È partito in Commissione Cultura della Camera l’iter delle proposte di legge che reintroducono l’insegnamento dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria.
Una proposta che mi vede assolutamente d’accordo. Ritengo che sin dai primi anni di formazione ai ragazzi vadano dati gli strumenti per affrontare i temi della vita di oggi: la violenza di genere e verbale, il bullismo, il cyberbullismo, la parità di genere, il rifiuto di ogni forma di discriminazione, il rispetto per gli altri e per l’ambiente. Oltre che i fondamentali della nostra Costituzione italiana.
Da parlamentare eletta in Trentino, ribadisco che i percorsi di educazione civica potrebbero diventare una proposta concreta per superare l’impasse politica sui corsi di educazione di genere nelle scuole.
Sono favorevole anche alla proposta di FI (dell’ex ministro dell’Istruzione Gelmini) sul disporre il “divieto salvo casi particolari specifici, di utilizzo del cellulare e di altri dispositivi elettronico-digitali nei luoghi e negli orari dell’attività didattica”. Un divieto per alunni e insegnanti. In classe ci sono molti altri stimoli cui prestare attenzione.
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Senatrice Donatella Conzatti