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LANCIO D'AGENZIA

CONSULTE GENITORI PROVINCE TRENTO E BOLZANO * ISTRUZIONE: « PROSPETTIVE PER UNA NUOVA SCUOLA / PERSPEKTIVEN FÜR EINE NEUE SCHULE / PROSPETIVES PER NA NUEVA SCOLA »

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20.59 - venerdì 4 giugno 2021

Le Consulte dei Genitori della Province Autonome di Trento e di Bolzano (tedesca e ladina) hanno inviato una mozione (v. allegato) a Presidente, Vicepresidente e Consiglio Regionale per sollecitare una maggiore attenzione alla programmazione del prossimo anno scolastico e al reperimento delle opportune risorse economiche per garantire il diritto all’istruzione dei nostri studenti.
Il fine di questa richiesta congiunta è quello di sollecitare i vertici delle Province Autonome di Trento e di Bolzano ad una riflessione comune ed eventualmente unirsi in una richiesta di risorse aggiuntive per garantire il mantenimento degli standard qualitativi raggiunti e poter sfruttare le ridotte dimensioni del nostro sistema scolastico come realtà adeguata alla sperimentazione di quanto proposto dal governo in merito alla riduzione dei gruppi classe.

Come sottolineato anche da recenti studi e ribadito ieri al Festival dell’Economia di Trento da Andrea Gavosto (economista e direttore della Fondazione Giovanni Agnelli) gli effetti delle chiusure (e della DAD) di questi due anni scolastici hanno un impatto fortemente negativo (es. sulle conoscenze e le competenze in ambito matematico scientifico si ipotizza fino a -55% rispetto agli anni precedenti), ogni settimana persa di scolarizzazione peserà significativamente sul reddito futuro dei nostri studenti (37 settimane corrispondono a una perdita del 7,5% di guadagni futuri con incidenza negativa sul PIL), si evidenzia un significativo aumento delle disuguaglianze sociali e, molto più preoccupante, si riscontrano ripercussioni estremamente negative dal punto di vista psicologico e relazionale dei ragazzi.

Si sottolinea l’eccezionalità di questo fronte unico tra le Consulte dei Genitori delle due Province che si sono unite su questi temi comuni con l’unico fine di proporre e richiedere una attenta programmazione del prossimo anno scolastico e un miglior servizio per i nostri studenti.

 

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Maurizio Freschi
Presidente Consulta Provinciale Genitori della Provincia Autonoma di Trento

Heidrun Goller
Vorsitzende Landesbeirates der Eltern der deutschen Schulen und Kindergärten

Noemi Frontull
Presidënta Dla Consulta Provinziela di Genitores dla Scolines y Scoles Ladines

 

 

Le volontà espresse pubblicamente dalle Province Autonome di Trento e Bolzano sul delicatissimo tema della composizione delle classi sembrano non confermare gli sdoppiamenti realizzati a causa dell’emergenza sanitaria né tantomeno prevederne di nuovi per le classi prime del nuovo anno scolastico 2021/22.

Pertanto ci preme sottoporre alla Vostra attenzione le seguenti osservazioni, al fine di contribuire come genitori a una scelta che non risulti dettata da ragioni esclusivamente economiche.

L’emergenza che stiamo vivendo attualmente non può dirsi conclusa: nella predisposizione delle classi, una mancata attenzione al rispetto del distanziamento potrebbe comportare problematiche importanti dal punto di vista sanitario, legate anche all’osservanza delle normative nazionali e provinciali. Se nella predisposizione dell’organico non venisse considerata tale cautela l’amministrazione potrebbe essere costretta a rivedere il tutto a seguito di una nuova ondata di contagi e questo comporterebbe sicuramente un aggravio del lavoro da parte degli istituti, ma soprattutto un senso di incertezza nell’utenza.

Da non sottovalutare inoltre la necessità, con l’avvio del nuovo anno scolastico, di cogliere i segnali di disagio psicologico manifestato dai giovani per l’impossibilità di mantenere normali relazioni sociali. Si dovrà quindi prestare particolare attenzione alle ripercussioni psicologiche sui ragazzi, prevedendo interventi di supporto dopo questo periodo anomalo e difficile della loro vita. Si presume che anche dal punto di vista didattico debbano essere recuperate conoscenze e competenze che in questi due anni non hanno potuto essere consolidate.

Nelle classi sono stati conseguiti faticosi equilibri grazie al lavoro congiunto di docenti e famiglie; la loro riorganizzazione potrebbe minare ulteriormente la fragile serenità raggiunta dai nostri figli, già messa a durissima prova da questi mesi di pandemia per le pesanti rinunce alla libertà, alla socializzazione e allo sport. Non possiamo dimenticare che nella scuola e in particolare in classe i ragazzi trovano punti di riferimento fondamentali nel gruppo e nei docenti; elementi che, se minati, potrebbero avere un effetto negativo sul loro benessere psicologico.

Fatta salva la centralità della didattica in classe, appare evidente che essa può trovare espressione solo grazie a una preventiva e puntuale organizzazione che crei le condizioni per consentire agli studenti di raggiungere in piena sicurezza la scuola; allo stesso tempo, è necessario predisporre in anticipo una serie d’interventi conciliativi tra lavoro e famiglia.

Con una visione progettuale che consideri gli stanziamenti economici straordinari per la scuola come un’azione per rendere concreto quel ruolo fondamentale dell’educazione più volte ribadito sia dal Presidente del Consiglio Draghi sia dal Ministro dell’Istruzione Bianchi, sarebbe anzi da ribaltare la concezione sottesa, prevedendo per il futuro un piano di riduzione del numero massimo di alunni per le classi che sarà in parte favorito dal-l’andamento demografico e che potrebbe costituire un esempio innovativo e di vera Autonomia di cui il nostro territorio ha grande necessità.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche che colpiscono molti settori, la constatazione che ad essere penalizzata sia sempre la scuola, su cui risulta facile agire con tagli delle risorse anche a discapito della qualità formativa e della salute psico-fisica dei ragazzi, rappresenta per noi genitori una grande delusione nonché indirettamente una mancanza di rispetto per l’intero sistema scolastico che tante energie ha profuso in questi mesi.

Auspichiamo pertanto che le presenti riflessioni trovino adeguata attenzione, nell’ambito di competenze e ruoli istituzionali, affinché si possano rivalutare gli orientamenti per il prossimo anno scolastico e considerare pro futuro la proposta organizzativa che prende spunto dalle indicazioni ministeriali.

Si richiede, qualora ci si volesse discostare dalle linee guida nazionali nell’esercizio dell’autonomia, di esplicitare le motivazioni alla base di tali scelte e i benefici previsti per l’utenza.

 

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Die von den Autonomen Provinzen Trient und Bozen öffentlich geäußerten Entscheidungen zur heiklen Frage der Klassenzusammensetzung scheinen weder die Aufteilung der Klassen aufgrund der gesundheitlichen Notlage zu bestätigen, noch sehen sie neue für die ersten Klassen des neuen Schuljahres 2021/22 vor.

Deshalb möchten wir Ihnen die folgenden Anmerkungen zukommen lassen, um als Eltern zu einer Wahl beizutragen, die nicht nur von rein wirtschaftlichen Gründen diktiert wird.

Die Notlage, in der wir uns derzeit befinden, kann nicht als überwunden bezeichnet werden: Bei der Vorbereitung der Klassen könnte eine mangelnde Beachtung der Einhaltung der Abstände zu großen Problemen aus gesundheitlicher Sicht führen, auch in Bezug auf die Einhaltung der nationalen und provinziellen Vorschriften. Würde diese Vorsicht bei der Vorbereitung der Mitarbeiter nicht berücksichtigt, könnte die Verwaltung nach einer neuen Ansteckungswelle gezwungen sein, alles zu revidieren, was sicherlich zu einem erhöhten Arbeitsaufwand bei den Instituten, aber vor allem zu einer Verunsicherung bei den Anwendern führen würde.

Es ist auch wichtig, die Notwendigkeit nicht zu unterschätzen, mit dem Beginn des neuen Schuljahres, die Anzeichen der psychologischen Not, die von jungen Menschen aufgrund der Unmöglichkeit der Aufrechterhaltung der normalen sozialen Beziehungen manifestiert zu verstehen. Daher muss den psychologischen Auswirkungen auf die jungen Menschen mehr Aufmerksamkeit geschenkt werden, indem Unterstützungsmaßnahmen nach dieser besonderen und schwierigen Lebensphase angeboten werden. Es wird davon ausgegangen, dass auch aus pädagogischer Sicht Kenntnisse und Fähigkeiten, die in diesen zwei Jahren nicht gefestigt werden konnten, nachgeholt werden müssen.

In den Klassen wurden schwierige Gleichgewichte dank der gemeinsamen Arbeit von Lehrern und Familien erreicht, ihre Reorganisation könnte die zerbrechliche Gelassenheit weiter untergraben, die von unseren Kindern erreicht wurde, die bereits durch diese Monate der Pandemie für den schweren Verzicht auf Freiheit, Sozialisation und Sport auf die Probe gestellt wurden. Wir dürfen nicht vergessen, dass Kinder in der Schule und insbesondere im Klassenzimmer grundlegende Bezugspunkte in der Gruppe und in den Lehrern finden; Elemente, die sich, wenn sie untergraben werden, negativ auf ihr psychisches Wohlbefinden auswirken könnten.

Unbeschadet der zentralen Bedeutung der Didaktik im Unterricht scheint es offensichtlich, dass diese nur dank einer präventiven und pünktlichen Organisation zum Tragen kommen kann, die die Voraussetzungen dafür schafft, dass die Schüler die Schule sicher erreichen können; gleichzeitig ist es notwendig, im Voraus eine Reihe von Interventionen zur Vereinbarkeit von Beruf und Familie vorzubereiten.

Mit einer Planungsvision, die die außerordentlichen wirtschaftlichen Zuweisungen für die Schulen als eine Aktion zur Konkretisierung jener grundlegenden Rolle der Bildung betrachtet, die sowohl vom Premierminister Draghi als auch vom Bildungsminister Bianchi wiederholt bekräftigt wurde, wäre es in der Tat notwendig, die zugrundeliegende Konzeption umzustoßen und für die Zukunft einen Plan zur Verringerung der maximalen Schülerzahl für Klassen vorzusehen, die zum Teil durch die demografische Entwicklung begünstigt werden und die ein innovatives Beispiel für echte Autonomie darstellen könnten, die unser Gebiet so sehr braucht.

Obwohl wir uns der wirtschaftlichen Schwierigkeiten bewusst sind, die viele Sektoren betreffen, ist die Beobachtung, dass es immer die Schule ist, die bestraft wird, auf die es leicht ist, mit Mittelkürzungen auf Kosten der pädagogischen Qualität und der psycho-physischen Gesundheit der Kinder zu reagieren, für uns Eltern eine große Enttäuschung sowie indirekt ein Mangel an Respekt für das gesamte Schulsystem, das in den letzten Monaten so viel Energie eingesetzt hat. . Wir hoffen daher, dass die vorliegenden Überlegungen im Rahmen der institutionellen Rollen und Zuständigkeiten angemessene Beachtung finden, damit wir die Richtlinien für das nächste Schuljahr neu bewerten und in Zukunft den organisatorischen Vorschlag berücksichtigen können, der sich an den ministeriellen Vorgaben orientiert.

Und sollten Sie aufgrund tiefsinniger Gründe gedenken von den staatlichen Richtlinien abzuweichen, bzw. sie autonom gestalten wollen, dann bitten wir um eine kurze Erklärung, womit und wofür die Abweichungen für eine Verbesserung der Lebens- und Arbeitswelt der Bevölkerung beitragen sollen.

 

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La ulenteies purtedes dant publicamënter dala provinzies de Trënt y de Bulsan sun la tematica scialdi delicata per chël che reverda la cumpëida di sculeies tla tlasses ne curespuend nia ala emergënzes saniteres y semea ne vëij nia dant propostes nueves per l ann de scola 2021/22.

Tla funzion de genitores ulessan’s ënghe dì la nosta a na maniera che la dezijions tëutes ne dependerà nia mé da rejons defin economichs.

La situazion d’emergënza che vivon al mumënt n po nia se dì stluta ju: tla furmazion dla grupes tla tlasses iel dassënn mpurtant tenì ite la distanzes aldò dla normes provinzieles y nazioneles, per schivé gran problematiches tl ciamp saniter.

Sce l ne unissa nia tëut n cunsciderazion chësta prudënza ntan che l vën anjinià ca l organich, pudëssa l aministrazion vester sfurzeda a valuté da nuef duta la situazion, davia che l pudëssa unì ora na nueva onda de cuntages. Chësc purtëssa sëuraprò n gran lëur delicat per i instituc ma dantaldut na gran melsegurëzza n generel.

Ora de chësc, l ie mpurtant y nia da sotvaluté i bujëns psicologichs di jëuni, che ne à nia pudù mantenì inant i cuntac soziei tan mpurtanc per ëi. I jëuni à debujën de n sustëni psicologich y sëuraprò de recuperé cunescënzes tl ciamp pedagogich che purtruep ie jites perdutes ti ultimi doi ani de scola.

Nosc jëuni a messù renunzië ala liedëza, al sport y ala vita soziela.
Tres la bona culaburazion danter maestri y families an cialà de tenì n cër balanz per si bënsté, che ie al mumënt na resieda. Ne dausson nia desmincé che per i jëuni ie la dinamica dla tlas y l organich di maester n gran pont de referimënt, che pudëssa, sce nia costeledes bën, avëi conseguenzes negatives.

L ie mpurtant che l vënie cunlià scola y familia cun na urganisazion preventiva per garantì sibes la drëta furmazion che ënghe l bënsté di sculeies.

Cun na vijon de proietazion che vej dant n stanziamënt straurdiner de scioldi per la scola coche n azion per fe deventé concret la pert prinzipiela dla educazion y dl’istruzion dit plu iedesc dal presidënt dl cunsëi de i ministri, Draghi y dal minster a l’istruzion Bianchi, fossl debujën de anjenië ca n plan per smendrì l numer de sculeies la tlasses, n pert judá do nce dal svilup demografich y che fos desegur n ejëmpl inovativ per na vëira autonomia, de chela che on dassën debujën.

Scebën che se rendon cont dla dificulteies economiches, che à tucà gran pert di setores, ons uservà che l ie for la scola che l’à paia. L plu cun defizic tl ciamp pedagogich y psichich, cossa per nëus genitores scialdi da muië. Do nosta minonga iel degun respet ti cunfronc dl sistem scolastich che á nvestí tan de energies ti ultimi mënsc.

Nëus speron dassënn che nosc pensieres vënie tëuc n cunsciderazion a na maniera che puderon valuté adum, i criteres da tò per l ann de scola nuef y tl daunì purté propostes organisatives per pudëi garantì la normes ministerieles.

Sce minëis, per rejons persuneles plu sotes, de nia ulëi tenì ite la regules stateles y de ve fé vosta regules autonomes, pona ve prions bele de na spiegazion n curt ciuldì y percie che chësta vosta regules daussëssa vester plu drëtes per garantì n miuramënt tl mond dl lëur y n generel de duta la populazion.

 

 

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