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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * MOBILITÀ: « QUANDO I TRENI A ENERGIA PULITA IN TRENTINO? L’ASSESSORE SPINELLI HA DETTO CHE L’IDROGENO È LA SFIDA DEL FUTURO »

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12.57 - sabato 12 dicembre 2020

Quando i treni a energia pulita in Trentino? L’Italia si sta preparando ad un salto di qualità nel settore dei trasporti pubblici. Lo fa a partire dall’idrogeno che sostituirà il diesel nel settore ferroviario. Questo è l’obiettivo del 2021 per i principali vettori nazionali: la decarbonizzazione dei trasporti.
Decarbonizzazione è la parola chiave nella strategia della mobilità sostenibile. Si parla di conversione a sistemi di trasporto che riducono le emissioni dannose (quelle che derivano da combustibili fossili, appunto) a favore di un utilizzo più consapevole di energie rinnovabili. L’idrogeno prodotto da rinnovabili diventerà competitivo con le fonti fossili nel giro di pochi anni e avrà un ruolo centrale nella transizione energetica, in particolare nell’industria, nel riscaldamento e nel trasporto pesante.

È il caso delle soluzioni a idrogeno su rotaie. I treni a idrogeno saranno dotati di celle dette a combustibile nelle quali idrogeno e ossigeno verranno convertiti in elettricità: qualsiasi altra forma di propulsione, causa di emissioni inquinanti, sarà rimossa.

Per il settore trasporti dell’Unione Europea la riduzione delle emissioni che si vuole raggiungere entro il 2050 è pari al 90%. L’Italia attualmente è indietro nella transizione verso i treni alimentati con l’energia pulita dell’idrogeno. Per esempio rispetto a paesi come la Germania dove i treni di questo genere in circolazione sono già attivi dal 2018 (nel 2021 saranno 16 in servizio permanente). Tuttavia il nostro paese sta colmando il gap. Il tutto anche per ridurre l’impatto del trasporto su strada che è la principale causa delle emissioni inquinanti e per dare impulso all’anno europeo delle ferrovie che sarà il 2021.
In Toscana si progetta l’utilizzo di 10 treni da usare sulle linee Siena-Chiusi e Siena-Empoli. Il 4 giugno 2020 Alstom (produttrice di un treno ad idrogeno con il suo Coralia iLint, primo treno a celle combustibili al mondo) e Snam (colosso italiano dell’energia) hanno firmato un accordo quinquennale per sviluppare treni a idrogeno in Italia già a partire dal 2021.

Le imprese ferroviarie impegnate nel salto di qualità sono molte. Trenord, sta lavorando con Ferrovie Nord Milano al progetto H2iseO per il lancio di elettrotreni alimentati a idrogeno sulla linea Brescia-Edolo.

Negli scorsi mesi Trenord ha anche acquisito dalla Alstom 180 treni che viaggiano con consumi minori del 30% e sono costruiti con materiale riciclabile per il 96%. Un primo passo verso l’idrogeno. Sempre da Alstom, Trenord acquisirà entro il 2023 6 treni a idrogeno che diventeranno 14 entro il 2025. Così l’addio al diesel sarà realtà.

Anche Ferrovie dello Stato guarda alla transizione con treni elettrici più economici ed eco-friendly, mentre si prepara per i convogli a impatto zero con l’idrogeno.

Sul fronte trentino nel dicembre 2019 si è tenuto a Borgo Valsugana un convegno organizzato dal Comune, Bim Brenta e Fondazione Bruno Kessler su idrogeno, ricerca, industria e formazione tecnica per un modello innovativo di sviluppo territoriale. L’assessore Spinelli, intervenuto al Convegno, ha detto che l’idrogeno è la sfida del futuro sulla quale il Trentino crede fermamente.

Ha proseguito “ L’idrogeno, nonostante sollevi ancora critiche sul piano tecnologico, strutturale, economico, normativo e di accettazione sociale, rappresenta il futuro, o quantomeno uno dei futuri possibili. Il 20 aprile 2019 ad Arte Sella attraverso il Forum per la Ricerca la <provincia ha presentato la “Carta di Rovereto dell’innovazione” con un capitolo sulle tecnologie per la decarbonizzazione: idrogeno e batterie tra le quattro aree di trasformazione suggerite come potenzialmente a priorità di incentivo provinciale. Sul fronte azioni, vi è la volontà di collaborazioni con l’Alto Adige per rafforzare la dimensione di una Hydrogen Valley Alpina. Una progettualità che si confronta anche con altre esigenze e altre scelte che il territorio sta compiendo, non da ultimo in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026 – fra cui l’elettrificazione della linea ferroviaria della Valsugana”.

L’idrogeno sarà un pilastro del Green New Deal europeo e degli investimenti per la ripartenza post Covid-19. FBK è all’avanguardia nello studio dell’impiego dell’idrogeno. Il Trentino cosa sta facendo?

Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento e l’assessore competente per sapere:

dal 14 dicembre 2019, data di svolgimento del Convegno a Borgo Valsugana e delle dichiarazioni dell’assessore Spinelli, ad oggi quale è il percorso che la Provincia di Trento sta seguendo per giungere a compiere quel salto di qualità che porterà il Trentino a far parte, come auspicato, della Green economy del futuro;
se sono stati presi dei contatti per creare una possibile alleanza con la Provincia di Bolzano per rafforzare la dimensione di una Hydrogen Valley Alpina;
se e come si intenda sostenere la ricerca delle applicazioni a partire dagli studi svolti in questi anni da FBK;
alla luce delle nuove tecnologie che si stanno introducendo che prevedono l’utilizzazione dell’idrogeno per l’elettrificazione delle ferrovie, quali decisioni sono state assunte o si intendano assumere per l’elettrificazione della Valsugana.

 

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Cons. Lucia Coppola

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