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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * POLITICHE INDUSTRIALI E SICOR: « GLI ULTIMI INTERVENTI SULLA RELAZIONE SPINELLI E LA REPLICA DELL’ASSESSORE »

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17.30 - lunedì 19 ottobre 2020

Comunicazioni su Sicor ed industria.

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Alex Marini (Gruppo Misto):
lo stato delle relazioni industriali è sconfortante se guardiamo al caso Sicor, dove si è verificata un’anomalia addirittura tra l’impresa e la sua associazione di categoria. L’azienda lagarina ha beneficiato di contributi pubblici e ha ricambiato comprimendo i diritti dei lavoratori. Non meno di un mese fa si poteva discutere della vicenda in II Commissione consiliare, invitando anche la proprietà: mi auguro si possa ancora recuperare il tempo perduto e avviare un confronto che guardi al prossimo futuro e adotti anche un approccio olistico ai gravi problemi per l’economia indotti dalla crisi Covid.

Pietro De Godenz (Upt):
il documento presentato dall’assessore Spinelli è importante e corposo, partiamo da lì per l’analisi approfondita di cui ha appena detto anche Marini. Lavoratori e imprenditori devono stare dalla stessa parte, così come qui in Consiglio ci si deve muovere con unità d’intenti contro la crisi economica.

Paolo Ghezzi (Futura 2018):
il ragionamento dell’assessore sviluppa un’apprezzabile analisi della situazione, ma non mi ha chiarito quale sia l’ordine di priorità fra i tanti strumenti indicati dal governo provinciale per stimolare l’economia. In vista della discussione consiliare sul ddl che riguarda la Fondazione Hit, auspico che si utilizzi questo passaggio legislativo anche per incrementare gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica. Bene lo sforzo per elevare l’attrattività del Trentino verso le aziende, bene il reshoring prospettato dall’assessore, però bisogna declinare e dichiarazioni d’intenti e fare scelte concrete. Sul caso Sicor, non sono d’accordo col giudizio che viene dato dall’assessore sulle posizioni e mosse del fronte sindacale. Facciamone un caso pilota e la Pat svolga un ruolo terzo, di regia, cercando il risultato utile per la comunità.

Mara Dalzocchio (Lega Salvini Trentino):
grazie al presidente Kaswalder che ha reso possibile l’odierno, proficuo confronto su questo tema delle politiche industriali. Nel caso Sicor il governo provinciale s’è mosso con buon senso, cercando un’utile mediazione in un momento reso vieppiù difficile dalla crisi Covid, su cui il Governo nazionale sta lavorando con troppe scelte di scaricabarile. Apprezzo invece le mosse anticongiunturali elaborate in questi mesi dalla Giunta provinciale, la stessa relazione Spinelli di oggi manda messaggi positivi e volitivi al sistema produttivo.

L’assessore Achille Spinelli:
stiamo cercando di mitigare la distanza tra Sicor e sindacati (incontrati quattro volte), non è facile perché l’azienda appare determinatissima sulle sue posizioni e impermeabile alle proposte di mediazione. Ambiente favorevole all’insediamento delle imprese: col Recovery Fund si potrà fare molto. Trentino Sviluppo spa: le abbiamo riservato risorse importanti, il quadro non è fosco come è stato detto oggi. Contrattazione di secondo livello: cercheremo di incentivarne la diffusione. Posizione di Sicor sul mercato: l’azienda non sta male, ma di recente ha perso importanti mercati internazionali, in particolare l’Iran. Non è interessata comunque ad aiuti da parte della Provincia.
Trend dell’industria: sosteniamo l’hi-tech, ma non dimentichiamo i settori maturi, che devono riconvertirsi e sopravvivere.
Direttrici importanti: sì al welfare aziendale, sì agli investimenti in ricerca scientifica e relativi istituti trentini, che stanno dimostrando capacità di riorganizzarsi. Ruolo di Trentino Sviluppo spa: deve rappresentare l’unica agenzia di riferimento per le aziende nostre e quelle da attrarre.

LE TRE RISOLUZIONI FINALI
SUL TEMA SICOR-INDUSTRIA

Risoluzione Degasperi:
è stata approvata all’unanimità, con voto contrario però su due dei cinque punti dispositivi. Mi accontento – ha detto il proponente, Filippo Degasperi – della parte di testo accolta dall’assessore. Che prevede: costanti aggiornamenti in Commissione legislativa sul caso Sicor; mappatura assieme a Trentino Sviluppo dei contratti applicati dalle aziende industriali trentine; verifica dell’opportunità di integrare i futuri accordi negoziali valorizzando forme innovative di welfare aziendale.

Risoluzione Marini:
il testo – ha spiegato Alex Marini – prevede la concertazione di un modello di relazioni industriali non conflittuale. La Giunta ha bocciato la premessa del documento (14 sì e 18 no in aula). Coppola – prima del voto unanime del Consiglio a favore del dispositivo – ha elogiato il testo, soprattutto per la sua valenza rispetto alla tutela dei diritti dei lavoratori.

Risoluzione Ferrari:
il testo prevede sei impegni: 1 – espressione di vicinanza ai lavoratori Sicor; 2 – promozione di passi indietro dell’azienda rispetto a recesso e sospensione dei contratti, così da riaprire un confronto con i lavoratori; 3 – rispetto dei contratti di categoria come criterio generale da tutelare nei nuovi accordi; 4 – formazione specializzata per gli espulsi dal lavoro in crisi Covid; 5 – tavolo allargato per elaborare un piano di sviluppo sulla qualità del lavoro e delle produzioni; 6 – relazione finale in Commissione. La consigliera Sara Ferrari ha chiesto all’assessore di rivolgersi a Sicor sollecitando in modo forte il rispetto del modello trentino di sviluppo e di relazione. Ghezzi ha osservato che nei fatti oggi l’assessore ha detto chiaramente e anche sinceramente che non c’è verso di trattare con la proprietà Sicor. Rossi ha nuovamente chiesto alla Giunta di coinvolgere le minoranze definendo – prima della discussione di bilancio a fine anno – un quadro definito di impegni e relative risorse finanziarie, per affrontare oltre gli slogan la crisi. Savoi ha subito replicato che l’amministrazione Fugatti cerca il confronto con le minoranze, a differenza di quanto accade a Roma, dove il Governo degli incapaci decide da solo e colpisce l’economia. Vergogna, si vuole chiudere anche il mercatino di Natale, si spaventa la gente, si rovinano le coscienze dei giovani e degli imprenditori. Non si può uccidere l’economia per colpa di questo virus creato artificialmente dai cinesi.
L’aula ha approvato la risoluzione all’unanimità, dopo aver bocciato la premessa.

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