Brexit: le conseguenze sul mercato per i consumatori cambiano le regole e si riducono le tutele.
Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea dal 1 gennaio 2021, sono previsti dei cambiamenti per chi viaggia o acquista attraverso internet in Gran Bretagna: secondo quanto riportato dal Centro Europeo dei Consumatori, le maggiori modifiche che coinvolgeranno i consumatori si avranno nel settore dei viaggi e del commercio elettronico, dove più importanti negli anni sono stati gli interventi dell’Unione per consentire lo sviluppo del Mercato comune all’interno dello Spazio economico europeo:
nel caso di acquisto in internet da un’azienda con sede nel Regno Unito, non sarà più possibile in caso di problemi, rivolgersi alla piattaforma ODR di gestione delle controversie transfrontaliere e non sarà più possibile attivare il meccanismo delle Small Claims che consentiva di ottenere rapidamente una sentenza esecutiva nel paese di stabilimento dell’impresa: diventerà in sostanza più difficile far valere i propri diritti mentre resteranno operative le regole che prevedono i diritti dei consumatori per le vendite a distanza quando la vendita è destinata ad un paese facente parte dell’Unione;
le compagnie aeree inglesi saranno soggette all’applicazione del REG 261/2004 solo nel caso in cui l’aereo sia in partenza da un paese UE: sarà escluso, ad esempio, il diritto di ricevere la compensazione per cancellazione o ritardo qualora il volo della compagnia inglese sia in partenza dal Regno Unito con destinazione un paese dell’Unione, così come avviene per i voli di compagnie aeree extracomunitarie che atterrano nei nostri aeroporti;
anche per quanto riguarda il roaming internazionale per la telefonia mobile, l’uscita dall’Unione Europea, comporta la disapplicazione dell’obbligo di applicare le tariffe concordate con il proprio gestore domestico: necessario quindi informarsi preventivamente su costi e tariffe applicabili con il proprio gestore nel caso si programmi un viaggio nel Regno Unito.