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LANCIO D'AGENZIA

COORDINAMENTO NESSUNO ESCLUSO – TRENTINO: ” FESTA CON… FORMIDABILE “: SABATO 8 SETTEMBRE AL PARCO MELTA DI GARDOLO (TRENTO), DALLE 14.30 ALLE 18.00

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16.09 - venerdì 7 settembre 2018

Ci abbiamo sperato fino all’ultimo, ma niente… Il 3 Settembre è passato e una politica ottusa e una scienza asservita a chi paventa epidemie di fronte a dati reali del tutto tranquillizzanti hanno avuto la meglio: centinaia di bambini trentini sono rimasti esclusi da nidi, scuole materne e servizi educativi.

In questi mesi abbiamo subìto decreti urgenti senza urgenza, leggi, emendamenti e controemendamenti,interpretazioni di ogni tipo e adesso anche diffide e querele, un carico di stress che abbiamo cercato di gestire senza farlo pesare ai bambini, che adesso però cominciano a rendersi conto che i loro compagni possono entrare in classe… e loro no, devono restare a casa per 6 anni (con che preparazione arriveranno in prima elementare?!), salvo poi, fra qualche mese o anno, poter tornare in classe con gli stessi compagni da cui oggi sono tenuti separati, perché all’improvviso, a 7 anni, tutto questo allarme scompare, e pagando la multa si può tornare a scuola.

 

 

E questo avviene, non se ne parla mai, per due casi di morbillo registrati in Trentino nei primi 7 mesi del 2018 (non è data sapere l’età dei contagiati), e per un bambino immunodepresso per città se è vero, come dicono i Presidi, che gli immunodepressi in Italia sarebbero 10.000 (tutti bambini?).

Nessun dato è stato mai diffuso invece sugli immunodepressi a livello trentino: quanti sono?Abbiamo insegnanti che sostengono che in 20 anni non hanno mai visto un bambino immunodepresso, supponiamo che siano sicuramente meno di uno per scuola… Non sarebbe più logico concentrare la spesa sanitaria aggiuntiva (passata per i vaccini in Italia da 300 a 620 milioni di Euro) per far star meglio quei per fortuna pochissimi bambini immunodepressi, piuttosto che togliere diritti agli altri?

Immunodepressi che, lo ricordiamo, non sono minacciati solo dai quattro virus di cui i vaccini frenano il contagio (gli altri si fanno per protezione personale), ma anche da CENTINAIA di altri virus, batteri e funghi che continuano a girare indisturbati negli asili…

Chi è genitore sa bene che è molto più frequente imbattersi in bambini che vomitano, bambini mandati in classe con la tachipirina nonostante la febbre, bambini con ossiuri, pidocchi… Possono entrare in classe (giustamente!) anche bambini con aids ed epatite, scabbia e tbc, ma i bambini sani non vaccinati no, devono restare fuori, quando hanno una possibilità su 15.000 di contrarre, ad esempio, il temutissimo morbillo. (alleghiamo tabella ufficiale IssEpicentro con il dato sui due casi di morbillo in Trentino nel 2018 (sono 3 in Alto Adige, il quarto non è stato confermato in laboratorio) e la stima di 67 casi su milione di abitanti colpiti da morbillo nel 2018 in Italia, che ci porta a ipotizzare una possibilità di contagio di 1/15.000.). Qual’è la logica?

Non parliamo poi dei virus attenuati contenuti in alcuni vaccini!: sia i bugiardini dei vaccini che le raccomandazioni che gli ospedali forniscono agli immunodepressi parlano espressamente di 6 settimane in cui neovaccinati e immunodepressi dovrebbero stare lontani, e invece non è prevista alcuna precauzione in questo caso! Dove sta la logica?
Davvero si crede che senza i non vaccinati gli immunodepressi siano al sicuro?

Ma restiamo sui numeri: se i bambini non vaccinati sono solo il 5%, vuol dire che ce n’è circa uno ogni due classi, o anche meno. Viceversa, in ogni classe ci sono almeno tre maestre che non hanno fatto sicuramente i 10 vaccini previsti dalla Legge, eppure di questo nessuno si preoccupa, loro possono – giustamente – entrare, i bambini invece restano fuori.
Qui non si tratta di scienza, ma di logica, di statistica, di ovvietà che, chissà perché, vengono taciute e vissute come minacce alla salute pubblica.

Cerchiamo di essere pragmatici, come i vicini altoatesini: la Provincia di Bolzano ha fra le coperture più basse a livello nazionale, si dice spesso. Ma non si dice mai che ha anche uno dei tassi di contagio più bassi a livello nazionale per le malattie vaccinabili. Viceversa, in Sicilia, a tanti vaccini corrispondono tante malattie. Questi sono dati reali!

Pochissimi bambini non vaccinati con una bassissima probabilità di ammalarsi, pochissimi immunodepressi, moltissimi soldi spesi, dati incrociati che non confermano – anzi! – che a maggiori coperture corrisponda più sicurezza…

Di fronte a tutto questo, e a nessuna emergenza sanitaria (negli anni ’90 i casi di morbillo erano venti volte quelli attuali), si assume un provvedimento abnorme, mai accaduto prima nella storia se non nel 1938 (a qualcuno non piacerà il paragone, ci fornisca un altro precedente e saremo felici di usarlo al posto di questo…), si escludono i bambini dai servizi educativi, anche quelli che non vengono vaccinati per problemi di salute che è difficilissimo farsi riconoscere, col clima che si è creato!

Noi, che crediamo che i bambini siano bambini e vadano tutelati tutti, abbiamo deciso di organizzare un pomeriggio di festa, in cui abbracciarci e farci forza, giocare insieme e far stare i bambini coi loro coetanei a giocare, correre e ridere, come dovrebbe essere sempre, affrontando questo bruttissimo momento con chi crede che i vaccini siano un presidio importante (magari se fatti coi tempi, modi e precauzioni indicati dai pediatri e non da una legge uguale per tutti), ma il diritto all’istruzione sia altrettanto importante.

Che si può essere free vax, no vax, pro vax, iper vax, ma anche pensare che la scuola, come dice l’art. 34 della Costituzione, debba essere aperta a tutti. Cosa che hanno sottoscritto 7.036 persone che hanno firmato, nei mesi scorsi, la raccolta di firme che abbiamo portato al Presidente del Consiglio Bruno Dorigatti e al Ministero della Salute.

Invitiamo quindi tutti, soprattutto chi è solidale con i bambini rimasti fuori dagli asili, a venire a fare festa con noi nel pomeriggio di sabato 8 Settembre al parco di Melta di Gardolo.

Una Festa conformi-dabile aperta a tutti, tutti sono i benvenuti!

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