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CONSULTA PROVINCIALE GENITORI * “ SCUOLA TRENTINA – ZONA ROSSA ”: « COMPILATO IL QUESTIONARIO DA 16.102 SOGGETTI (92% GENITORI), DISTRIBUITI TRA GLI ISTITUTI (55% SP, 24% SSPG, 21% SSSG E CFP) »

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18.52 - lunedì 29 marzo 2021

Consulta Provinciale dei Genitori RISULTATI Ricerca esplorativa “Scuola Trentina e zona rossa”.

La Consulta Provinciale dei Genitori ha promosso una Ricerca esplorativa, allo scopo di raccogliere opinioni sulla modalità di gestione della Scuola Trentina in zona rossa a causa del Covid-19, in particolare in relazione alla comunicazione/informazione ed attivazione di DAD/DDI.

Il Questionario, accessibile liberamente attraverso un link diffuso dalla Consulta dei Genitori, è rimasto on line dal 21 al 25 marzo 2021 ed è stato compilato da 16.102 soggetti, prevalentemente genitori (92%), equamente distribuiti tra gli Istituti della Provincia (55% SP, 24% SSPG, 21% SSSG E CFP).

 

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Le macro evidenze

▪ I risultati mostrano che la Scuola Trentina era preparata solo in parte ad affrontare l’entrata in zona rossa, in modo più significativo negli Istituti Comprensivi, nonostante la richiesta di attivazione in tal senso fosse prevista fin dall’inizio dell’anno scolastico: il 39% degli Istituti ha attivato il Piano DAD/DDI solo in risposta all’emergenza (49% SP e 42% SSPG contro 10% SSSG-CFP).

▪ Le modalità di comunicazione relative all’attivazione di DAD/DDI confermano il ritardo con cui si è affrontata la preparazione del Piano DAD/DDI, di cui ciascun istituto doveva dotarsi: il 17% degli Istituti ha comunicato gli orari solo il giorno di inizio della DAD/DDI e ben il 39% durante il week-end precedente; solo il 20% degli Istituti lo aveva già distribuito in anticipo (60% SSSG-CFP) e il 24% il giorno dell’entrata in zona rossa.

▪ I docenti si sono resi protagonisti nel fornire le informazioni alle famiglie: nel 44% dei casi – ben 58% in SP – sono infatti gli insegnanti che hanno comunicato l’attivazione e gli orari della DAD/DDI, utilizzando messaggi Whatsapp/telefono (7%, 9% in SP), inserendoli direttamente sulle piattaforme come Classroom (19%, 23% in SP), inviando mail (41%, 43% in SP); solo nel 25% dei casi (18% SP) la comunicazione è arrivata sul registro elettronico e nell’8% sul sito della scuola.

▪ I dati relativi all’attivazione di DAD/DDI indicano una situazione a macchia di leopardo: la rilevazione dei “momenti lezione” previsti dall’orario evidenzia più di 20 momenti nel 19% degli Istituti (62% SSSG-CFP), il 22% 16-20, il 43% 10-15 e ben il 16% con meno di 10 momenti lezione (20% SP): la durata di ogni “momento lezione” è di 30-60 minuti nel 89% dei casi, ma nel 9% dei casi (14% SP) è di 21-30 minuti e nell’1% inferiore a 20 minuti (il tempo effettivo di lezione risulta inferiore a 10 ore “reali” nel 20% degli Istituti, 30% in SP)

▪ Nei vissuti dei genitori gli effetti dell’attuale attivazione della DAD/DDI si ripercuotono in negativo sia in termini di apprendimento degli studenti (53%) che soprattutto di socializzazione (86%), oltre a creare difficoltà nell’organizzazione familiare (69%) e nella conciliazione con il lavoro (71%).

▪ Lamaggioranzadeigenitori(59%)giudicapocoopernienteefficaceilsupportopsicologicofornitodagli Istituti per affrontare le difficoltà del periodo: un servizio che (forse) si potrebbe riorganizzare.

▪ In termini di adeguatezza di connettività e dispositivi, necessari per seguire le lezioni in DAD/DDI, permane un 8% con gravi difficoltà di connessione (il 25% deve attingere a risorse supplementari, come una scheda dati) e un 1% (225 studenti) tuttora privo di dispositivi: il 14% ha inoltrato richiesta alla scuola e risulta ancora in attesa di risposta/distribuzione, mentre al 7% non è stato concesso il dispositivo.

▪ La maggioranza dei genitori (62%) esprime nel complesso una valutazione positiva (10% molto, 52% abbastanza) della DAD/DDI attuata in questo periodo di zona rossa, confermata dalla soddisfazione (69%) dei genitori di bambini con difficoltà BES/DSA (16% molto e 53% abbastanza): solo il 14% dei genitori si esprime con una valutazione negativa (11% BES/DSA).

▪ Chiamati ad esprimersi sulla possibilità di prevedere uno screening per tutti gli studenti per il rientro in presenza i genitori si sono detti favorevoli al 64% (molto 20%, abbastanza 44%) con percentuali maggiori (74%) in SSSG-CFP, più penalizzate dalla carenza di lezioni in presenza.

 

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Maurizio Freschi

Presidente Consulta Provinciale Genitori del Trentino

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