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DALZOCCHIO (LEGA) * SU VALDASTICO IN REPLICA A ING MAYR: « ARGOMENTAZIONI DI CHI SI OSTINA A VEDERE IN NEGATIVO QUALSIASI INIZIATIVA PER MODERNIZZARE IL TERRITORIO »

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12.53 - venerdì 28 dicembre 2018

Contro l’atteso completamento della Valdastico, opera infrastrutturale di spicco del programma di legislatura della Giunta Fugatti, noto con dispiacere che la macchina del “No a prescindere” si è messa in moto e ha raggiunto rapidamente la sua piena potenza di fuoco.

Francamente, credo che le argomentazioni addotte dall’ing. Paolo Mayr non siano altro che la rappresentazione puntuale di un bagaglio ideologico di chi si ostina a vedere sempre in negativo qualsiasi iniziativa per modernizzare il territorio dopo decenni di colpevole immobilismo.

Nelle sue critiche, Mayr punta sul potenziale esaurimento della fonte dello Spino, sull’eccessivo consumo di energia elettrica, sulla riduzione del traffico rispetto alla soluzione pasticciata dello sbocco in Valsugana ed altre amenità del genere.

Sono perfettamente conscia – così come lo è il presidente della Giunta Fugatti e i vertici della società concessionaria della A31 – che ci sono alcune problematiche puntualmente evidenziate nello studio preliminare delle sei ipotesi di completamento della Valdastico in territorio trentino che ora, scelto il tracciato più utile al tessuto sociale ed economico trentino, verranno approfondite e risolte.

L’ing. Mayr dovrebbe prendere ad esempio quanto si sta facendo con il tunnel del Brennero, dove si stanno affrontando difficoltà ben maggiori rispetto a quelle che s’incontreranno con la Valdastico.

Le tecnologie per ovviare ai problemi non sono più quelle dell’epoca in cui si è svolta l’infrastrutturazione del territorio nei primi anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, epoca in cui la sensibilità per i problemi ambientali e paesaggistici erano ben diversi rispetto ad oggi.

Quanto al paventato maggiore inquinamento derivante dal completamento della Valdastico, Mayr sottolinea i consumi elettrici e il conseguente aumento delle emissioni climalteranti dimenticando due aspetti fondamentali: primo, il tracciato della Valdastico accorcerà grandemente le distanze di percorrenza rispetto al periplo per Verona, con minori emissioni di CO2 e consumi di carburante, polveri fini ed ultrafini da consumo di pneumatici, pastiglie freni, frizioni, ecc., oltre ad un considerevole risparmio di tempo; secondo, i consumi elettrici per l’illuminazione delle gallerie sono decisamente sovradimensionati rispetto all’illuminazione a led, senza dimenticare il fatto che l’infrastruttura sarà quasi sicuramente alimentata da energia prodotta in Trentino, che ha una generazione esclusivamente rinnovabile, con impatto ambientale uguale a zero.

Circa il paventato prosciugamento della sorgente Spino, il tracciato definitivo sarà concepito in modo da non interessare il versante della valle che alimenta la sorgente, mentre il rischio più probabile è che si individuino nuove vene d’acqua che potranno – come comunemente avviene quando si realizzano gallerie – essere intercettate e canalizzate per aumentare la disponibilità di risorse idriche.

Infine, riguardo alla paventata scarsità di traffico, su una direttrice così importante questo sarà il problema meno rilevante, in quanto destinato a crescere rapidamente, sgravando così la Valsugana.

 

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Cons. Mara Dalzocchio
Capogruppo Lega Consiglio provinciale di Trento

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