Andare in bicicletta: un’attività fisica salutare e non logorante con un mezzo di trasporto non inquinante che permette un maggior contatto con la natura, un toccasana anche per l’umore.
E’ un bene educare fin da piccoli i nostri bambini ad amare la bicicletta. Ai bambini pedalare fa particolarmente bene perché è un tipo di attività fisica che non affatica le articolazioni, molto delicate in fase di crescita; perché facendo moto si rafforza il sistema immunitario e cardio-vascolare, e migliora anche la capacità respiratoria. Andare in bicicletta aiuta poi i ragazzi a crescere tenendo una postura corretta e sviluppando anche prontezza di riflessi, agilità, senso dell’equilibrio, della velocità e delle distanze. La bicicletta per il bambino rappresenta a tutti gli effetti il primo mezzo di trasporto che può “portare” da solo, e questa consapevolezza acuisce il suo senso di responsabilità (nelle prime uscite con i genitori impara l’attenzione e le regole della strada) e la sua autostima, data da una maggior autonomia e dalle maggiori possibilità di socializzazione.
La bicicletta è un mezzo di trasporto utile ai ragazzi non solo a scopo ludico ma anche per raggiungere la scuola o il luogo dove abitualmente pratica uno sport.
Attualmente sono tantissimi gli studenti che usano i mezzi pubblici per recarsi a scuola. Altri dipendono da mamma o papà per raggiungere la scuola in auto.
Soprattutto in periodi come questo, nel quale la pandemia ci costringe a privilegiare il distanziamento fisico, cercando di gravare il meno possibile sul trasporto pubblico, evitando di congestionare la città e le strade con una moltitudine di auto, ecco che l’utilizzo della bicicletta può essere un modo intelligente per raggiungere gli istituti scolastici e i centri sportivi.
Per contro la pericolosità delle strade delle nostre città, il traffico, la velocità e talvolta l’imprudenza degli automobilisti sono di fatto i principali deterrenti all’uso quotidiano della bicicletta.
Quindi è necessario in parallelo aumentare la sicurezza dei ciclisti sulla strada attraverso una serie di iniziative che favoriscano l’utilizzo di protezioni e, al tempo stesso, rendere più sicure le strade cittadine e non solo.
Bisogna creare un contesto urbano a misura di bicicletta e di pedone, rallentando il più possibile la velocità delle automobili (30 km orari ove necessario) e separando il flusso auto-bici con opportune piste ciclabili sulle strade a scorrimento medio-veloce.
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Ciò premesso il Consiglio della provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale a considerare l’opportunità di :
investire in modo continuativo e non solo emergenziale sulla mobilità sostenibile a favore dei giovani e degli studenti trentini;
implementare, di concerto con i Comuni, percorsi a misura di bicicletta e di pedone, prevedendo di rallentare la velocità delle automobili, con particolare attenzione alla sicurezza delle piste ciclabili contigue a strade a scorrimento medio-veloce;
prevedere la possibilità di attrezzare gli autobus urbani ed extraurbani del servizio porta bici per gli spostamenti in ambito urbano;
implementare gli incontri formativi per bambini e ragazzi, nel corso dei quali vengono illustrati i corretti comportamenti da tenere con la bicicletta quando si viaggia su strada;
implementare in ambito scolastico (in tutti gli ordini di scuola) incontri dedicati all’educazione stradale;
coinvolgere anche i dirigenti e i tecnici delle società sportive giovanili, nonché le famiglie, in momenti di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile, con particolare attenzione all’uso della bicicletta;
promuovere campagne di informazione sull’utilizzo delle protezioni come il casco, le pettorine e i dispositivi luminosi che contribuiscono ad aumentare la sicurezza e la visibilità dei ciclisti.
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Cons. Lucia Coppola