Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020 della Provincia autonoma di Trento prevede la possibilità di accedere a specifici interventi a sostegno dell’agricoltura biologica attraverso la Misura 11 – Agricoltura biologica.
Tale Misura sostiene la conversione all’agricoltura biologica ed il suo mantenimento. Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano l’agricoltura biologica è l’utilizzo prevalente di risorse rinnovabili nell’ambito di sistemi agricoli organizzati. I metodi di agricoltura biologica prevedono rotazioni colturali, impiego di specie e varietà resistenti e metodi di lotta biologica, riutilizzo di sottoprodotti di origine animale o vegetale, divieti di uso di sostanze di sintesi (fertilizzanti, fitosanitari, antibiotici) e di Ogm. La produzione biologica vegetale tende a mantenere e a potenziare la fertilità del suolo nonché a prevenirne l’erosione.
La legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 “Sostegno dell’economia agricola, disciplina dell’agricoltura biologica e della contrassegnazione di prodotti geneticamente non modificati” all’articolo 47 prevede la possibilità di concedere un contributo per le spese sostenute per il controllo e la certificazione del processo produttivo biologico.
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Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia e l’assessora competente per sapere:
se la Provincia intenda mantenere invariati i contributi per la certificazione e il controllo dei processi produttivi biologici;
in caso di risposta negativa si chiede di conoscere quali saranno i criteri di riassegnazione di tale contributo che verranno adottati con una prossima delibera, tenendo
conto dell’importanza che la produzione biologica e il sostegno degli operatori hanno su tutto il comparto agricolo;
si chiede di conoscere, nella eventualità di una riduzione dei contributi, la percentuale di aziende che verrebbero escluse, specificando il dato per ciascuna Comunità di valle della nostra provincia.
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Cons. Lucia Coppola