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CONSORZIO COMUNI – BOLZANO * IMI: « APPROVATA LA RIFORMA, MISURA FISCALE PER STIMOLARE IL MERCATO IMMOBILIARE E LA CARENZA DI ALLOGGI »

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16.59 - mercoledì 13 aprile 2022

Approvata la riforma dell’Imposta Municipale Immobiliare (IMI). L’8 aprile 2022, il Consiglio provinciale ha approvato la legge sulla disciplina degli alloggi sfitti e altre disposizioni in materia di imposta municipale immobiliare. In precedenza, il Consiglio dei Comuni aveva espresso un parere positivo sul disegno di legge presentato dal Presidente della Provincia Arno Kompatscher. Le misure fiscali sono destinate a stimolare il mercato immobiliare e ad alleviare l’acuta carenza di alloggi.

La legge impone una tassazione maggiore sugli appartamenti che rimangono sfitti a lungo termine. Lo stesso vale per i terreni edificabili permanentemente inutilizzati e i cantieri perenni. Allo stesso tempo, le abitazioni affittate alla popolazione residente saranno tassate con un’aliquota ridotta. La maggiore disponibilità di spazi abitativi ha lo scopo di abbassare i prezzi di affitto e di acquisto.

La maggiore tassazione degli immobili inutilizzati annulla anche parte dell’attrattiva rappresentata dalla speculazione immobiliare. Questo va anche nella direzione di uno sviluppo sostenibile, perché si dovrà edificare meno terreno e utilizzare meno risorse.

“La legge non sarà una panacea assoluta, ma è un passo nella giusta direzione”, dice il Presidente della Provincia con convinzione. “Coloro che continuano a lasciare i loro immobili inutilizzati danno un contributo indiretto di solidarietà alla collettività attraverso una maggiore contribuzione in termini di tasse”.

In particolare, la nuova legge prevede in futuro un’aliquota per l’imposta comunale sugli immobili di almeno il 2,5 per cento e un massimo del 3,5 per cento per gli appartamenti sfitti. Oggi l’aliquota è generalmente dello 0,76%, ma i Comuni possono aumentarla fino all’1,56%.

Tuttavia, l’aliquota aumentata viene applicata solo nei Comuni con esigenza abitativa. Questi Comuni sono determinati annualmente dal Giunta provinciale in stretta collaborazione con il Consiglio dei Comuni sulla base di un’indagine statistica. Secondo i calcoli della Provincia di Bolzano, un massimo di 30 Comuni dovrebbe rientrare nei criteri di esigenza abitativa.

Mentre l’aliquota fiscale per gli alloggi sfitti viene aumentata, diminuirà per gli alloggi in affitto, di almeno lo 0,1 per cento rispetto all’aliquota ordinaria stabilita. I Comuni non soggetti ad esigenza abitativa possono recepire nel proprio regolamento comunale le disposizioni previste dalle normative sull’imposta comunale sugli immobili.

In futuro, l’aliquota aumentata si applicherà anche ai cantieri inutilizzati nei Comuni con carenza di alloggi. Questo regolamento non si applica ai piccoli cantieri con un basso valore di mercato.

La legge prevede anche un certo numero di eccezioni, per esempio, nel caso di un prestito d’uso gratuito a un parente. Infine, la legge lascia una certa libertà decisionale ai Comuni all’interno del margine prestabilito dalla legge sulla tassazione massima, e c’è anche un certo margine di manovra nella definizione di abitazioni sfitte. Sono anche previsti periodi di transizione per assicurare un processo senza intoppi.

Il presidente del Consorzio dei Comuni non accetta la critica che la misura colpisce soprattutto la classe media. “Il problema della classe media probabilmente non è tanto il numero degli appartamenti sfitti, ma piuttosto il fatto che molti possono permettersi un appartamento solo con difficoltà a causa dei prezzi alti e della mancanza di un mercato”, dice Andreas Schatzer.

Ora si tratta di attuare le disposizioni di legge, di ridurre il numero degli alloggi sfitti e di immettere sul mercato alloggi a prezzi accessibili”. È un buon primo passo. Allo stesso tempo, dobbiamo vedere se saranno necessarie ulteriori provvedimenti per raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti.

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