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DALZOCCHIO (LEGA TRENTINO): PRO VITA E CAMION VELA: « CHI PARLA DI «OSCENITÀ» E CALDEGGIA L’INTERVENTO DEI VIGILI É CONTRO LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE »

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10.37 - mercoledì 3 febbraio 2021

“Speravo che nel 2021 la libertà di pensiero fosse un valore acquisito. Invece, son purtroppo costretta a ricredermi, osservando le reazioni scomposte di certe realtà locali – tra cui i “Laici trentini per i diritti civili” – che, avvistati i nuovi camion vela e manifesti pro life di ProVita&Famiglia, si sono messe a parlare di «oscenità» invocando l’intervento, non si è ben capito a che titolo, dei vigili.

Ora, forse qualcuno ha come modello la Corea del Nord oppure coltiva nostalgie per la Russia sovietica – che peraltro, nel 1920, fu il primo Paese al mondo a legalizzare l’aborto -, ma dato che siamo in Italia mi corre l’obbligo di ricordare a chi si sta scagliando contro la campagna di ProVita&Famiglia che la libertà di pensiero è un principio fondamentale, che non vale solo allorquando, di mezzo, c’è un pensiero condiviso.

Fa poi specie che chi parla di «oscenità» davanti ai manifesti pro life si fregi con tanta disinvoltura della qualifica di laico, quasi parlando a nome di tutta la categoria, quando invece essa – rispetto proprio alla tutela della vita nascente – è su posizioni anche molto diverse. Il mio ricordo corre qui alle parole di un gigante del pensiero laico, Norberto Bobbio (1909-2004).

Nel maggio 1981 il celebre filosofo, intervistato da Giulio Nascimbeni, non solo si professò antiabortista, ma manifestò il suo stupore per i laici che tali non sono: «Vorrei chiedere quale sorpresa ci può essere nel fatto che un laico consideri come valido in senso assoluto, come un imperativo categorico, il “non uccidere”». «Mi stupisco a mia volta», aggiunse Bobbio, «che i laici lascino ai soli credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere».

Chissà, forse per qualcuno pure le parole di questo maestro laico – al pari dei manifesti di ProVita&Famiglia – sono da considerarsi intollerabili «oscenità». Ma pur nel rispetto delle sensibilità di ognuno, a partire ovviamente da quelle delle donne (a proposito, è una donna pure quella sui manifesti per i quali qualcuno caldeggia l’intervento dei vigili), ritengo grave che vi sia ancora chi ancora fatica, sui temi etici, ad accettare semplicemente l’esistenza di un pensiero diverso”.

È quanto affermato in una nota dal Capogruppo provinciale della Lega Salvini Trentino, Cons. Mara Dalzocchio

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