Interrogazione: Interrogativi importanti sul focolaio di Covid presso la colonia estiva Aerat di Cesenatico.
Al Presidente del Consiglio provinciale
Walter Kaswalder
Premesso che:
– si è sviluppato un focolaio piuttosto importante di Covid 19 tra i numerosi ragazzi e gli educatori della colonia estiva trentina Aerat di Cesenatico
– i ragazzi rientreranno nella giornata di venerdì con modalità diversificate a seconda che siano stati contagiati oppure no, interrompendo purtroppo quello che doveva essere un periodo di riposo, relax, convivialità, gioco e sport insieme a vecchi e nuovi amici in ambiente marino, particolarmente importante dal punto di vista della salute anche in vista dell’inverno
– è comprensibile la preoccupazione delle famiglie con le quali i contatti avvengono solo tramite i cellulari della squadra
– i bambini e i ragazzi vivono il disagio di sentirsi in una situazione di fragilità e malattia lontani dalle proprie famiglie e impediti, anche nel caso in cui stiano bene, a svolgere attività, ad andare in spiaggia e dovendo vivere la separazione, resasi necessaria dal Covid, tra i gruppi
– anche alcuni educatori sono stati contagiati
– sarà necessario mettere in atto i necessari Protocolli, anche in strutture messe a disposizione dalla Provincia, posto che il direttore dell’unità di Igiene Pubblica di Cesena ha notificato a tutti i partecipanti l’obbligo di quarantena fino al primo di settembre
– è piuttosto incredibile e poco corretto che il direttore di Aerat in accordo con la Provincia abbia preferito non rilasciare dichiarazioni
– è piuttosto evidente e sconvolgente la superficialità con cui si è organizzata la vacanza in assenza di un tampone preventivo fatto ai partecipanti
– è quantomeno sconcertante la dichiarazione della dottoressa Maria Grazia Zuccali: “Tamponi alla partenza, facile dirlo a posteriori, non è il primo gruppo che parte. Con gli altri gruppo non era accaduto nulla”, posto che conviviamo col virus da quasi due anni ed è sotto gli occhi di tutti l’alta contagiosità della variante Delta soprattutto su ragazzi e bambini
– che un controllo preventivo a fronte dell’esperienza ormai acquisita era davvero il minimo sindacale
si chiede al Presidente Maurizio Fugatti e all’assessora competente Stefania Segnana:
• la ragione della scelta improvvida, rivelatasi altamente fallimentare, di non effettuare un tampone prima della partenza, cosa che si fa regolarmente coi grest dell parrocchie e coi campeggi estivi di scout e altre associazioni
• perché per gli animatori non era previsto il green pass
• perché è stato richiesto e solo agli animatori un tampone, fatto di venerdì con partenza al lunedi
• se non si ritiene che le scelte fatte, che ricadono purtroppo su bambini e ragazzi e sulle loro famiglie, non siano state gravemente superficiali e totalmente inadeguate a gestire quello che doveva essere un momento di svago e vacanza per bambini e ragazzi lontani dalle proprie famiglie
• se non ritengano corretto fare una significativa autocritica e chiarire di chi sia la responsabilità di un agire cosi poco accorto e adeguato dal punto di vista sanitario a fronte di una pandemia che è ben lungi dall’essere sconfitta.
• Soprattutto avendo a che fare con minori.
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Lucia Coppola
Consigliera provinciale Gruppo Misto/ Europa Verde