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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * AMBIENTE: « RACCOLGO L’APPELLO DELLA SIGNORA IVANA MERLO, SI SALVI IL LAGHETTO DELLA MARCHESA A DENNO (TN) »

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15.28 - mercoledì 9 dicembre 2020

Raccolgo l’appello della signora Ivana Merlo che ha lanciato su change.org una raccolta di firme per salvare il laghetto della Marchesa e il vicino ampio pioppeto, posti nella zona sud di Denno.

La petizione riporta: “…Lo stagno è stato prosciugato a maggio e questo ha causato la distruzione di migliaia di uova di rana, la morte dei girini e degli altri invertebrati. A settembre, prima no, lo impedisce la Direttiva Europea n°2009/147/CE, assisteremo al taglio degli altissimi pioppi, che comporterà la rovina al suolo dei nidi, la dispersione di decine di uccelli selvatici, fra i quali i picchi e la civetta e la devastazione della fauna minore sopravvissuta, per lasciare il posto a un meleto in più, con gli inevitabili pesticidi, diserbanti e inquinanti nell’aria e nel suolo. Scorrendo le pagine di Direttiva Uccelli e Direttiva Habitat si legge che “Tutte le popolazioni di uccelli selvatici sono riconosciute dalla legge come ‘bene indisponibile’ dello Stato, specificamente tutelate Legge 157 del 1992”. La Direttiva Uccelli protegge tutte le specie sia attivamente che passivamente, mediante il divieto di distruzione dei loro nidi. La loro tutela dipende strettamente dalla salvaguardia dei relativi habitat, così i picchi, specie di interesse comunitario, che abitano tra queste fronde, sono particolarmente protetti per il rilevante ruolo ecologico, poiché grazie alle cavità-nido scavate, supportano la biodiversità forestale, offrendo opportunità di nidificazione e ricovero diurno e notturno a molti altri volatili. Un prezioso, determinante ruolo ecologico lo rivestono anche gli anfibi, oggi esposti al rischio estinzione nel mondo. Dovrebbero quindi essere rispettate le zone boschive, i laghetti, gli stagni, i ruscelli, ma anche gli ambienti artificiali quali fossi, pozze e bacini irrigui . …..).

Il piccolo lago della Marchesa nonostante il prosciugamento continua a vivere grazie all’incessante scorrere del suo immissario; il boschetto è ancora in piedi, in piena nidificazione. Il Comune di Denno poteva evitare l’approvazione della distruzione di questo habitat ricco di biodiversità e di fauna protetta.
Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere:
se non ritenga si debba porre un vincolo a tutela del sito, particolarmente importante per le specie animali acquatiche e volatili, floreali e arboree presenti;
se non ritenga di tutelare la risorsa acqua che ancora continua ad esistere grazie all’incessante scorrere dell’immissario nel piccolo lago e che sarebbe inevitabilmente compromessa da una bonifica;
se non ritenga utile rallentare l’espandersi indiscriminato delle monocolture di meli in Val di Non quando ciò avviene a discapito della naturalità e unicità del territorio;
se intenda fornire un elenco delle autorizzazioni rilasciate sino ad ora.

 

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Cons. Lucia Coppola

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