La gravidanza, il post parto e l’allattamento sono periodi molto particolari e delicati nella vita di una donna, durante i quali il pensiero costante è la protezione ed il benessere del bambino.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le principali società scientifiche che si occupano della salute della donna in gravidanza consigliano fortemente la loro vaccinazione contro il COVID-19 in quanto, in questo periodo, il rischio di complicanze a causa del virus è molto elevate ed il vaccino rappresenta il miglior modo per proteggere sia la donna che il bambino.
La possibilità di avere una polmonite è molto più alta nelle donne gravide. Inoltre vi è il rischio per i bambini appena nati di infettarsi dalle madri o dai parenti, con conseguenze talvolta pesanti per la loro salute.
Anche la vaccinazione durante l’allattamento è fortemente consigliata, senza alcuna necessità di interromperlo, in quanto il vaccino non espone il lattante ad alcun rischio e al contrario gli permette, attraverso il latte materno, di assumere gli anticorpi contro il COVID-19.
Alcune Regioni stanno organizzando degli eventi dedicati proprio alle donne in gravidanza e allattamento per poter approfondire l’argomento e dare una corretta informazione per la scelta alla vaccinazione consapevole.
Il Primario a scavalco del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ Ospedale S. Chiara ha ribadito l’invito alla vaccinazione delle donne in gravidanza e puerperio.
Attualmente le donne in gravidanza vaccinate sono molto meno del 50 % e questo comporta un alto numero di pazienti positive al momento del parto o in puerperio e numerosi accessi al Pronto soccorso di pazienti COVID positive. Tutto ciò crea un problema enorme di assistenza in sala parto e in reparto.
A tutto ciò si aggiunge la gestione dell’ accesso dei parenti in sala parto e nel reparto. Sembrerebbe che a tutt’ oggi non ci siano delle precise direttive per ridurre le possibilità di contagio e diffusione tramite la regolamentazione degli accessi dei parenti.
Il parto e il travaglio sono fortemente a rischio di contagio in quanto le pazienti non indossano le mascherine e il pericolo anche per i sanitari diventa elevato.
Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
quali sono le attuali strategie e le modalità di contenimento del contagio Covid sia per le pazienti partorienti che vengono ricoverate sia per gli operatori sanitari che le devono assistere;
quali sono i controlli anti Covid che vengono effettuati al momento dell’accesso delle pazienti al pronto soccorso e al reparto;
se corrisponde al vero che non si è ritenuto opportuno effettuare controlli adeguati sul possesso di green pass ai parenti in visita;
quali strategie si intenda intraprendere per incentivare la vaccinazione delle donne in gravidanza e puerperio che sono fortemente a rischio per le complicanze dell’ infezione Covid, tutelando di conseguenza anche la salute dei nascituri.
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale- Gruppo Misto/Europa Verde