L’ecografia toracica ha un ruolo di primissimo piano nella gestione della malattia Covid 19. Infatti è un mezzo diagnostico dinamico, a basso costo e senza rischi, eseguibile anche al letto del malato, con una alta resa diagnostica. La sensibilità e la specificità dell’esame in periodo pandemico è elevatissima. È in grado di intercettare le minime alterazioni iniziali della pneumopatia, di stimare un indice di gravità e di possibile evoluzione.
In provincia di Trento è stata avviato da tempo questo importante intervento a domicilio, grazie all’intervento di medici dedicati alle Usca, che consente di accorciare di molto i tempi della diagnosi per un eventuale ricovero. Un esame che regala anche più tranquillità ai pazienti che già a domicilio hanno conferme sul proprio stato di salute.
Ho avuto notizia che l’Usca del distretto di Trento in questo momento è priva di ecografo polmonare, essendosi rotto da tempo. Non è ancora stato aggiustato ma soprattutto pare non si è provveduto a sostituirlo.
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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
se corrisponde al vero che l’Usca del Distretto di Trento è attualmente privo di ecografo polmonare;
in caso di risposta affermativa, da quanto tempo e come mai non si è provveduto a sostituirlo immediatamente;
se tutte le Usca del trentino sono dotate di ecografi polmonari per la verifica della localizzazione del danno da Covid 19;
quante ecografie polmonari sono state eseguite sino ad oggi dalle Usca trentine;
quante hanno confermato già a domicilio la malattia causata dal Covid.
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde