizzo e funzioni di gestione.”

Analogo monito venne anche dai consulenti avvocati Stenico e Santi: “…Per quanto riguarda il punto b), la congruità organizzativa, viene confrontata l’organizzazione dell’Apt di Trento con altre realtà e vengono illustrati tre esempi di organigrammi ed un esempio di ripartizione delle deleghe che a parere dei consulenti sarebbero indicati per l’Apt di Trento; in tutti gli esempi è riportato l’ inserimento nell’ organigramma dell’ Apt di Trento di una seconda figura di responsabilità e la revisione delle deleghe date dal Cda al fine di evitare, anche alla luce della 231/2001, concentrazioni di potere e deleghe senza limiti di spesa.”

Il Comitato esecutivo sebbene sia previsto dallo Statuto di Apt è stato costituito e nominato solo il 2 febbraio 2018 (!) ma senza deleghe sebbene la consigliera Bonafini sostenuta anche dal Collegio dei revisori abbia più volte sostenuto e fatto mettere a verbale che: “…il Comitato esecutivo senza deleghe avrà solo funzioni consultive e di indirizzo ma non rappresenta l’organo con deleghe, come prevede l’art. 15 dello Statuto”.

Tutte queste lacune e problematiche si sarebbero dovute risolvere finalmente in data 8 febbraio 2019, quando il Presidente Bertagnolli ha posto all’ordine del giorno del Cda “Revisione deleghe economiche”.

Purtroppo in tale seduta si è giunti ancora una volta ad un rinvio: “Il Consiglio di amministrazione ritiene quindi opportuno che la nomina del Comitato Esecutivo e le conseguenti decisioni sulle deleghe vengano rimandate al nuovo Consiglio di amministrazione.”

 

 

2) Rapporto tra Apt e Asd Charly Gaul

Ad Asd è demandato il compito di organizzare annualmente alcuni degli eventi di cui Apt è titolare, è possibile quindi considerare Asd alla stregua di un fornitore di Apt, un soggetto di cui Apt si serve per poter inserire gli eventi all ́interno di diversi circuiti (tra tutti l’Uci Gran Fondo World Series, http://www.ucigranfondoworldseries.com/).

Il Collegio sindacale in data 24 ottobre 2017 però avverte: “…di non poter esprimere un giudizio di correttezza sui singoli documenti fiscali giustificativi di Asd in quanto non ha titolo giuridico per esercitare i controlli all’interno dell’associazione ed in quanto non esiste una contabilità ordinaria di Asd”.

Inspiegabilmente infatti le due entità non erano unite da alcuna formalità fino al 24 ottobre 2017 da quando il rapporto tra Apt e Asd è stato determinato da una convenzione prima e da un contratto dopo che specifica l ́ammontare del trasferimento e le modalità di svolgimento del rapporto.

Fino ad allora la cifra che Apt girava a Asd era stabilita in piena autonomia dalla “direttrice”: nel 2016 fu di 160.000 euro, poi subentrò il contratto e quindi nel 2017 e nel 2018 si autorizzò una cifra dell’ordine di grandezza di 90.000 euro. Tra le clausole inserite nel contratto vi è l’obbligo, da parte di Asd, di dare dimostrazione delle spese effettuate, ma solo per un ammontare di una cifra pari alle entrate in Asd derivanti da Apt.

 

Insistendo nel voler fare luce sull’Asd e la sua “contabilità” in data 14 dicembre 2018 scrivevo al Presidente Bertagnolli e per conoscenza a Lei Signor Sindaco:

“Egregio Presidente Bertagnolli, le scrivo per avere accesso ad alcune informazioni:

1) l’ammontare esatto dei trasferimenti da Apt all’ =Asd Charly Gaul nel triennio 2016-2018;

2) avere accesso ai giustificativi (fatture fornitori) di tutte le spese di Asd Charly Gaul nel triennio 2016-2018;

…. Faccio presente che alcune di queste informazioni (punto 1 e 2) sono state oggetto di analoga richiesta da parte dell’intero Cda in data 15 giugno 2018 ( sei mesi fa!) e quindi non si comprende la riluttanza o lentezza a mettere a disposizione tale documentazione.

E sì che tali documenti dovrebbero essere di facile accesso anche per norme fiscali oltrechè per norme di trasparenza.

Ricordo che i soldi gestiti da Apt sono per il 50% pubblici quindi il controllo da parte del Cda del loro utilizzo deve essere molto rigoroso e il fatto che una parte di questi vengano utilizzati da un soggetto terzo (Asd Charly Gaul) non ci esenta in alcun modo dalla responsabilità diretta del loro corretto utilizzo.

Se persiste riluttanza a fornire i documenti richiesti mi vedrò costretto, a tutela del mio ruolo di amministratore e dell’ente socio che mi ha nominato nel Cda, a rivolgermi alle autorità competenti.

Un cordiale saluto. Dario Maestranzi.”

 

***

In data 4 aprile 2019 il Presidente Bertagnolli mi rispondeva scrivendo che: 1) la somma totale stanziata da Apt ad Asd: per gli eventi sportivi 2018 è di euro 96.000,00 + Iva; per gli eventi 2017 è stato stanziato lo stesso importo di euro 96.000 + Iva; per gli eventi 2016 è stato stanziato un importo di euro 150.000 + Iva. 2) per avere accesso ai giustificativi (fatture fornitori) di tutte le spese di Asd Charly Gaul nel triennio 2016 – 2018 avrei dovuto rivolgermi al dottor Chiavelli, attuale Presidente della associazione. In ottemperanza a quanto deliberato dal Cda di Apt Trento lo scorso 15 giugno 2018 nel quale è stato deciso che estratto verbale): ”Si stabilisce, come richiesto dal consigliere Vilardi, che saranno fornite “copie degli atti tra Apt e Asd e la rendicontazione di tutte le spese sostenute da Asd per gli anni 2017 e 2016”.

Recentemente il Cons. Vilardi ha potuto incontrare l ́attuale Presidente di Asd, Dott. Chiavelli, alla presenza della “direttrice” di Apt Elda Verones, ricevendo in quella sede riscontro in merito alle uscite di Asd per i suddetti 90.000 euro circa.

Sembra quindi che Apt non abbia alcuna titolarità né diritto di chiedere riscontro per il resto delle uscite (stimate intorno i 350.000 € circa complessivi) e quindi sorge spontaneo un quesito: chi svolge o può fare un vero e proprio controllo sull’attività presente e passata della Asd Charly Gaul?

Ovviamente questa domanda è stata posta anche in Cda ma raggelante e indimenticabile fu la risposta di una collega amministratrice: “Ma allora vuol dire che non ti fidi della Direttrice?”.

Come se invece di amministrare una società con un bilancio di tre milioni di euro fossimo al termine di una festa campestre e non tornassero i conti della colletta.

Infine la stessa Direttrice nel verbale 5/2017 della seduta del 9 ottobre 2017 dichiara candidamente: “… È importante sottolineare che l’Asd non ha mai avuto alcun dipendente e da sempre il Consiglio direttivo non viene remunerato e presta la propria opera gratuitamente. Infatti gli eventi sono promossi e organizzati tramite Apt attraverso l’impiego del proprio personale.”

Non risulta a questo proposito nessuna autorizzazione affinché i dipendenti di Apt prestassero tale tipo di opera presso un soggetto giuridicamente terzo ad Apt, autorizzazione che avvenne solo a partire dal 24 ottobre 2017 con delibera del Cda “si autorizza il Presidente dell’Apt a dare il nulla osta al personale e al direttore dell’ Azienda per il Turismo come soci e consiglieri dell’Asd Charly Gaul”.

Al fine di garantire la massima trasparenza d’ora in avanti nei rapporti tra Apt e Asd, il Cda di Apt ha deliberato a fine la creazione di una nuova società alternativa ad Asd (in forma probabilmente di s.r.l. s.s.d.), di cui Apt potrà essere socio, avendo così accesso a tutte le informazioni che saranno ritenute utili.

 

 

3) Conflitto d’interesse della “Direttrice”

Come scritto in precedenza in assenza di un contratto che unisse Apt e Asd la cifra che Apt girava alla Asd era stabilita dalla “direttrice” stessa, che però ricopriva anche il ruolo di Presidente della Asd.

In merito alla sovrapposizione delle due cariche si sono espressi sia il Collegio Sindacale (“…l’incarico di legale rappresentante di Asd.non è compatibile con quello di Direttrice di Apt. in quanto presenta profili di potenziale conflitto di interesse ”) che una consulenza ad hoc richiesta dal Cda agli avvocati Fazzi e Angeli (“Si deve quindi concludere (i) per l’esistenza di un potenziale conflitto nell’ipotesi che il direttore determini o concorra a determinare la misura della contribuzione ai costi sostenuti da ASD e dai soggetti diversi dalla stessa”).

Solo in seguito a tali pareri la “direttrice” il 19 ottobre 2017 decise, forse anche con il suo intervento Signor Sindaco ad oner del vero, di dimettersi (“sebbene il parere legale non rilevi alcuna incompatibilità” fece mettere sorprendentemente a verbale) dalla carica di presidente dell’associazione sportiva Charlie Gaul.

 

 

4) Eccessivo turnover dei dipendenti e condizioni di lavoro

In virtù della delega sul personale la “direttrice” può assumere, se approvate dal Cda le risorse, a tempo determinato chi vuole previa selezione da lei stessa espletata in ogni sua forma e senza comunicazione al Cda.

Le repentine assunzione sono spesso esigenza conseguente di altrettanti dimissioni, in numero non fisiologico.

Per approfondire la questione è forse interessante affidarsi alle considerazioni che il signor Walter Largher segretario di UilTucs espresse su Apt e la sua organizzazione in una intervista concessa al Il Dolomiti il 19 settembre 2017:

“L’assemblea sindacale evidenzia che i lavoratori abbiano piena consapevolezza dell’importanza del ruolo che svolgono in Apt, realtà però che non riuscirebbe a riconoscere un maggior coinvolgimento, la giusta professionalità e quell’autonomia operativa per svolgere al meglio i propri compiti. Strano inoltre che in questo contesto di crisi lavorativa, tanti dipendenti abbiano lasciato spontaneamente il posto di lavoro, rinunciando spesso al contratto a tempo indeterminato.

Vorrei affrontare in modo costruttivo queste tematiche – sottolinea Largher – ma l’email per chiedere un appuntamento dell’11 agosto 2017 indirizzata a presidente e direttrice non è stata mai presa in considerazione. Poco prima dell’estate abbiamo inoltre registrato un aumento di dipendenti sindacalizzati e mi preme affrontare in maniera serena il tutto. Nonostante i solleciti, nulla però si muove. L’azienda paga gli stipendi regolarmente, ma i problemi in questo caso sono di tipo organizzativo. Evidentemente qualcosa si è inceppato e l’Apt fatica a dispiegare il proprio potenziale professionale. Ripeto, vorrei capire cosa sta succedendo.

… Certo, sto ancora aspettando un incontro oppure una risposta per capire le prossime mosse. Il know-how non manca, ma anche se probabilmente è tutto regolare, i rapporti tra Apt e Asd Charly Gaul Internazionale, associazione sportiva che vede gli stessi dipendenti far parte di questa realtà, così come una direttrice (Apt)-presidente (Asd), può far riflettere e può sembrare un uso piuttosto distorto dei mezzi a disposizione”.

Nel mirino anche i corsi di formazione. “Le Apt – conclude Largher – rientrano nel settore del terziario e, se non sono ancora inquadrati nel vecchio contratto provinciale, rientrano in questa tipologia contrattuale. Per questo motivo ogni anno queste aziende versano obbligatoriamente alcune risorse al fondo For.Te, un fondo per organizzare dei corsi di formazione. Gli aggiornamenti e la continua professionalizzazione sono fondamentali nel campo del turismo, ma questa possibilità non viene sfruttata e centinaia di migliaia di euro vengono così persi. È necessario prevedere inoltre un integrativo per rilanciare il comparto e valorizzare veramente il Trentino. Le Apt dovrebbero fare rete sul territorio, ma l’impressione è che pure tra loro si parlino poco”.

 

 

5) Rinnovo contratto “Direttrice”.

In data 14 dicembre 2018 all’Ordine del Giorno del Cda fu posta l’ultimo rinnovo del contratto della “direttrice” sig.na Elda Verones.

Prima della discussione scrissi al Presidente Bertagnolli e per conoscenza a Lei Signor Sindaco chiedendo: “… se si ritiene conforme alla Legge provinciale in materia che l’individuazione del ruolo di direttore di un Apt non avvenga tramite bando di concorso.”

Tali dubbi furono avvallati formalmente anche dal Collegio dei Sindaci che scrisse: “…il Consiglio di amministrazione di Apt ha deliberato il rinnovo triennale del Direttore in essere Sig.ra Elda Verones, il Collegio sindacale rileva la necessità di verificare presso la Pat, che ha emanato la Lp 17.06.2010, n. 14, i seguenti passaggi: 1) Se il deliberato rinnovo del Direttore, diversamente dalla nomina, consenta di non effettuare l’esperimento di una procedura selettiva; 2) Se la procedura selettiva di nomina del Direttore debba essere effettuata a mezzo di concorso pubblico, essendo Apt, al momento della nomina, partecipata dai seguenti enti pubblici o società a partecipazione interamente pubblica: – Comuni di Aldeno, Cavedine, Cimone, Garniga Terme, Madruzzo, Trento, Vallelaghi, Comunità della Valle dei Laghi, Trentino Trasporti Spa, Trento Fiere Spa per un totale di n. 48 quote su 138, pari al 35% del capitale sociale.”

Il Consiglio d’amministrazione a questo punto decise (verbale 7/2018) di approvare a maggioranza (unico voto contrario il mio) il rinnovo per tre anni della “direttrice” ma contestualmente di richiedere un parere all’Avvocatura della Provincia riguardo le richieste di chiarimenti fatte dai consiglieri d’amministrazione e dal Collegio dei revisori.

In pratica il rinnovo fu subiudice e diversi consiglieri votarono favorevole solo perchè rassicurati da questo ulteriore approfondimento.

Nonostante l’importanza del tema solo in data 25 gennaio 2019 il Presidente Bertagnolli ha formulato una richiesta di parere in merito, ma non all’Avvocatura della Provincia bensì al Dipartimento Artigianato, commercio, promozione turistica e sport allegando anche il parere del Collegio sindacale del 24 gennaio 2019.

In data 8 febbraio 2019 la risposta del Direttore generale dottor Sergio Bettotti tenta di rassicurare sulla legittimità del rinnovo affermando: “…Che la formulazione dell’articolo 9 (l.p. 8/2002) comma 4 lett.f bis è da intendersi riferita alle nuove posizioni di direttore e non agli eventuali rinnovi e conferme, atteso che la procedura selettiva è stata esperita all ́atto del primo incarico”.

Il Presidente Bertagnolli è stato poi ovviamente interrogato (dal consigliere Vilardi) per sapere:

1. Quando è stata esperita tale procedura selettiva;

2. Quali criteri sono stati applicati per eseguire la necessaria comparazione con altri eventuali profili concorrenti.

Siamo ancora in attesa di una risposta in merito a tale interrogazione, ma Signor Sindaco le anticipo già che la realtà, si è poi scoperto, essere ben diversa: infatti fu il Cda stesso il 1/12/08 (verbale 13/08) a decidere di affidare alla signora Verones il ruolo di direttore, in seguito alle dimissioni del dottor Guardini.

L’incarico fu formalizzato con un accordo datato 31/12/08 dove Apt per firma dell’allora presidente Claudio Polonioli affida alla signora Elda Maria Verones “le mansioni di direttore e di presidiare il piano di riforma degli assetti organizzativo/gestionali e di promuovere l’attuazione in coordinazione con il Cda e/o il Presidente con verifica entro 31/10/2009… L’incarico terminerà il 31/12/2009 pur potendo essere prorogato sussistendone i necessari presupposti…l’inquadramento sarà come vicedirettrice, funzionario di indirizzo amministrativo/organizzativo categoria D livello base quarta posizione retributiva.”

Nella lettera di accordo si cita inoltre la LP 7/97 art 34 bis comma 3 che però recita:

“Nel caso di vacanza degli incarichi di direttore d’ufficio la Giunta provinciale, se non dispone la soppressione dell’ufficio, in attesa della copertura del posto provvede alla sostituzione provvisoria o all’affidamento dell’incarico a personale con qualifica di dirigente o di direttore o con incarico di sostituto dirigente o di sostituto direttore, integrando a tal fine il contratto relativo all’incarico già conferitogli. L’incarico di sostituzione o l’affidamento di un ulteriore incarico è conferito per il periodo massimo di un anno, entro il quale, se non si procede alla soppressione della struttura organizzativa, è preposto il responsabile o è bandito il concorso per la copertura del posto. Una volta avviate le procedure concorsuali l’incarico di sostituzione o l’affidamento di un ulteriore incarico è comunque prorogato fino al loro completamento e alla conseguente assegnazione dell’incarico.”

Il concorso per selezionare il nuovo direttore della Apt di Trento, Monte Bondone, Valle Laghi non è mai stato bandito e da allora si procede di rinnovo in rinnovo richiamando l’accordo del 31/12/2008 fino a dicembre 2018 allorquando sollevammo i dubbi di cui sopra.

Doveroso approfondire a questo punto se tale situazione che perdura da 10 anni (avere un “vicedirettore avente funzione di direttore” al posto di un direttore) è conforme alla già citata Legge Provinciale 8/2002 art.4 comma f che impone alle Apt “la previsione nello statuto della figura del direttore individuato previo esperimento di procedura selettiva, alla Legge Provinciale 7/97 che prevede che gli incarichi di sostituzione siano conferiti per il periodo massimo di un anno e allo statuto di Apt all’articolo 26 che recita Il Consiglio d’amministrazione nomina un Direttore in ottemperanza al art.9 comma 4 lettera f bis della LP 11 giugno 2002.”

 

 

6) Come fatto notare dagli avvocati Stenico e Santi firmatari della consulenza presentata il 21 novembre 2018 per una completa attuazione della 231 a tutt’oggi mancano alcuni adempimenti tra cui:

  1. Organismo di vigilanza;
  2. Codice di comportamento;
  3. Sistema disciplinare;
  4. Valutazione congruità organizzativa di Apt;
  5. Formazione del personale

Sebbene il CdA di ApT abbia deliberato il 14 dicembre 2018 di adottare tale modello, tuttavia non si è mai proceduto alla nomina dell ́OdV e di tali obblighi; infatti sempre in data 8 febbraio 2019 il Cda ha scelto anche in questo caso “di rimandare la nomina dell’ Organismo di Vigilanza all’inizio del mandato del prossimo consiglio d’amministrazione”.

L’ adozione del modello organizzativo 231 in ApT risulta quindi a tutt’oggi incompleta e quindi inattuata.

 

 

7) Numero dei componenti del Cda

Il Cda era composto da 17 componenti (oggi 15), un numero considerato eccessivo un pò da tutti ma soprattutto dal Consiglio Comunale di Trento che nel 2015 approvava una mozione volta alla riduzione dei componenti.

Seguendo le sue precise indicazioni assieme al collega Vilardi lavorammo al progetto e dopo un lavoro lungo e articolato arrivammo, in collaborazione con gli altri Sindaci amministratori di Apt, ad approvare in Cda con voto unanime una proposta di riduzione da 17 a 11 del numero dei componenti. Conseguentemente anche il numero dei componenti del Comitato Esecutivo sarebbe stato ridotto da 5 a 3.

Analogamente votarono la riforma gli altri comuni soci.

La riduzione avrebbe comportato una riduzione modesta per il Comune da 2 a 1,5 (uno permanente più uno nominato a metà consiliatura).

Poi inspiegabilmente Lei cambiò idea, disattendendo il volere del Consiglio Comunale, e tutto fu azzerato poichè si disse che “il Comune di Trento non poteva accettare la riduzione della sua rappresentanza” nonostante che la partecipazione societaria sia del 7,92% e ciò equilvarebbe ad avere poco più di un componente in consiglio amministrazione (1,34 è la proporzione esatta).

Eravamo in 2, la proporzione sarebbe 1,34, la proposta era di 1,5, più che accettabile insomma.

 

Conclusioni

Nel terminare questa relazione mi permetta di sottolineare come in questi due anni e mezzo di mandato abbia trovato in Lei un vero e proprio muro di gomma che davanti alle mie/nostre segnalazioni dapprima ha reagito infastidito, poi ignorato, poi minimizzato e infine glissato.

Spero che questa relazione le abbia fatto meglio comprendere che la situazione meritava e merita tutto’oggi maggiore attenzione e rigore da parte sua e dell’amministrazione che lei rappresenta.

Naturalmente di tale atteggiamento se ne assume tutta la responsabilità.

Preme sottolineare che se a certi risultati di trasparenza e conformità normativa (conflitto interessi, contratto Apt-Asd, modello 231, nomina Comitato Esecutivo, dubbi sul contratto di rinnovo) si è giunti lo si deve esclusivamente alla tenacia di un manipolo di amministratori del CdA che nonostante le beffe (quante volte mi sono sentito dire anche da lei signor Sindaco“siete due su diciotto possibile che negli ultimi 10 anni solo voi vi siate accorti di tali situazioni?” Come se la verità fosse un fatto numerico.) e le pressioni ricevute ha dapprima resistito e dopo argomentato con cabarpietà le questioni fino a risolverle.

Abbiamo proposto noi nel luglio 2017 la consulenza (poi affidata dopo selezione a Stenico-Santi- Bonomi) per migliora l’organizzazione di Apt introducendo il concetto che qualcosa non andasse e fu vissuta come una sorte di “lesa maestà”, ricorderà infatti in che clima si svolse la discussione. Solo qualche mese dopo emersero tutte le altre criticità solo parzialmente risolte perchè la forza conservatrice da lei avvallata ha prevalso.

Insomma nullo o quasi il suo sostegno, anzi, quindi per questo motivo non mi sono più reso disponibile per un secondo mandato; va detto per onestà che lei non ha speso una parola per dissuadermi e quindi per una volta ci trovammo d’accordo in tema Apt.

 

Riassumendo e per essere propositivi al fine di migliorare Apt e renderla più conforme alle norme credo che:

1) Serva urgentemente una equilibrata redistribuzione delle responsabilità operative (deleghe) tra Presidente, Consiglio d’amministrazione, Comitato Esecutivo e Direzione, inserendo limiti di spesa e obbligo di rendicontazione chiara di tutte le spese sostenute;

2) Vada attuata prima possibile la 231 come già deliberato dal Cda a partire dalla creazione del Comitato di Vigilanza;

3) Sia indispensabile prevedere in Apt una figura dirigenziale, anzitutto conforme alla Legge Provinciale, poi che conosca per studi ed esperienza le dinamiche legate al mondo del turismo e che introduca parametri professionali di valutazione, di analisi e di comparazione per tutta l’attività dell’azienda: promozione del territorio, organizzazioni eventi, presenze, arrivi, fiere etc.;

4) La nascita di una nuova società che gestirà gli eventi in luogo dell’ermetica ASD Charly Gaul potrà determinare anzitutto una reale trasparenza di come vengono spesi i soldi pubblici e successivamente una possibilità di contribuire ad una migliore organizzazione delle iniziative;

5) La riorganizzazione di Apt favorirà la ricostituzione in azienda di un ambiente di lavoro sereno e produttivo e quindi conseguentemente che diminuisca il tasso di dimissioni dei dipendenti;

6) Serva portare a termine una riforma del numero dei componenti del Cda, rendendo il board più snello e operativo;

7) Il futuro di Apt non possa prescindere da un momento di reale chiarezza e indagine sul suo passato ovvero su come sono stati gestiti l’azienda Apt Trento Monte Bondone Valle Laghi, l’Associazione Charly Gaul e i fondi pubblici di cui hanno goduto negli ultimi 10 anni.

 

Infine Signor Sindaco alcune noti personali: non sono stati due anni e mezzo nè sereni nè facili ma sono sicuro di aver svolto con serietà e senso di responsabilità il mio dovere quale consigliere d’amministrazione di una società con il 35% di capitale pubblico e di aver contribuito ad avviare un percorso che porterà Trento ad avere, spero a breve, una Azienda per il Turismo più conforme alle norme, ai tempi e alle sfide che ci si prospettano.

Sebbene io abbia votato contrario tutte le volte che stavamo approvando un provvedimento che non mi convinceva (immancabilmente sulla bozza di verbale la contrarietà si trasformava in astensione) con questa relazione, che segue due interventi in aula che lei sicuramente ricorda, voglio ben delineare i confini delle mie responsabilità come amministratore della società Azienda per il Turismo Trento, Bondone e Valle dei Laghi, incarico iniziato il 10 novembre 2016 e terminato il 6 maggio 2019.

Non posso concludere senza evidenziarLe il lavoro (altrettanto) minuzioso e integerrimo dell’altro rappresentante del Comune di Trento il dott. Andrea Vilardi con il quale, condividendo molte riflessioni e iniziative, ci siamo completati e sostenuti vicendevolemente,

Convinto di avere fare fatto cosa gradita con questa relazione la saluto cordialmente.

 

*

Dario Maestranzi

 

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2019/05/cronologia-argomenti-cda-Apt.pdf” title=”cronologia argomenti cda Apt”] [pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2019/05/relazione-Apt.pdf” title=”relazione Apt”]
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.