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COPPOLA (EUROPA VERDE) * CARO MUTUI: « LA PAT COME INTENDE INTERVENIRE PER SOSTENERE LE FAMIGLIE? »

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16.12 - giovedì 16 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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CARO MUTUI: COME INTENDE INTERVENIRE LA PROVINCIA?
L’attuale situazione economica e sociale non è, purtroppo, rassicurante. Il costo dei mutui, ormai più che raddoppiato, oggi fa paura alle famiglie e alle imprese. La loro capacità finanziaria continuerà a essere sotto stress, con inevitabili ricadute sulle rate e sulla stipula di nuovi prestiti, che ridisegneranno le abitudini e i comportamenti degli italiani. La Federazione autonoma bancari italiani ha realizzato una analisi con dati e previsioni su come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese. “Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022, secondo quanto emerge dall’analisi della FABI, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili se, come previsto, il costo del denaro verrà ulteriormente aumentato. Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono quasi raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il rimborso mensile è salito del 24%. Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute in media del 43%: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro ovvero 215 euro in più.

I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche oltre il 4% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche raddoppiate. I nuovi mutui a tasso variabile sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro”. La conseguenza di tutto ciò è prevedibile. Ne conseguirà un problema di sostenibilità economica dei costi abitativi, pronto a trasformarsi in un problema sociale. Sicuramente questi aumenti colpiscono e colpiranno maggiormente alcuni ceti della popolazione, in particolare chi non ha una casa di proprietà, ma soprattutto i giovani, già penalizzati da fenomeni endemici del mercato del lavoro quali il lavoro precario e bassi livelli salariali. A marzo è previsto un ulteriore aumento dei tassi Bce e, oggi, nulla ci garantisce che i ritocchi non continuino per tutto il 2023, sotto il segno della coerenza delle politiche monetarie, ma non sotto il segno della sostenibilità economica e sociale.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

come intenda affrontare – in termini di sostegno delle famiglie – il problema dell’aumento dei costi dei mutui per l’acquisto della casa;
se ritenga di finanziare le norme a favore dell’acquisto della prima casa da parte di giovani e famiglie o convivenze neo formate;
se intenda sollecitare Itea affinché metta a disposizione un numero maggiore di alloggi, recuperando rapidamente i troppi alloggi inutilizzati perché bisognosi di interventi minimi di ristrutturazione.

 

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Lucia Coppola

Consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde

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