Raccolgo le preoccupazioni di abitanti dell’Altipiano di Folgaria preoccupati per lo stato di decadimento in cui versa Villa Pasquali a Folgaria.
Lo storiografo Fernando Larcher racconta così la villa: “Fu costruita tra il 1883 e il 1884 dal conte Giovanni Pasquali, esponente di spicco della famiglia dei De Pasquali di Campostellato, originaria della Val di Non, stabilitasi a Calliano (in Val Lagarina) agli inizi del ‘700. L’edificio, semplice nella sua discreta eleganza, esprime il gusto architettonico e decorativo della cosiddetta Belle Epoque, il periodo che va dalla seconda metà del 1800 al primo conflitto mondiale, epoca in cui le nobili e borghesi famiglie roveretane usavano ‘salire ai freschi’ sull’altopiano (a Folgaria come a Serrada) nelle loro ampie ville familiari, rappresentanti di quello che allora era ancora un esclusivo turismo di élite.
Durante la guerra 1915-1918 la villa fu requisita e trasformata in ospedale militare gestito dall’Ordine dei Cavalieri di Malta, struttura moderna e attrezzata, munita di una sua propria equipe chirurgica. Durante il secondo conflitto mondiale, a partire dal 1943, fu utilizzata invece dalla Wehrmacht e dalla Polizia Trentina, impegnate in azioni di contrasto alle formazioni partigiane attive nell’area. Con la Liberazione – nell’aprile 1945 – fu infine occupata e utilizzata dalle truppe alleate. Negli anni Sessanta e Settanta, col nome di Pensione Al Parco, Villa Pasquali divenne infine un albergo, denominazione suggerita dall’esteso parco che circondava l’edificio, in gran parte cancellato (verso il 1975) con la realizzazione del nuovo tracciato della strada statale 350.”.
Villa Pasquali è un immobile privato che negli anni ha avuto diversi proprietari.
È testimone di una storia importante che non può andare persa ma anzi deve essere valorizzata.
Il Comune di Folgaria aveva pensato anni fa di acquistare Villa Pasquali per adibirla a sede di un museo etnografico, storico imperniato sulla Grande Guerra.
Purtroppo l’idea non andò in porto.
Ritengo sarebbe importante che questo edificio storico, come altri presenti sul nostro territorio, venisse “rivitalizzato”, trasformandolo in “fabbrica” della cultura, dove si possa per esempio visitare collezioni artistiche, organizzare attività educative ed eventi culturali, che coinvolgano il territorio degli Altipiani che ha una forte vocazione turistica. Tutto ciò per dare una nuova identità sociale ad ambienti abbandonati invece che abbatterli o, peggio, lasciarli al loro destino.
Arte e cultura al servizio della società, dunque, e al contempo un modo funzionale per conservare le testimonianze di luoghi connessi alla storia economica, sociale o politica del territorio.
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Ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
se intenda, di concerto con il Comune di Folgaria, prendere contatti con la proprietà di Villa Pasquali di Folgaria al fine del recupero di un edificio testimone della storia di quel territorio.
Tutto ciò per restituirgli la giusta dignità, sottraendolo all’oblio e al degrado totale, e per consegnarlo a una destinazione culturale e sociale preziosa per il territorio dove ha dimora.
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Cons. Lucia Coppola
Consigliera provinciale/regionale – Gruppo Misto/Europa Verde