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CONSULTA PROVINCIALE GENITORI – TRENTINO * SERVIZI SCOLASTICI: FRESCHI, « LA SEGRETERIA DIREZIONE GENERALE PAT HA MESSO IN DISCUSSIONE LA LEGITTIMITÀ DEL QUESTIONARIO, SIAMO STATI INVITATI A NON DIVULGARLO »

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19.07 - venerdì 28 agosto 2020

Democrazia e libertà cercansi. In qualità di presidente della Consulta ho ricevuto quest’oggi una comunicazione da parte della segreteria Direzione generale della Provincia autonoma di Trento nella quale, mettendo in discussione la legittimità del questionario, veniamo invitati a non divulgarlo.

Al riguardo osservo che tra i compiti della consulta la stessa legge 5 del 2006 prevede la “formulazione di proposte agli organi del Governo provinciale dell’istruzione sulla gestione del sistema educativo provinciale, con particolare riferimento all’erogazione dei servizi scolastici, all’organizzazione didattica, all’erogazione dei servizi scolastici ed extrascolastici”. Per svolgere un compito così propositivo si rende quindi necessario raccogliere informazioni sul percepito dell’utenza: ecco il senso del questionario, “funzionale alla raccolta di elementi utili allo svolgimento dei compiti istituzionalmente in capo alla Consulta stessa”.

La valutazione sulla qualità dell’azione politica e ammnistrativa percepita dagli utenti risulta infatti finalizzata ad informare gli organi politici e tecnici sull’efficacia comunicativa di quanto attuato da marzo ad oggi e a trasmettere una proposta di comunicazione più coerente e chiara all’utenza.

Da regolamento è stata costituita una specifica commissione preposta, tra gli altri, al compito di valutare e approvare il questionario, in una logica di democrazia rappresentativa.
Ci si rimprovera di aver utilizzato canali di comunicazione non istituzionali. Ma in attesa della riapertura degli istituti e trattandosi di una raccolta dati a campione non si rende necessario il raggiungimento della totalità dell’utenza (per quanto auspicato) come sarebbe necessario in caso di votazioni per elezioni o referendum. Pertanto si sono utilizzate tutte le modalità di condivisione attualmente disponibili poiché siamo ancora in attesa dell’attivazione dei canali di comunicazione diretta coi genitori richiesti dalla consulta al dipartimento oltre un anno fa.

La compilazione del questionario avviene con le stesse modalità ed eventuali “rischi” del precedente questionario promosso con il sostegno dell’assessore e comunicato dall’ufficio stampa della provincia https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Scuola-trentina-e-Covid-19-il-sondaggio – o del questionario dell’agenzia della famiglia promosso dall’amministrazione competente.

Sono sorpreso dell’aspra contestazione ricevuta: la finalità della consulta è sempre stata collaborativa e propositiva, con l’unico fine di offrire ottenere il miglior servizio scolastico ad alunni e studenti; auspichiamo di riscontrare analogo atteggiamento da parte dell’amministrazione.

Ritengo che la richiesta ricevuta si configuri invece come una limitazione all’operatività e della libertà della consulta, palesando un tentativo di censurare risultati che evidenzierebbero la percezione da parte dell’utenza di importanti criticità nella gestione del sistema scolastico trentino.
Infatti cosa si dovrebbe temere se si fosse operato al meglio?*

 

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Maurizio Freschi

Presidente Consulta Provinciale Genitori del Trentino

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