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LANCIO D'AGENZIA

COPPOLA – DEGASPERI – DEMAGRI – MARINI – ZANELLA / PROPOSTA DI MOZIONE * VIABILITÀ: « L'INTERRAMENTO È L'ALTERNATIVA ALLO SPOSTAMENTO DELLA LINEA ELETTRICA “ BORGO VALSUGANA – LAVIS ” »

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11.48 - mercoledì 24 febbraio 2021

Proposta di mozione. Interramento come alternativa allo spostamento della linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290).

Premesso che: rispettivamente in data 25 febbraio 2019 e 30 agosto 2019, il consigliere provinciale Alex Marini (Movimento 5 Stelle) ha presentato al Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder le interrogazioni con relative risposte scritte n. 277/XVI e 743/XVI sul tema della “Realizzazione di elettrodotto sulle alture del Perginese e relativo impatto ambientale” e “Realizzazione di elettrodotto della Valsugana e relative criticità sul piano ambientale;

in data 7 agosto 2019 e 16 ottobre 2019, le suddette interrogazioni ricevevano in sintesi la seguente risposta: “Sotto il profilo ambientale è stato oggetto di procedura di VIA, di competenza statale, conclusa con il decreto che ha ottenuto la compatibilità ambientale con prescrizioni mediante il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 223 del 31.08.2017”;

in data 20 marzo 2020 la consigliera Lucia Coppola (Europa Verde) ha presentato l’interrogazione a risposta scritta n. 1266 al Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder sul tema della “Realizzazione e sviluppo della rete elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290) nel rispetto dell’ambiente e di chi lo vive”;

in data 20 maggio 2020, l’interrogazione suddetta riceveva risposta in cui si legge che “La Giunta ha preso atto che le linee elettriche ad alta tensione in cavo interrato possono essere sempre considerate una valida alternativa alle linee aeree, le quali per loro natura hanno un maggior impatto urbanistico-paesaggistico sul territorio. Pertanto, laddove sia possibile, la Giunta ritiene che realizzare o sostituire intere linee con elettrodotti in cavo interrato sia, in generale, preferibile. Qualora invece le condizioni particolari dei tracciati allo studio non consentano tale soluzione, o qualora la realizzazione di tratti intermedi interrati comporti nel complesso criticità maggiori rispetto alla soluzione aerea, la Giunta non esclude che risulti opportuno avvalersi ancora di quest’ultimo tipo di soluzione.”;

in data 14 settembre 2020 l’Assemblea della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol ha approvato la mozione che “impegna il Presidente e il Comitato esecutivo a farsi promotori di specifici, appositi e urgenti incontri con le Amministrazioni comunali interessate , la Provincia Autonoma di Trento e la Società incaricata per la realizzazione dell’opera, al fine di effettuare e promuovere una approfondita valutazione sull’alternativa progettuale dell’interramento dell’elettrodotto nel tratto Pergine Valsugana-Civezzano in previsione anche del futuro e necessario adeguamento del tratto Pergine Valsugana-Borgo”;

in data 22 ottobre 2020 il Consiglio comunale di Borgo Valsugana ha approvato all’unanimità la mozione con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta comunale “a proporre, per il tratto di competenza comunale, l’interramento della linea elettrica a 220 kv Borgo Valsugana-Lavis ( T.22.290) e la linea elettrica a 220 kv “Borgo Valsugana Vellai (T.22.251)”;

in data 4 novembre 2020, la mozione presentata dai Gruppi consiliari Fare Comunità, PA.T.T. e Coesione oltre l’Ordinario del Consiglio comunale di Pergine Valsugana, relativa alla richiesta di annullamento in autotutela della deliberazione di Giunta comunale n. 63 del 16 giugno 2020 con cui la stessa Giunta aveva dato l’assenso alla realizzazione dei lavori per la variante aerea dell’elettrodotto a 220 kV “Borgo Valsugana-Lavis” in C.C. Civezzano, Pergine, Baselga di Piné, Vignola Falesina – EL 328 (T.22.290), è stata bocciata;

in data 4 novembre 2020, la mozione assembleare presentata da parte della maggioranza del Consiglio comunale di Pergine Valsugana che impegnava il Sindaco e la Giunta a promuovere un incontro con il Presidente della PAT e la società TERNA S.p.A., società che possiede e gestisce la Rete di Trasporto Nazionale dell’energia elettrica (RTN), finalizzato a verificare alla luce delle nuove conoscenze tecnologiche, l’adozione dei migliori criteri di sicurezza pubblica e di tutela ambientale per lo spostamento e l’implementazione della linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290), è stata invece approvata;

in data 4 novembre 2020, l’interrogazione presentata dai Gruppi consiliari di minoranza Fare Comunità, PA.T.T. e Coesione oltre l’Ordinario volta a chiedere l’esito degli eventuali incontri avvenuti in passato con TERNA S.p.A. e PAT ed a conoscere le azioni concrete messe in campo dall’Amministrazione Comunale di Pergine, ha ricevuto risposta da parte del Sindaco, in cui si legge che “il Sindaco, da privato cittadino […] ha chiesto ed ottenuto un appuntamento con alcuni referenti di TERNA S.p.A. avvenuto nella sede di Roma […] in data 9 settembre. L’incontro, molto cordiale, ha evidenziato che il luogo deputato per discutere della questione è il tavolo tecnico tra PAT e TERNA S.p.A., tuttora aperto e funzionante presso la sede della Provincia”;

in data 5 novembre 2020, si è tenuta la prima riunione per aprire un tavolo di confronto tra le autorità e gli enti coinvolti nel processo di spostamento della linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290) “al fine di ottenere maggiori delucidazioni in merito alle modalità di intervento e all’eventualità dell’interro quantomeno della tratta dell’elettrodotto che attraversa il territorio di Civezzano e quello di Pergine Valsugana”. A detto incontro hanno partecipato i Sindaci del Comune di Civezzano, Fortarel Katia, e Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer, il Commissario della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, Pierino Caresia, il Vicepresidente e Assessore provinciale all’Urbanistica, Ambiente e Cooperazione, Mario Tonina, e il Responsabile del Servizio Gestione Risorse Idriche ed Energetiche della Provincia Autonoma di Trento, Franco Pocher;

in data 19 novembre 2020, si è tenuto un secondo incontro del tavolo di confronto di cui al punto precedente convocato in occasione di una riunione della Conferenza dei Sindaci della Comunità Alta Valsugana e Bersntol alla presenza, oltre che dei partecipanti al primo incontro e dei Sindaci del territorio, anche di nove rappresentanti della società TERNA S.p.A., società che possiede e gestisce la Rete di Trasporto Nazionale dell’energia elettrica (RTN). A detto incontro i rappresentanti della società TERNA S.p.A. hanno dichiarato “l’impossibilità di interramento” della linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290);

in data 27 novembre 2020, i Consiglieri Giorgio Dallapiccola, Paolo Zordan, Andrea Bonazza e Angela Cagol (Uniti per Civezzano) hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Sindaca, Fortarel Katia, e al Presidente del Consiglio comunale di Civezzano, Zucchelli Antonella, chiedendo all’Amministrazione comunale “di esprimere il proprio parere in merito ad una possibile soluzione progettuale che contempli, almeno in parte, l’interramento dell’elettrodotto”;

in data 11 dicembre 2020, l’interrogazione suddetta ha ricevuto risposta in cui si legge che “la posizione dell’Amministrazione Comunale di Civezzano in merito alla possibilità di una soluzione progettuale che preveda l’interramento della linea elettrica denominata “220 kV Borgo Valsugana – Lavis” è assolutamente favorevole, confermando la volontà di tutelare il più possibile il contesto paesaggistico come espresso anche durante la campagna elettorale.”;

in data 13 dicembre 2020, Europa Verde Pergine ha presentato una interpellanza al Sindaco del Comune di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer, con cui si interpella il Sindaco per conoscere le iniziative in atto da parte dell’Amministrazione comunale perché “nulla risulti intentato per realizzare il nuovo elettrodotto con il minor danno ambientale e paesaggistico e perché lo stesso sia interrato” e per conoscere se è stata avanzata richiesta alla PAT “di intervenire direttamente con fondi propri o fare inserire l’opera tra quelle prioritarie da finanziarsi dallo Stato tramite i fondi europei”;

a detta interpellanza il Sindaco di Pergine Valsugana in data 5 gennaio 2021, ha così risposto “Le varie Amministrazioni comunali interessate, compresa quella di Pergine, continuano a perorare la causa dell’interramento o lo spostamento dell’elettrodotto come da progetto, ma con il minor danno ambientale possibile. Considerato che Terna non è disponibile a realizzare – per motivi tecnici – un elettrodotto misto aereo-interrato, nel corso dell’incontro si è chiesto alla PAT di verificare la possibilità di trovare risorse proprie per l’interramento completo dello stesso, ma onestamente non si crede che questo sia possibile nel breve periodo”;

in data 22 dicembre 2020, si è tenuta la riunione della Conferenza dei Sindaci della Comunità Alta Valsugana e Bersntol che avrebbe dovuto discutere sul tema oggetto di questa mozione, ma al momento non si conoscono gli esiti dell’incontro;

in data 18 febbraio 2021 il cons. Paolo Zanella del Gruppo provinciale Futura ha presentato una interrogazione a risposta immediata chiedendo all’assessore competente quando avverrà un incontro con Terna S.p.A. e se intenda sostenere, come Provincia, la soluzione dell’interramento dell’elettrodotto, come richiesto dai territori e dai comitati interessati;

osservato che:

l’atteggiamento degli Amministratori comunali e provinciali nell’ultimo anno, come emerge da quanto in premessa, è risultato molto incerto, tentennante, talvolta contraddittorio, favorevole a “valide alternative alle linee aeree”, “portare a casa un risultato che soddisfi tutti” soltanto a parole e non nei fatti, dimostrando la mancanza di consapevolezza dell’entità di ciò che si sta concretizzando sul territorio trentino: la linea elettrica più potente di tutta la regione (l’accordo quadro tra PAT e TERNA S.p.A. prevede che quest’ultima possa realizzare il potenziamento a 380 kV a sua discrezione e nel momento in cui ne avesse la necessità), destinata a diventare un corridoio energetico attraverso quello che sarà la Galleria di Base del Brennero;

in data 18 dicembre 2020 durante un’intervista con il giornale Il Trentino, TERNA S.p.A. ha dichiarato che l’interramento della linea elettrica non è ostacolato dalla “mancanza di soldi, di tempo o di volontà”, ma che “non sia tecnicamente fattibile perché non sarebbe garantita la continuità e la qualità del servizio di erogazione dell’energia elettrica in un contesto caratterizzato da una scarsa magliatura di rete”. Queste affermazioni sono del tutto incomplete e fuorvianti dato che la nuova linea aerea attraverserà i comuni interessati senza derivazioni intermedie e non modificherà la magliatura della rete di trasmissione locale, cioè il percorso tracciabile della rete elettrica. In aggiunta, è dimostrato, da studi condotti su scala nazionale, come le linee aeree, nell’arco della loro vita, siano fuori servizio per tempi più prolungati rispetto alle linee in cavo interrato. Inoltre, una linea in cavo interrato in situazione di eventi climatici estremi, quali tempeste di vento, dà maggiore sicurezza nella continuità di fornitura dell’energia elettrica rispetto ai cavi aerei. Infine, anche le prestazioni tecnologiche del cavo interrato risultano superiori in situazioni di sovraccarico;

TERNA S.p.A. in alcune occasioni rilascia comunicati con cui vanta la sua attenzione verso l’impatto paesaggistico attraverso la costruzione di linee elettriche “invisibili”, come nel caso della nota divulgata in data 23 novembre 2020 sulla costruzione della linea elettrica a 220 kV che congiungerà Glorenza con Nauders, attraverso un cavo di 28 km completamente interrato “che aumenterà l’affidabilità e la sicurezza degli scambi di energia tra i due Paesi con importanti benefici per la collettività”, per citare un solo esempio. Per la linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290), invece, non fornisce valide ragioni tecniche e/o tecnologiche che giustifichino l’impossibilità di interrare dimostrando che TERNA S.p.A. riserva trattamenti diversi ai territori ed ai cittadini pur essendo gli interventi all’interno dello stesso confine statale [si vedano ad esempio i casi di tre interramenti parziali delle linee a 220 kV “Glorenza – Tirano cd. Premadio” (T.225), con attraversamento dell’abitato di Prato allo Stelvio, “Premadio – Ric. Sud Milano” (T.L01) e “Premadio – Grosio” (T.L03)];

preso atto che:

i Comitati Interriamo l’elettrodotto e Custodiamo il paesaggio hanno depositato presso i Ministeri competenti, TERNA S.p.A. e le Amministrazioni comunali interessate dal progetto un dossier elaborato secondo un approccio scientifico in cui si evidenziano mancanze, errori, lacune e incompatibilità dello studio di impatto ambientale commissionato da TERNA S.p.A. su ogni matrice ed impatto apportati dalla futura linea aerea. Il dossier rileva, in particolare, che lo studio si presenta incompatibile con la maggior parte degli strumenti di programmazione provinciale (Piano Urbanistico Provinciale, Piano Energetico Ambientale Provinciale, Programma di Sviluppo Provinciale), con la Carta del Paesaggio e la Convenzione con il Paesaggio e non soddisfa i requisiti minimi di legge della relazione paesaggistica secondo il D.P.C.M. d.d. 12/12/2005;

nel 2019 la Valsugana ha ottenuto la certificazione per il turismo sostenibile secondo i criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC). La certificazione è soggetta a rinnovo annuale previa valutazione del rispetto di criteri che si sviluppano attorno a concetti fondamentali, tra cui la “riduzione degli impatti negativi sul patrimonio ambientale e massimizzazione degli impatti positivi”. Il rischio legato alla realizzazione dello spostamento della linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290) potrebbe essere quello di non veder rinnovata la certificazione, vanificando gli sforzi ed il lavoro svolto per fare della Valsugana la prima destinazione al mondo certificata per il turismo sostenibile secondo i criteri del GSTC;
numerosi cittadini chiedono di andare verso la soluzione dell’interramento e ciò è dimostrato dalla quantità di firme raccolte attraverso la petizione promossa dai Comitati Interriamo l’elettrodotto e Custodiamo il Paesaggio. Pur essendo comprensibili le esigenze di quella parte di cittadini che chiede già da anni lo spostamento dell’attuale linea elettrica aerea, è evidente che lo spostamento non può avvenire a scapito di altri cittadini e di altre porzioni del territorio.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte

IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

IMPEGNA LA GIUNTA PROVINCIALE A:

farsi promotore di azioni concrete e coordinate tra i soggetti interessati includendo tra questi la popolazione nel rispetto del protocollo di intesa sottoscritto in data 23 febbraio 2010 da PAT, Comuni di Trento, Pergine Valsugana, Civezzano e TERNA S.p.A. (riferimento Accordo quadro 2009 per la delocalizzazione/riclassamento della linea n. T.22.290 Borgo-Lavis) che prevedeva come impegno delle amministrazioni quella di ottenere la più ampia condivisione con la popolazione;
riconsiderare il progetto nella sua interezza scegliendo per la linea elettrica “Borgo Valsugana-Lavis” (T.22.290) l’alternativa a ridotto impatto paesaggistico ed ambientale e tecnologicamente più avanzata che oggi si possa perseguire: il suo interramento. Il rendersi consapevoli degli errori del passato per porvi rimedio è un segno di maturità che anche le istituzioni pubbliche sono tenute a raggiungere.

La fretta non può essere una giustificazione per portare avanti un progetto mal riuscito e scarsamente valutato. La fruizione dei luoghi e un potenziale sviluppo sostenibile passa necessariamente attraverso progetti più attenti delle peculiarità del territorio;

considerare tutti gli strumenti utili per finanziare l’opera di interramento: tra questi il “fondo provinciale per la riqualificazione degli insediamenti storici e del paesaggio” destinato a “progetti e interventi pubblici e privati finalizzati alla conservazione, alla sistemazione o al ripristino del paesaggio, sia a carattere puntuale che di area vasta, compreso il paesaggio rurale”; il fondo europeo “Connecting Europe Facility – CEF”, con circa 980 milioni di Euro stanziati per l’anno 2020, che finanzia progetti infrastrutturali energetici transfrontalieri, come ne è parte la linea che si intende realizzare, e ha tra i criteri di accesso lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente;

il recovery fund, nel quale il 37% delle risorse attribuite all’Italia sono stanziate per azioni “green”. Non da ultimo, su questo aspetto si consideri che in data 23 aprile 2008 il Consiglio provinciale ha approvato la mozione presentata dal consigliere Dario Pallaoro con la quale si impegnava la Giunta provinciale a “rapportarsi con il Comune di Pergine per supportarlo nella ricerca della migliore soluzione per il risanamento dell’elettrodotto …; a sostenere l’impegno finanziario necessario affinché tale elettrodotto venga risanato presso l’abitato di Pergine.”

 

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Cons. Lucia Coppola

Cons. Filippo Degasperi

Cons. Paola Demagri

Cons. Alex Marini

Cons. Paolo Zanella

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