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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * SCUOLE INFANZIA – PERIODO ESTIVO: « PER QUALE RAGIONE NON SI VALORIZZA L’IMPORTANTE LAVORO DI TANTE COOPERATIVE E ASSOCIAZIONI? »

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15.15 - giovedì 25 marzo 2021

Il Presidente della Provincia di Trento ha dato il compito al Dipartimento Istruzione di inviare un questionario alle famiglie trentine con figli che frequentano la scuola per l’infanzia. I quesiti sono due:

in vista del periodo estivo, in prevalenza su quali risorse/servizi pensa di fare affidamento nel mese di luglio 2021 per suo/sua figlio/a?

Per suo/a figlio/a sarebbe interessato alla frequenza del servizio di scuola dell’infanzia esteso anche nel mese di luglio 2021, comprensivo del servizio di trasporto, se già attivato nel corso dell’anno scolastico, con il pagamento di una quota forfettaria indicativamente di 50 euro?

Prima di questa iniziativa è stata avviata una raccolta firme tra gli insegnanti contro l’ipotesi di apertura delle scuole dell’infanzia a luglio, che in soli tre giorni ha raccolto circa 1400 adesioni

Secondo i sottoscrittori, la proposta del Presidente Fugatti di modificare, anche quest’anno, il calendario scolastico delle scuole dell’infanzia trentina non ha riscontro nelle ragioni che potevano esserci lo scorso anno, con la chiusura della scuola durante il lockdown. Nel corso di quest’anno scolastico infatti la scuola dell’infanzia trentina è rimasta sempre aperta ed è funzionante anche in questo periodo di zona rossa: per i bambini BES e i figli degli operatori sanitari dalle 7.30 alle 17.30. Le insegnanti stanno lavorando in presenza e in meet da casa. Attualmente per i bambini che sono a casa e che non possono frequentare la scuola, le insegnanti hanno attivato un percorso LEAD, legami educativi a distanza, incontrando i bambini in meet, su piattaforma online, inviando loro materiale didattico via mail.

La scuola dell’infanzia è il primo gradino dell’ordinamento scolastico, è aperta dal 1 settembre al 30 giugno e durante l’estate le cooperative e le associazioni hanno messo in campo, già da anni, centri estivi presso le strutture scolastiche, avendo un compito più ricreativo che formativo, quello che invece caratterizza la scuola dell’infanzia.

Di fatto si sancisce che queste cooperative e coloro che per anni hanno lavorato negli asili estivi non potranno lavorare neanche quest’anno!

Durante i mesi di luglio e agosto, le strutture scolastiche sono soggette anche a interventi approfonditi di pulizia, sanificazione e manutenzione da parte dei Comuni, interventi necessari per l’uso durante i mesi di apertura delle scuole.

Insomma, la scuola per l’infanzia è un luogo legato all’istruzione, all’educazione, alla formazione. Non è un caso che si chiami “scuola”! E’ un luogo di programmazione, aggiornamento, incontri interdisciplinari, progetti con la scuola primaria di collegamento.

Non è un servizio assistenziale, non si occupa di conciliazione e l’apertura a luglio sarebbe un abuso nei confronti delle maestre e anche dei bambini che in quel tempo hanno diritto di fare altro.

Inoltre credo proprio che non si debba risparmiare sui diritti dei bambini e anche dei lavoratori scolastici che in questo anno tragico di pandemia hanno dato il massimo, con grande impegno e sacrificio.

 

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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

se ritenga di sostenere e far proprio il concetto giuridicamente e contrattualmente acquisito che la scuola per l’infanzia è una istituzione scolastica a tutti gli effetti, che si occupa di formazione ed educazione e non certo un servizio di conciliazione;

per quale ragione non si intenda valorizzare e implementare l’importante e competente lavoro di tante cooperative e associazioni che ogni estate si occupano dei bambini con modalità organizzative adatte al tempo libero, alla custodia e allo svago estivo;

la motivazione per la quale si sceglie di non sostenere con opportuni contributi il lavoro di coloro che ormai da anni si occupano della custodia e del benessere dei bambini durante la pausa estiva, alleggerendo conseguentemente le famiglie;

perché piuttosto che caricare le scuole per l’infanzia di un ulteriore onere, che non gli compete, considerato che anche nelle ultime due settimane hanno lavorato in presenza, non si intervenga per moltiplicare sul territorio provinciale l’esperienza delle cooperative, creando opportunità lavorative per tanti giovani competenti e dando risposte adeguate alle famiglie.

 

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Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde

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