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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * TERZA COMMISSIONE: « VALDASTICO E FERROVIA VERONA-BRENNERO, IL PARERE SARÀ ESPRESSO GIOVEDÌ 10 MARZO »

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17.45 - lunedì 7 marzo 2022

III Commissione: Verona-Brennero e Valdastico i temi. Nel pomeriggio di oggi si è riunita la terza Commissione di Ivano Job. In apertura, “per dare tempo a tutti i commissari di approfondire il tema”, il Presidente ha comunicato il posticipo a giovedì 10 marzo, del parere di cui al punto 1, ovvero la posizione della Provincia autonoma di Trento sul progetto di potenziamento della linea ferroviaria Verona-Brennero.

Sul documento preliminare della variante al Piano urbanistico provinciale relativo alla Valdastico, di cui al punto 2, ha fatto discutere la mancanza del parere del Cal, sintomo ad avviso delle Minoranze, della superficialità della Giunta nel trattare l’argomento. Infine è stato espresso parere favorevole alla relazione conclusiva sul documento preliminare della variante al Piano urbanistico provinciale relativo al corridoio di accesso est.

Progetto di potenziamento linea ferroviaria Verona-Brennero: il parere sarà espresso giovedì a margine dei lavori del Consiglio
Lucia Coppola (Misto Europa Verde) ha chiesto di chiarire in che misura la Giunta intenda fare propria la posizione del Consiglio comunale di Trento sull’area ex Sloi e ex Carbochimica, territorio gravemente compromesso da inquinamento, per ribadire l’impegno a subordinare l’avvio dei lavori all’eliminazione di ogni rischio ambientale in tutto il perimetro di cantiere della circonvallazione.

Mi sarei aspettato un’illustrazione della delibera, ha obiettato Alessio Manica (PD). Lorenzo Ossanna (Patt) ha replicato che la delibera sembrerebbe riassumere e riportare quanto già emerso nelle scorse settimane. Diversamente, se ci fossero delle novità, vorrebbe a sua volta conoscerle. Ivano Job ha addotto la motivazione della precarietà del percorso di questa grande opera, tuttora in divenire: non è facile spiegare un progetto che nessuno ha ancora visto, ha chiosato chiedendo ad assessore e dirigenti presenti di confermare se le cose stanno in questi termini. Paolo Zanella (Futura) ha notato che l’espressione di parere riguarda la delibera di procedura di Via, non il progetto e sarà lo stesso parere che verrà poi inviato alla Conferenza dei servizi. Anche Sara Ferrari (PD) si sarebbe attesa l’illustrazione della delibera.

 

La Giunta e i tecnici
Il dirigente Andreatta ha chiarito che un progetto di fattibilità è stato presentato da Rfi ed è quello sul quale si sono già espressi tutti i soggetti, in vista della Via di competenza statale e della Conferenza dei servizi del 14 marzo. La Terza Commissione si esprime su entrambi i profili, l’aggiornamento del Pup e la posizione della Pat sul progetto di fattibilità. Quest’ultima è stata inserita nella delibera del 25 febbraio e il parere richiesto è sui contenuti di quest’ultima, che riassume i profili riguardati gli aspetti ambientali e gli altri profili del progetto, paesaggistico, trasportistico ecc. Quello che è emerso è che il bypass è solo un elemento e da solo non è lo strumento per far spostare il traffico dalla gomma alla rotaia perché la linea storica che è satura nelle ore diurne non può implementare il traffico finché il progetto non si completa. All’origine del progetto c’è il tunnel per incrementare il passaggio di tracce merci, con il quadruplicamento della linea. Rfi, nel dare il via al progetto, ha iniziato dalle parti più critiche, ovvero l’attraversamento delle aree urbane.

La delibera del 25 contiene un allegato che descrive in modo fedele le osservazioni sul progetto da tutti i punti di vista, ha aggiunto l’assessore Mario Tonina, e riassume anche tutte le questioni e le tematiche che necessitano di indagini supplementari. Il Comune di Trento, ha chiarito, così come gli altri soggetti coinvolti, è stato ampiamente coinvolto perché le tematiche vanno affrontate congiuntamente e con sensibilità, in particolare sulla tematica dei siti inquinati di Trento nord, che si intende risolvere e sulla trattazione della quale c’è piena sintonia, una strategia e un obiettivo comuni. I contenuti della delibera, costruita tenendo conto di una serie di problematiche legate anche ad altri servizi, sono quelli a suo tempo illustrati, ha precisato rispondendo ad Ossanna. Sui profili ambientali, ha annotato Andreatta, Comune e Pat hanno espresso le medesime considerazioni, anche se non trova spazio nella delibera l’esplicitazione sulla risoluzione delle aree inquinate di Trento nord e non poteva essere altrimenti, se non in termini indiretti richiamando l’auspicata “soluzione integrale” del problema.

 

I consiglieri
Il grande nodo, ha replicato Alessio Manica è che si sta affrontando solo una parte del problema. D’altra parte l’orizzonte del quadruplicamento era talmente lontano e poco probabile che non ci si è mai spinti a ragionamenti complessivi sulla tratta. Evidentemente e a ragione l’accelerazione di questi ultimi tempi allarma i territori a sud e a nord della circonvallazione. Questo timore è un elemento rilevante, da riportare a Rfi, ha suggerito. Tornando alla delibera, l’esponente del PD ha espresso preoccupazione per alcuni aspetti delicati che non sono stati citati, in primis la tematica ambientale, la questione delle risorse idriche e delle falde: quando e come lo si intende gestire? Un altro tema, quello dei territori inquinati, che abbiamo sentito non possono essere inseriti come elementi condizionali.

Resta vero, ha osservato Andreatta, che il destinatario della valutazioni è il soggetto nazionale responsabile della Via, il Mite. Dunque in modo doverosamente asettico non abbiamo posto delle prescrizioni, ma abbiamo rappresentato le criticità ad oggi non risolte, i problemi ambientali e quelli non ambientali.
Paolo Zanella ha espresso sempre più preoccupazione e perplessità. Fino a quando ci sarà tempo per raccogliere le osservazioni in vista della Conferenza dei servizi del 14 marzo? ha chiesto.

Il dirigente Andreatta ha spiegato che la procedura prevede che il 14 si convochi la Conferenza dei servizi semplificata e le osservazioni potranno arrivare fino a quella data. In quella sede l’approvazione del progetto perfezionerà l’intesa e in caso di dissensi si passerà al Consiglio dei ministri e al Comitato speciale per una decisione definitiva. Entro 15 giorni il Comitato speciale adotterà una determinazione motivata con la quale individuerà eventuali integrazioni al progetto resisi necessari a seguito delle osservazioni emerse. Po c’è la gara.

 

Valdastico: mancano le osservazioni del Cal
Il punto 2 all’ordine del giorno prevedeva l’incontro con l’assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, Mario Tonina, in merito al documento preliminare della variante al Piano urbanistico provinciale relativo al corridoio di accesso est. Manca su questo punto il parere del Cal e il consigliere Manica ha chiesto di sapere se lo stesso sarà disponibile per la seduta di Consiglio sul tema. Per regola non deve essere espresso un parere in questa fase, ha verificato il presidente Job, che ha assicurato che le osservazioni saranno richieste e inviate ai commissari prima possibile, auspicabilmente prima della discussione in Consiglio. Ha poi invitato il vicepresidente Tonina a sollecitare al Cal l’invio della documentazione.

Manica ha ringraziato il presidente Job per la disponibilità, ma ha nel contempo stigmatizzato la “sciatteria” su un’opera di rilevo come questa: che arrivino gli atti, se arriveranno, a Consiglio aperto è significativo, ha detto, rinunciando ad entrare nel merito della questione. Lucia Coppola ha condiviso la posizione del collega del PD, mentre il Presidente Job ha argomentato che questo era solo un incontro conoscitivo e informativo, non prevedeva l’impegno ad esprimere alcun parere. In ogni caso, nella giornata di domani, ha rassicurato dopo una breve telefonata fuori microfoni, i consiglieri avranno tutta la documentazione.

 

Variante al Pup sull’accesso est: parere favorevole alla relazione conclusiva
La Commissione ha espresso poi il parere favorevole, dopo la lettura da parte del Presidente Job, alla proposta di relazione conclusiva in merito al documento preliminare della variante al Piano urbanistico provinciale relativo al corridoio di accesso est. Il consigliere Manica, favorevole alla relazione, che riporta tutte le posizioni emerse sul tema, ha ribadito la contrarietà alla procedura di variante al Pup, che ha definito “rovescia”, non partendo dall’analisi di un reale fabbisogno di interconnessione, ma fatta solo per permettere la compatibilità con un progetto della Giunta da tempo nel cassetto, ma tuttora privo di un’intesa con i territori. La Valdastico caricherebbe l’asse del Brennero già saturo con un 12% di traffico pesante in più e nel contempo sarebbe irrilevante il traffico dirottato dalla Valsugana, visto che si tratterà di solo 6000 veicoli: resto profondamente contrario e trovo nettamente carenti le motivazioni della Giunta dal punto di vista della pianificazione complessiva, ha concluso.

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