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LANCIO D'AGENZIA

CONSORZIO COMUNI TRENTINI – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 7/9: « SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA FUGATTI PER LE MINACCE RICEVUTE »

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19.25 - mercoledì 7 settembre 2022

Solidarietà al Presidente della Provincia per le minacce ricevute. Il Presidente del Consiglio delle autonomie locali esprime, a nome del sistema dei Comuni e delle Comunità, piena solidarietà al Presidente della Provincia Autonoma di Trento dopo le minacce di morte nei suoi confronti, apparse nella notte sui pannelli elettorali nella periferia della città di Trento. Il CAL condanna duramente gli autori delle ignobili scritte anonime.

Gesti come questo vanno respinti con fermezza – ha affermato il presidente del CAL – si tratta di comportamenti inqualificabili che nulla hanno a che spartire con la politica e che vanno condannati senza se e senza ma. In questo periodo difficile, ancora di più serve fermezza e risolutezza perseguendo con ogni mezzo le farneticazioni di chi si comporta in maniera violenta. Il dialogo e la ragione devono essere alla base di ogni confronto. Il resto è solo bieca violenza coperta da un vile anonimato.

 

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Fondo di riserva: revisione dei criteri e modalità di accesso

Parere positivo

Parere positivo del CAL alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Fondo di riserva di cui all’articolo 11, comma 5 della Legge provinciale 15 novembre 1993, n. 36 e ss.mm. – aggiornamento criteri e modalità di ammissione a finanziamento’.

La deliberazione interviene a modificare alcuni aspetti tecnici dei criteri per l’accesso dei Comuni alle risorse del fondo di riserva, per il finanziamento spese urgenti e per loro natura indivisibili, compreso il superamento di situazioni di grande svantaggio e per la fornitura di servizi essenziali. Vengono, in particolare, apportati chiarimenti in merito alla possibilità di sospendere i termini di concessione del contributo spettante, così come quelli di avvio dei lavori e di rendicontazione degli interventi, all’insorgere di contenziosi ovvero di situazioni, non imputabili al beneficiario, che impediscano il rispetto dei tempi ordinariamente previsti. Viene, altresì, integrata la documentazione necessaria ai fini della richiesta di finanziamento, prevedendo anche la presentazione degli elaborati progettuali redatti a livello almeno definitivo.

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Assunzioni del personale dei Comuni: aggiornata la disciplina attuativa

Parere favorevole con osservazioni

La delibera della Giunta provinciale sulla “Disciplina per le assunzioni del personale dei Comuni” è stata esaminata nel dettaglio dal Consiglio delle autonomie locali. Un tema importante che ha segnato profondamente l’agenda degli Enti locali negli ultimi anni.

Nell’ambito dell’integrazione al Protocollo di finanza locale, sottoscritta lo scorso 15 luglio, il CAL e la Giunta provinciale hanno convenuto di confermare, per l’anno 2022, la disciplina per l’assunzione di personale, già introdotta nel 2021, con due adeguamenti, puntualmente recepiti dall’assestamento di bilancio provinciale. Da un lato, si è voluto aprire alla possibilità che, nell’ambito delle gestioni associate di polizia locale, le assunzioni possano essere operate non soltanto dal Comune capofila, ma anche dagli altri enti. Dall’altro, è stata disciplinata la possibilità di effettuare assunzioni a tempo determinato, ovvero di affidare incarichi di consulenza, per assicurare la tempestiva attuazione dei progetti afferenti al PNRR, in deroga alla disciplina ordinaria, ma nel rispetto di specifici limiti, mutuati dalla normativa nazionale. Attraverso questo provvedimento, la Giunta provinciale, d’intesa con il CAL, provvede a recepire – nell’ambito della disciplina attuativa delle norme che regolano le assunzioni degli enti locali – le due innovazioni sopra richiamate, oltre che ad unificare la stessa in un unico provvedimento ed a introdurre alcuni elementi di chiarimento, derivanti dalla casistica sorta in sede di prima applicazione.

Nell’illustrazione è intervenuto l’Assessore provinciale agli Enti locali che ha colto le osservazioni emerse dall’aula, inerenti le indennità accessorie da considerare, nel tetto di spesa per le assunzioni dei comuni fino a 5.000 abitanti, per tutto l’anno, e la necessità di neutralizzare, sempre nell’ambito dello stesso tetto, la spesa riferita ai dipendenti, già Segretari comunali ed inquadrati come Vicesegretari a seguito di fusioni intervenute dopo il 2019.

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Linee guida per la revisione di contratti di lavori, servizi e forniture

Parere positivo con osservazioni

Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole, con osservazioni, alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale sulle ‘Linee guida per l’uniforme applicazione dell’articolo 35, comma 4 della legge provinciale 16 giugno 2022, n. 6’, concernenti la rinegoziazione delle condizioni economiche contrattuali di lavori, servizi e forniture interessate dal fenomeno del caro materiali. Le linee guida si applicano alle prestazioni eseguite nel corso dell’anno 2022 e/o dell’anno 2023, indipendentemente dal momento in cui sia stipulato il contratto.

Il Consiglio ha richiamato, in primo luogo, la necessità di definire, in parallelo a questo provvedimento, i criteri di accesso dei Comuni ai fondi, già apprestati dall’assestamento di bilancio, per fare fronte all’incremento dei prezzi delle opere comunali finanziate dalla Provincia. Al contempo, il Consiglio ha rimarcato l’esigenza di considerare – nel riparto del fondo di 100 milioni, accantonato dalla Provincia per far fronte ad ulteriori rincari – anche i maggiori fabbisogni dei Comuni, per poter procedere all’appalto di ulteriori opere pubbliche già programmate. Pur nella consapevolezza che risulta prioritario sostenere, in questa fase, i bisogni delle famiglie e delle imprese, va tenuta in considerazione la ricaduta positiva che la realizzazione di opere comunali comporta per l’economia locale.

Al contempo, viene riconosciuta la necessità che i Comuni predeterminino adeguati criteri per individuare i contratti a cui assicurare prioritariamente l’accesso alla rinegoziazione prevista dalle linee guida, qualora le risorse a disposizione dell’ente non consentano di accogliere tutte le richieste. In proposito, il Cal ritiene opportuno che ciascun Ente possa godere di un adeguato margine di autonomia nella selezione, in funzione del grado di interesse pubblico rivestito dal singolo intervento.

Le linee guida prendono atto della situazione congiunturale, con l’intento di dare risposta alle istanze sollevate sia da parte pubblica che da parte privata dettando misure straordinarie per fronteggiare la peculiare situazione economica venutasi a determinare sui mercati globali a causa della pandemia (prima) e della guerra (poi) e che si ripercuotono necessariamente anche sull’economia locale.

Si prevede, dunque, la possibilità di una rinegoziazione delle condizioni economiche contrattuali di lavori, servizi e forniture allorché si sia verificato uno squilibrio tra prestazione e controprestazione. Le linee guida si applicano alle prestazioni eseguite nel corso dell’anno 2022 e/o dell’anno 2023, indipendentemente dal momento in cui sia stipulato il contratto. Il riequilibrio delle condizioni contrattuali è riconosciuto anche se le prestazioni effettuate dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023 sono liquidate successivamente. In ogni caso la rinegoziazione è ammessa solamente per le prestazioni eseguite e da eseguire dopo il decorso di almeno sei mesi dalla data di presentazione dell’offerta.

In sostanza vengono fornite indicazioni per applicazione della Legge 6 del 2022 che ha introdotto la possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di rinegoziare le condizioni economiche, alterate dall’aumento imprevedibile e straordinario dei prezzi, definendo tutte le modalità di applicazione. Nel contempo, si assicura sia l’esecuzione dei contratti pubblici, sia la salvaguardia degli equilibri di bilancio della Provincia.

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Linee di indirizzo per l’attivazione, su tutto il territorio provinciale, di Spazio Argento.
Parere positivo con osservazioni

Il Cal ha preso in esame la proposta di deliberazione della Giunta provinciale avente ad oggetto ‘Linee di indirizzo per la costituzione di Spazio Argento su tutto il territorio provinciale’.
“Spazio Argento” è il modulo organizzativo, previsto dalla l.p. n. 6/1998, per assicurare ai cittadini un punto unico di riferimento per le esigenze di informazione e di presa in carico integrata e multidisciplinare delle persone anziane, nell’ottica di sostenere, ove possibile, condizioni adeguate per la loro cura in regime di domiciliarità. “Spazio Argento” è incardinato presso i servizi sociali territoriali delle Comunità, ma costituisce il luogo naturale di raccordo con l’APSS, le APSP del territorio, le reti di medicina di base, gli enti del terzo e quarto settore operanti nell’ambito del welfare anziani, ciascuno per le attività di propria competenza.

Un primo modello organizzativo di “Spazio Argento” è stato varato sul finire della precedente Legislatura provinciale. La Giunta provinciale attualmente in carica ha inteso, in un primo momento, sospendere l’implementazione dello stesso, e successivamente avviare una fase di attuazione sperimentale, presso le Comunità di Primiero e delle Giudicarie, nonché nel Territorio Val d’Adige. A valle di tale sperimentazione, e della valutazione dei risultati conseguiti, viene ora presentata una nuova versione delle Linee di indirizzo per l’attuazione di Spazio Argento su tutto il territorio provinciale, a partire dal 2023.

 

Il Consiglio ha evidenziato l’elemento positivo di ricerca dell’integrazione socio-sanitaria, introdotto dalle linee guida, attraverso la costituzione del tavolo tecnico, cabina di regia e equipe multidisciplinare. Al contempo, il Consiglio ha posto l’accento sulla necessità di integrare i diversi sistemi informativi dei soggetti coinvolti in “Spazio Argento”: esigenza prevista dalle stesse Linee guida, la cui realizzazione deve essere curata e finanziata della Provincia. Al contempo, sarà naturalmente necessario affrontare, con la necessaria attenzione, la problematica relativa al trattamento dei dati sanitari da parte dei diversi operatori coinvolti nel percorso di cura ed assistenza dell’anziano.

La delibera
Le linee di indirizzo individuano sei funzioni essenziali per Spazio Argento: integrazione delle politiche a favore degli anziani, attraverso la costituzione di reti territoriali fra i diversi soggetti coinvolti; gestione operativa delle analisi dei bisogni e dei contesti locali, oltre che attivazione di interventi a supporto degli anziani e dei caregivers in contesti di cura domiciliare; comunicazione e segretariato sociale a favore dell’utenza, realizzando un front office integrato per l’accesso ai servizi per anziani; presa in carico unitaria ed integrata e monitoraggio della condizione degli anziani nei singoli territori.

La Governance di Spazio argento è strutturata su tre livelli: un livello provinciale, nell’ambito del quale opera il Tavolo tecnico con funzioni di monitoraggio e supporto centralizzato alle dinamiche di integrazione e comunicazione; un livello intermedio, organizzato in sei raggruppamenti fra più Comunità afferenti al medesimo distretto sanitario, nell’ambito del quale opera una Cabina di regia con funzioni di integrazione, a livello territoriale, dei servizi esistenti; un livello locale, costituito presso ciascuna Comunità, nell’ambito del quale opera l’Equipe di Spazio Argento, con funzioni di gestione operativa, comunicazione, segretariato sociale e presa in carico integrata.

Le Comunità afferenti allo stesso raggruppamento territoriale potranno costituire, in forma associata, una Equipe unitaria, accedendo ad una premialità in termini di risorse trasferite dalla Provincia.
Il documento descrive inoltre un modello di gestione, fissando alcuni indirizzi in merito alla collocazione ed al funzionamento del punto unico di accesso alle prestazioni, costituito da Spazio Argento, alla composizione delle equipe ed alle forme di collaborazione con APSS. A questo proposito, si precisa che le funzioni dell’Unità valutativa multidisciplinare U.V.M. sono mantenute ed esercitate, a livello provinciale, da APSS. APSS conserva, altresì, le proprie competenze di materia di indirizzo, vigilanza e finanziamento delle RSA, nonché – quantomeno in questa prima fase di avvio del modello – dei centri diurni.

Si prevede che le Comunità, ove non sia attiva la sperimentazione, procedano, entro la fine del 2022, a costituire le Cabine di regia territoriali, a compiere una analisi del contesto, una mappatura dei bisogni e delle risorse, oltre che ad identificare il personale da includere nelle equipe e ad

 

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