La Provincia autonoma di Trento ha deciso che in Trentino dal 7 gennaio si ripartirà con la didattica a distanza al 50%, L’assessore Bisesti sostiene che, sulla base dei dati sanitari che caratterizzano il quadro provinciale, la scuola può ripartire.
Ferma restando l’importanza della didattica in presenza, si spera che questa scelta, non condivisa da tutte le regioni italiane, sia supportata da un potenziamento dei trasporti pubblici e da un controllo serrato anti assembramento davanti alle scuole e alle fermate degli autobus e delle corriere.
Si ritiene che sarebbe inoltre utile avviare una campagna di monitoraggio della circolazione del virus nelle scuole trentine che permetterebbe di avviare eventuali meccanismi di contenimento del virus, laddove la diffusione appaia raggiungere la soglia di allerta. Avviare quindi dei controlli con tamponi antigenici all’interno delle scuole che coinvolgano anche il personale scolastico e Ata.
La Provincia di Bolzano sta proseguendo la sua intensa attività di screening garantendo in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado un monitoraggio settimanale su base volontaria per rilevare eventuali nuovi casi. Ad essere coinvolti attraverso un test antigenico settimanale 900 studenti e 300 insegnanti.
Sempre in Provincia di Bolzano è partito, prima di Natale, un progetto pilota che utilizza il test dell’antigene salivare. Più adatto ai bambini, questo test verrà sperimentato in 2 classi di una scuola elementare di lingua tedesca di Chiusa e in 2 classi di una scuola elementare italiana di Bolzano. Si tratta di un nuovo metodo che è stato classificato come metodo di alta qualità anche dall’Istituto Spallanzani di Roma.
Si ritiene che anche la Provincia di Trento potrebbe avviare uno screening che sarebbe molto importante per garantire un maggior controllo sanitario.
Si dovrà fare uno sforzo di attenzione e prevenzione a tutti i livelli per garantire ai nostri studenti una ripresa e continuazione dell’anno scolastico in sicurezza.
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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
se si ritiene che con la ripresa della scuola in presenza al 50 per cento per le superiori, i mezzi di trasporto pubblico siano sufficienti a permettere il distanziamento degli studenti e ad evitare assembramenti alle fermate;
con quale capienza circoleranno i mezzi di trasporto pubblico;
se non ritenga utile procedere ad uno screening con tamponi rapidi in tutte le scuole trentine, gratuiti e rivolti oltre che agli studenti al corpo insegnante e al personale Ata, allo scopo
di rendere ancora più efficace l’individuazione sul nascere di nuovi focolai in ambito scolastico;
se non ritenga utile avviare anche in Trentino, in via sperimentale, dei test salivari, meno invasivi, più adatti quindi ai bambini e la cui efficacia sembra confermata.
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde