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CONSORZIO COMUNI TRENTINI – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 30 MARZO 2022: « CORDOGLIO SCOMPARSA MARIA ROMANA DEGASPERI / MISURE PROMOZIONE USO ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI »

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10.17 - giovedì 31 marzo 2022

La scomparsa di Maria Romana Degasperi. Il cordoglio del Presidente dei Comuni Trentini.

Il Presidente del Consiglio delle autonomie locali,Paride Gianmoena, in rappresentanza degli Enti locali trentini ha espresso il cordoglio per la scomparsa di Maria Romana Degasperi, la figlia del grande statista trentino Alcide Degasperi. “Una donna – ha detto Gianmoena – che ha sempre ricordato e coltivato la memoria del padre, una memoria che, adesso, più di prima, deve essere d’esempio. Maria Romana Degasperi non mancava mai di sottolineare che il padre era uno di quegli uomini che coltivava il dovere silenzioso. Un uomo che praticava l’umiltà, insegnando che quando si crede di essere necessari e indispensabili si deve capire che si è soltanto utili”.

 

Revisione della disciplina sulle Politiche culturali della Provincia
Parere favorevole con osservazioni

Il CAL ha aperto i lavori sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Approvazione, in esame preliminare, del disegno di legge ‘Revisione della disciplina sulle politiche culturali della Provincia – Modificazioni della legge provinciale 3 ottobre 2007, n. 15 (Legge provinciale sulle attività culturali 2007) e della legge provinciale 11 novembre 2015, n. 17 (Agevolazioni fiscali in materia di promozione di attività culturali del Trentino, di valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio trentino).

A introdurre il primo punto all’ordine del giorno è stato il presidente del CAL Paride Gianmoena che ha evidenziato come la Giunta del CAL abbia condiviso in toto la proposta legislativa, ma come siano state fatte anche delle riflessioni: in particolare su alcune difficoltà nell’attuare una proficua collaborazione tra le biblioteche di Comuni diversi.

Un’altra riflessione l’ha fatta il Sindaco di Ala, Claudio Soini, che ha citato il bando 2021 (progetti sovracomunali) dove si prevedevano punteggi premianti in merito ai finanziamenti per i Comuni che facevano rete nell’organizzazione di iniziative culturali. In base alla graduatoria ci si è resi conto, però, dell’esclusione di una serie di eventi, di alto interesse storico e culturale seppur legati a un solo Comune. Enrico Galvan, Sindaco di Borgo Valsugana, è intervenuto rifacendosi al nuovo DDL sul cosiddetto “Progettone”, sottolineando come i due DDL necessitino di un ragionamento comune, vista la loro frequente interazione nella gestione dei siti museali e nella realizzazione di eventi culturali.

L’Assessore provinciale alla Cultura, Mirko Bisesti si è fatto carico delle riflessioni emerse in discussione. Bisesti ha ricordato, quindi, come quello della cultura sia un settore che ha sofferto molto nel periodo pandemico e di come il DDL voglia essere uno stimolo alla ripartenza, intervenendo su una serie di aspetti fondamentali, focalizzandosi, in particolare, sulla formazione degli operatori e sui giovani.
In conclusione alla discussione il CAL ha espresso parere positivo con osservazioni.

 

Il Disegno di Legge
Il Disegno di Legge introduce nuove disposizioni in materia di attività culturali, con lo scopo di rafforzare gli interventi di sostegno alla formazione e all’aggiornamento degli operatori culturali, favorendo l’apertura del sistema cultura e promuovendo l’accesso a un maggior numero di soggetti e professionalità. Viene superato, quindi, l’attuale sistema di qualificazione, migliorando l’efficienza del sistema museale attraverso nuove misure organizzative. In particolare viene istituito il Consiglio Museale Trentino, attraverso il quale la provincia coordina e favorisce l’integrazione dei musei appartenenti al sistema museale Trentino e la qualificazione della complessiva offerta museale. In particolare il Consiglio Museale Trentino è costituito dalla Conferenza dei presidenti dei musei e dalla Conferenza dei direttori dei musei. La Conferenza dei presidenti dei musei è composta dal Presidente della Provincia o dall’Assessore competente in materia e dai presidenti dei Consigli di amministrazione dei musei. E’ organo consultivo della Giunta provinciale in materia di politiche museali. La Conferenza dei direttori dei musei è composta dal dirigente generale del Dipartimento competente che la presiede, dal Soprintendente ai Beni Culturali e dai direttori dei musei. E’ organismo di supporto, con proposte e iniziative, alla Conferenza dei presidenti. La Provincia promuove e sostiene anche specifiche iniziative per favorire l’adesione e la permanenza nel sistema bibliotecario trentino di biblioteche private giudicate significative per la rilevanza del patrimonio e per le attività di studio.

 

Misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica
Orientamenti

In vista dell’audizione presso la competente Commissione permanente il CAL ha preso in esame il Disegno di Legge n. 52 ‘Ulteriori misure per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia da COVID-19. Modificazioni della legge provinciale 23 marzo 2020, n. 2 (Misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica), e della legge provinciale sugli incentivi alle imprese 1999′ (proponenti consiglieri Olivi, Tonini, Zeni, Manica, Ferrari), come modificato dagli emendamenti depositati dal proponente consigliere Olivi.

 

Il Disegno di Legge

Il Disegno di Legge intende proporre una serie di interventi per integrare le misure della Provincia alle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19. Mira a implementare alcune misure già approvate con la L.P. 23 marzo 2020, n. 2. La proposta legislativa punta, inoltre, attraverso un intervento sulla legge provinciale sugli incentivi alle imprese, a mettere in atto delle manovre per fronteggiare la crisi indotta dall’emergenza epidemiologica, rifacendosi alle sollecitazioni espresse dalle associazioni di categoria e da singole imprese. Prevede, ancora, degli interventi ordinari di aiuto alle imprese, al di fuori dell’emergenza, improntati alla semplificazione burocratico amministrativa.
Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili Illustrazione e condivisione

Energia da Fonti rinnovabili in primo piano oggi nella seduta del CAL. Il Vice presidente della Giunta provinciale e Assessore Provinciale all’EnergiaMario Toninaha illustrato la proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Adozione preliminare del disegno di legge recante:’ Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal Decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 199 (Attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”. Il DDL, ha anticipato, Tonina è stato approvato in via preliminare il 25 marzo scorso, ha, quindi, incassato il via libera dalla Commissione permanente, mentre il 26 aprile approderà in Consiglio provinciale per la discussione.
Tonina non ha nascosto l’urgenza del provvedimento, alla luce degli spropositati aumenti dell’energia esplosi nei mesi scorsi. Un DDL, innanzitutto per le famiglie, ha voluto precisare ancora Tonina.

I numeri dell’energia elettrica in Trentino.
Annualmente in Trentino vengono consumati circa 3300 giga watt. Nel dettaglio sono 600 da parte delle famiglie, un consumo minimale nell’agricoltura; 1500 nell’industria e circa 119 nel terziario.
Da precisare che in Trentino vengono prodotti circa 3600 giga watt, ma non utilizzabili con costanza, visto che in alcuni periodi viene importato il 50 per cento del fabbisogno energetico.

 

I numeri per il risparmio

I calcoli degli Uffici provinciali hanno verificato che se tutte le famiglie utilizzassero pannelli fotovoltaici si otterrebbe un risparmio del 70 per cento sui consumi domestici.

In Trentino ci sono, inoltre, 400 ettari a disposizione delle aziende e potenzialmente copribili con pannelli fotovoltaici.
Il DDL nei suoi obiettivi, ha affermato Gianmoena, è stato condiviso dal CAL, che, dopo alcune considerazioni emerse in discussione, si è riservato, in accordo con l’Assessore Tonina, di intervenire puntualmente su alcune situazioni.

Riguardano, in particolare, la necessità di tutelare il decoro dei centri storici. Si vuole, inoltre, cercare un compromesso tra le attuali necessità energetiche e la tutela paesaggistica, valore dell’identità trentina. Tra le proposte c’è quella di dare priorità di intervento sulle coperture, agendo successivamente sulle pertinenze.

Nel dettaglio degli interventi il Sindaco di Ala, Claudio Soini, ha posto alcune considerazioni. In particolare su cosa preveda il DDL sulle aree ex cave destinate a aree agricole.

Ha posto, quindi, l’attenzione sul mantenimento del decoro dei centri storici, chiedendo la possibilità di prevedere una tipologia di pannelli integrati in copertura. Riflessioni che per Tonina sono essenziali e che dovranno trovare adeguata risposta nei lavori in Commissione.
Per il Sindaco di Mezzolombardo, Christian Girardi, è un provvedimento che va nella giusta direzione di snellire le procedure, ma deve innescare una riflessione aperta sulla strategia per affrontare il tema a 360 gradi. Per Girardi, oltre a interventi che non penalizzino i centri storici, si deve considerare lo smaltimento dei pannelli, le risorse per gli incentivi e l’impatto ambientale.

Il Sindaco di Roncegno, Mirko Montibeller, è intervenuto chiedendo un ordine di priorità per gli interventi partendo dal tetto e a seguire le pertinenze.
Il Procurador del Comun General de Fascia, Beppe Detomas si è detto preoccupato dell’omogenizzazione delle normative che non distingue le peculiarità dei territori. Per Detomas la politica energetica merita degli interventi, ma anche una profonda riflessione per tutelare un’identità che è anche paesaggistica.
Il Sindaco di Campodenno, Daniele Biada, si è detto favorevole alla proposta. Ha ricordato, però, le criticità per i centri storici, esprimendo preoccupazione per eventuali interventi liberi sulle pertinenze.

Giacomo Redolfi, Sindaco di Mezzana, ha espresso il suo favore al DDL, ma ha posto alcune considerazioni sull’effettiva economicità del fotovoltaico. Ha citato dati di produzione che, a suo parere, difficilmente garantirebbero un ritorno economico in base all’investimento. Altro interrogativo riguarda gli inseguitori dei raggi solari: un aspetto per Redolfi da normale con più precisione.
Un tema che in generale andrebbe approfondito maggiormente.

 

Il Disegno di Legge

Il Disegno di Legge, intende concentrare in un unico corpo normativo le disposizioni speciali in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili nel territorio provinciale integrando in un’unica legge gli aspetti urbanistici non definiti nella legge di governo del territorio, con le autorizzazioni in materia di energia.

Due gli aspetti principali contenuti nel nuovo Disegno di legge, entrambi finalizzati a semplificare e al tempo stesso a promuovere la produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel territorio provinciale.

Per quanto riguarda gli impianti su tetti e coperture, riferito al target delle famiglie, ma anche delle imprese il Disegno di Legge prevede che gli impianti solari fotovoltaici o termici realizzati sulle coperture di costruzioni esistenti, nonché le opere per la relativa connessione alla rete elettrica, siano opere libere, previa comunicazione al Comune. Per tali impianti, non è dunque prevista alcuna autorizzazione o atto di assenso, ivi inclusa l’autorizzazione paesaggistica. E’ fatta salva soltanto la disciplina dei beni ambientali e culturali.

Il secondo aspetto importante è quello della produzione di energia da fonti rinnovabili su altre aree idonee. Questa misura interessa in maniera molto importante le imprese, e va ad elencare puntualmente tutte le tipologie di area in cui, in maniera anche qui semplificata rispetto al passato, si potranno installare impianti per la produzione di energia rinnovabile. In queste aree l’installazione degli impianti viene ammessa anche in deroga agli strumenti urbanistici subordinati al PUP, ma comunque in modo tale da non limitare la destinazione d’uso della zona prevista dagli stessi strumenti urbanistici. In particolare, l’articolo 4 del Ddl, al comma 3, introduce per queste aree misure di semplificazione ed accelerazione specifiche consistenti: nella sostituzione dell’autorizzazione paesaggistica con un parere obbligatorio non vincolante; nella riduzione del termine del procedimento di un terzo (arrivando quindi a 60 giorni).

In sintesi si tratta di aree per servizi infrastrutturali e discariche; aree produttive industriali-artigianali; aree miste commerciali, terziarie e produttive; aree estrattive effettive e cave; siti ancora da bonificare di interesse nazionale e discariche non controllate e bonificate ai sensi delle normative vigenti; aree di servizio per la mobilità; strade esistenti o da potenziare; aree a parcheggio.
Le aree idonee possono essere modificate con deliberazione della Giunta provinciale e si lascia la possibilità ai comuni di individuare, con variante non

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