I furti negli ospedali trentini non accennano a diminuire neppure in tempo di Covid. Pare, da notizie pervenute, che anzi sono in continuo aumento.
Nel mirino dei ladri gli armadietti degli operatori sanitari ma anche i comodini e le borse dei pazienti. Vengono rubati computer, telefonini, soldi e altro.
Si tratta di gesti inqualificabili ai danni di persone che si trovano in situazione di malattia o nei confronti degli operatori che si stanno prodigando per la salute dei ricoverati.
Evidentemente le misure di sicurezza attuate sino ad ora non sono sufficienti ad arginare questo fenomeno e quindi si rende necessario attuare tempestivamente interventi di controllo per evitare che questi reati possano ripetersi.
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Tutto ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere:
se sia a conoscenza dei frequenti furti negli ospedali trentini a danno degli operatori sanitari e dei ricoverati;
quali misure sono attualmente in essere per scongiurare questi episodi;
se esistono negli ospedali trentini telecamere di controllo e dove sono in genere collocate;
se esiste un registro, presso gli ospedali trentini, in cui vengano riportati i furti e la loro tipologia;
se si ritenga utile un maggior presidio interno ed esterno da parte delle forze dell’ordine;
come si intenda procedere, nell’immediato, al fine di aumentare la sicurezza nelle strutture ospedaliere a beneficio degli operatori sanitari e dei ricoverati.
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Lucia Coppola