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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * NON STOP NOTTURNA: « APPROVATO IL DDL 55 DEL PRESIDENTE FUGATTI “RIPRESA TRENTINO 2”, DOPO 24 ORE E MEZZO DI AULA »

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11.20 - domenica 10 maggio 2020

Non stop notturna sul testo del presidente Fugatti. Approvato il ddl “Ripresa Trentino 2” dopo 24 ore e mezzo di aula.

Il ddl 55“Ripresa Trentino -2” di Maurizio Fugatti, è stato approvato, alle 10,30, dopo 24 ore e mezzo quasi ininterrotte di discussione, col voto compatto della maggioranza più i voti favorevoli del Patt, del Pd (tranne Zeni che si è astenuto) e Upt e le astensioni dei due consiglieri di Futura, di Marini del Misto e di Degasperi di Onda Civica Trentina. Trenta sono stati i sì e 5 le astensioni. Nessun voto negativo.

 

*

Le dichiarazioni di voto.

Dopo la votazione dei 52 articoli, alle 8,50 del mattino, sono iniziate le dichiarazioni di voto.

 

Ghezzi: astensione, ma preoccupa la gestione della fase 2.

Paolo Ghezzi (Futura) ha auspicato che questa maratona non diventi propaganda. Il ddl poteva arrivare prima e quindi per Ghezzi questo dev’essere l’ultimo “sprint” imposto dalla Giunta. Futura ha ribadito i dubbi sulla legge anche se il gruppo ha espresso dei sì su alcuni articoli e ha quindi dichiarato voto di astensione. Ma grave per Ghezzi è stato il no all’odg sulla gestione sanitaria della fase due di Futura. Eppure, si chiedeva solo, entro maggio, quali strade vuole percorrere la Giunta per gestire la fase della ripresa sul versante della sicurezza epidemiologica. Ci sono stati però segnali di interlocuzione, purtroppo adombrati dal no all’odg. Un’ombra, ha detto, che determina l’astensione di Futura.

 

Tonini: sì al ddl anche per dare un segno di unità e fiducia alla comunità.

Giorgio Tonini, capogruppo Pd, ha detto che in tempi normali questa sarebbe stata una situazione da astensione. Ma il sì viene anche perché c’è stata una curvatura più sul sociale del ddl senza nulla togliere alle imprese. Vero che l’interesse dei lavoratori è che impresa non muoia, ma ci sono dipendenti che l’azienda l’hanno già vista morire e vanno sostenuti. Bene anche il miglioramento della parte urbanistica, anche se rimangono parti pericolose e bene il sì all’odg Olivi sull’Assegno unico e quello di Rossi sui rapporti finanziari col Governo. Una relazione sulla quale, ha detto, ci giochiamo o sbocco della crisi. Quindi, Tonini ha affermato che, anche per dare senso di unità delle istituzioni e fiducia alla comunità di fronte a una crisi drammatica, il Pd vota sì.

 

Marini: voto astensione ci sono cose buone nella legge.

Marini Gruppo Misto, ha affermato che la Giunta col questa legge ha piena discrezione per erogare 120 milioni escludendo il Consiglio. Non sono stati accolti vincoli di trasparenza, non sono state coinvolte sufficientemente le parti sociali, non si è voluto un organo di controllo sulla regolarità degli appalti, c’è solo un supervisore per velocizzare i lavori. Assenti le proposte per limitare l’inquinamento un elemento importante per la diffusione del virus. Ci sono comunque aspetti positivi per le imprese, soprattutto a favore dell’export, anche se si dovranno vedere le delibere della Giunta. Ottimo, per Marini, il riconoscimento dei diritti digitali e alcuni passaggi per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Sul piano sanitario bene il fatto che l’Azienda sanitaria dovrà fare una volta all’anno la relazione sulla situazione della salute della popolazione. Marini ha dichiarato voto di astensione.

 

De Godenz: abbiamo dimostrato capacità di dialogo.

Il Consiglio, ha detto il consigliere Upt, deve andare orgoglioso di un dibattito che ha dimostrato la capacità di intendersi. De Godenz ha espresso voto positivo anche perché l’odg sui rapporti con Roma è stato approvato. Purtroppo è stato bocciato l’odg sulla sanità, bene invece il sì a quello di Olivi. La Giunta ha dimostrato disponibilità sugli emendamenti delle minoranze e sono state accolte proposte e ascoltati dubbi su alcuni aspetti del ddl, soprattutto in materia urbanistica. Un’apertura delle opposizioni che Fugatti farebbe bene ad accogliere.

 

Dallapiccola: una manovra delle occasioni perse.

Dallapiccola ha detto che si potrebbe dire che questa è la manovra delle occasioni perse perché non si è voluto assumere una quota di debito in più. Altri territori hanno saputo fare meglio. Sull agricoltura c’è stato qualche momento positivo e grazie all’intervento del Patt la Giunta ha preso in considerazione le risposte per avere nei campi i lavoratori. Recepita la spinta per i corridoi verdi per i lavoratori stranieri e si è capito che i problema non si può risolvere con quelli che Dallapiccola ha definito gli “scaldadivani” che anche per numero non potrebbero essere una risposta. Bene il Fondo per l’agricoltura proposto dall’assessora Zanotelli ma ha sottolineato anche le carenze della Giunta nei riguardi del settore lattiero – caseario. Gli imprenditori del turismo, potranno trovare nella legge qualche aspetto positivo, ha aggiunto, anche se gli aiuti a fondo perduto sono venuti da tagli a altri settori, e le cifre saranno quel che saranno. Mancano però le garanzie per il finanziamento delle Apt. Eppure la ripartenza sarà nelle zone considerate, fino a oggi, deboli lontane dalle grandi antropizzazioni, quindi naturalmente Covid – free. Ma che tipo di promozioni potranno fare, si è chiesto Dallapiccola. Il consigliere Patt ha chiesto alla Giunta un ripensamento sul volume del debito.

 

Paola Demagri: questo poteva essere anche il ddl “salva vite”.

La consigliera del Patt ha detto di essere soddisfatta perché il Patt, ascoltando i trentini, ha saputo fare proposte importanti per far ripartire la nostra comunità. Sono state ore di lavoro pesante, ha detto, ma il risultato è soddisfacente anche se sono state respinte proposte e emendamenti della minoranza. I no non hanno permesso di fare di questo ddl un ddl “salva la vita” oltre che “salva economia”. Nonostante questo Demagri ha espresso il suo sì al ddl. La consigliera ha ringraziato i trentini e il personale della sanità sui quali è stata posta meno attenzione, dal punto di vista economico.

 

Ossana: bene la scelta della Giunta di procedere passo dopo passo.

Ossana ha affermato che l’analisi dei temi ha portato ad un risultato buono, anche se questo ddl è un punto di partenza. Bene il lavoro passo dopo passo scelto dalla Giunta anche per evitare di dare soldi a chi non ne ha bisogno.

 

Degasperi: nel ddl non si è parlato di scuola e di sanità.

Degasperi, dichiarando l’astensione, ha affermato che il ddl mette in mano alla Giunta quasi 100 milioni esautorando il Consiglio anche se è condivisibile il sostegno alle imprese. Obiettivo condivisibile, ma ci sono modalità discutibili come le valutazioni del patrimonio delle imprese, seguendo gli errori della manovra nazionale e c’è il rischio di alimentare i paradisi fiscali. Bene invece, sulle riaperture, le scelte fatte dalla Giunta. Le misure sulla digitalizzazione sono coriegrafiche e così si perde un’occasione. Di sanità non si è parlato e fuori dal ddl rimane la scuola che sta affrontando problemi didattici enormi. Dubbi da parte del consigliere di Onda Civica Trentino anche sulle liberalizzazioni in materia urbanistica. Ma la frase che rimarrà più impressa, ha concluso, è quella pronnciata dall’assessore dello sviluppo economico e cioè che il commercio è morto. Pensare che allo sviluppo economico ci sia chi pensa questo, ha detto Degasperi, delinea un futuro cupo.

 

Rossi: la minoranza ha dimostrato grande senso di responsabilità.

Rossi, dichiarando il sì al ddl, ha detto che Kaswalder dovrebbe essere orgoglioso, oltre che per la sua resistenza, soprattutto perché l’aula in tempi record ha licenziato un provvedimento che richiedeva tempo. Sono stati rispettati i tempi che la comunità si aspettava per l’approvazione e il Consiglio in meno di una settimana ha licenziato una manovra di bilancio complessa. Un segnale, per quanto piccolo, di fiducia per i cittadini. Una testimonianza di grande responsabilità dell’opposizione. Rossi ha dato atto alla Giunta di aver dimostrato disponibilità di dialogo. La minoranza, ha ricordato, con un documento unitario, ha fatto proposte di prospettiva. Un senso di responsabilità che ha portato ad alcune decisioni positive sulla parte finanziaria, in prima di tutto con il sì unanime dell’odg sui rapporti con Roma. Bene anche l’accoglimento delle proposte sull’assegno unico. Rammarico, invece, per il fatto che la Giunta non ha accolto, senza spiegare il perché, le proposte sul versante sanitario e sulla scuola. Inoltre, per il capogruppo Patt, c’è nel ddl una parte indefinita soprattutto sul tema della fase 2, sulle riaperture. Infine, con un po’ più di elasticità, si sarebbe potuto fare di più per le imprese.

 

Cia: i sì della minoranza dimostrano le capacità di dialogo della Giunta.

Cia di Agire ha detto che i sì che vengono dall’opposizione dimostra la capacità di ascolto della Giunta Fugatti. C’è stata una condivisione, nonostante le critiche, per dare una risposta urgente ai trentini. Non è una manovra delle occasioni perse ma dei responsabili.

 

Fugatti: soddisfatto per i lavoro del Consiglio.

Fugatti ha concluso la maratona esprimendo soddisfazione per il lavoro fatto e per le condivisioni che si sono raggiunte su questo testo. Un risultato di tutta il Consiglio e non solo della Giunta.
Il Presidente Kaswalder ha concluso la maratona consiliare ringraziando il personale del Consiglio e della Pat per il sostegno al lavoro dei consiglieri.

 

ESAME E VOTO ARTICOLO PER ARTICOLO.

art. 1
Sì a un emendamento Ghezzi.

art. 2
Sì a un em. Olivi e a un em. Ghezzi.

art. 4
Degasperi: il confronto è nullo con la Giunta, purtroppo, su temi di assoluto buon senso proposti con i miei emendamenti a questo articolo.
Sì a un em. Zeni.

Art. 5
Sono intervenuti De Godenz, Zeni e Rossi. Per l’ex presidente Pat occorreva spostare risorse dal capitolo opere pubbliche per rimpinguare lo stanziamento a diretto favore delle imprese fino a 9 addetti in grave difficoltà, che a quota 89 milioni sarà purtroppo insufficiente. Degasperi: articolo chiave, che però rimette tutto a delibere della Giunta, per cui il Consiglio di fatto esautora se stesso.
Sì a un em. Marini.

Art. 11.
Per Zeni la norma sulla piattaforma internet per i prodotti trentini abbozza troppo genericamente un progetto che si prospetta molto complesso e anche costoso. Rossi ha ricordato che l’idea dell’e-commerce per il made in Trentino fu già presa in considerazioni anni addietro e si presenta non poco problematica. Cia ha fatto presente che una piattaforma privata c’è già e s’è chiesto se non si rischi di fare concorrenza impropria. L’assessore Spinelli ha detto che l’idea è questa: sviluppare una piattaforma che metta insieme diversi settori economici e che punti sulla prossimità per innovare il commercio, evitandogli di soccombere di fronte ai colossi dell’e-commerce. Dallapiccola ha aggiunto la sua preoccupazione, per un poco chiaro investimento da 1 milione di euro, che rischia di fallire l’obiettivo.
L’articolo è passato con 3 no, 4 astenuti e 4 non partecipanti al voto.

Art. 14.
Degasperi: di digitalizzazione si parla da anni con scarso costrutto, io qui vanamente propongo di istituzionalizzare il ricorso alla modalità smart per momenti come ad esempio il collegio docenti nelle scuole. Ferrari: sono d’accordo.
L’articolo è passato con 3 astensioni.

Art. 22.
Approvato un em. Ossanna.

Art. 23.
Degasperi: decidiamo di impiegare i lavoratori del Progettone per servizi legati alla crisi Covid, ma senza chiarire se prima verranno formati, come verranno pagati, quali protezioni anticontagio avranno.

Art. 25.
Approvati un ememdamento. Demagri e un emendamento De Godenz. C’è ne anche uno aggiuntivo firmato Fugatti.

Art. 30.
E’ la norma che dà copertura a eventuali decisioni del governo provinciale per disporre riaperture di attività discostandosi dai Dpcm nazionali. Critico Rossi, perché l’articolo non serve, perché a differenza di quello della Provincia di Bolzano non ha contenuti precisi. Gli ha replicato Fugatti: come a Bolzano, esercitiamo l’autonomia e predisponiamo gli attrezzi relativi. Il Governo non ha ancora risposto alle sollecitazioni del presidente Bonaccini riguardo alle riaperture proposte per domani. Peraltro riteniamo di muoverci senza strappi istituzionali.

Art. 31.
L’articolo parla delle misure per il contrasto a Covid 19, in particolare la prevenzione e la promozione della medicina di iniziativa. Critico Rossi secondo il quale l’articolo non contiene indicazioni specifiche. Zeni ha invece affermato che sulla privacy sarebbe possibile introdurre un sistema per inviare una notifica automatica quando viene aperta la cartella clinica di un cittadino.

Art. 32.
Su questo articolo che parla del premio per il personale sanitario, è intervenuto Zeni ricordando che su questo lo Stato ha trasferito alla Pat fondi specifici. Ma il problema è che la Giunta, per questo premio, usa i fondi che sarebbero dovuti andare all’adeguamento contrattuale. Se così non fosse il governo provinciale, ha aggiunto, avrebbe dato il via libera all’emendamento Pd che stabiliva che il premio sarebbe stato erogato “fatti salvi gli adeguamenti contrattuali”. Degasperi ha ricordato che questo articolo spiega il perché del suo emendamento che chiedeva un taglio dell’indennità dei componenti della Giunta. Perché, ha aggiunto, se si chiedono sacrifici si deve dare il buon esempio.

Art. 33.
Su questo articolo, che semplifica i percorsi d’ingresso nella struttura Pat dei nuovi dirigenti, Sara Ferrari, che aveva presentato un emendamento abrogativo, ha affermato che solo i concorsi seri garantiscono la qualità dei dirigenti. Stessa posizione quella espressa da Alex Marini il quale ha ricordato il no all’articolo di Dirpat.

Art.34.
L’articolo riguarda le modalità di conclusione dell’anno scolastico. Rossi ha ricordato che in Consiglio il Patt ha chiesto un piano per l’avvio del prossimo anno scolastico e ha presentato un emendamento, respinto dalla Giunta, per aprire nidi e scuola dell’infanzia a piccoli gruppi e in sicurezza, come si sta facendo a Bolzano. Inoltre, a scuole vuote, si poteva pensare di fare corsi di preparazione, a gruppi di 6 studenti, ai maturandi. Degasperi ha sottolineato quanto secondo lui sia strano che il ddl contenga un solo articolo che riguarda la scuola. Inoltre, ha ricordato che la didattica a distanza è stata resa possibile dagli insegnanti che hanno usato solo le loro connessioni informatiche private che hanno messo a disposizioni dell’amministrazione. In cambio, la Pat non riconosce nemmeno il lavoro svolto. Il consigliere ha affermato che sarebbe necessario dare agli insegnanti un riconoscimento.

Art.35.
Ghezzi ha ricordato il suo emendamento, a questo articolo che riguarda la pianificazione urbanistica, a favore degli studenti fuori sede che si trovano ad affrontare i problemi degli affitti degli alloggi. Ci sono solo 50 mila euro che perlomeno dimostrano una volontà di attenzione.

Art.36.
L’articolo parla di semplificazione delle autorizzazioni paesaggistiche ed è stato accolto un emendamento Manica che restringe le possibilità alle sole ragioni igieniche sanitarie di realizzare fori sulle facciate delle case. Sull’articolo il consigliere Pd ha sottolineato che l’allungamento dei termini per l’autorizzazione è un errore. No agli emendamenti Manica sul cambio di destinazione d’uso degli alberghi. Lorenzo Ossanna ha evidenziato i suoi emendamenti sul coinvolgimento dei tecnici abilitati che va nella direzione delle istanze degli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti.

Art.38.
La norma proroga, in seguito allo spostamento delle elezioni comunali, il blocco dei Prg. Bocciato l’emendamento di Degasperi che voleva impedire sia la prima che la seconda adozione dei Piani regolatori.

Art.40.
All’articolo che riguarda gli agriturismo, la consigliera Masè ha introdotto un emendamento che introduce gli agrinidi, utili per affrontare il periodo estivo in tempi di Covid.

Art.48.
Giorgio Tonini ha detto che se quest’ articolo autorizza la Giunta a a sottoscrivere fidejussioni di 200 milioni, non si capisce perché non si possa usare tutto lo spazio di indebitamento per rilanciare l’economia, invece che limitarsi ai 67 milioni previsti dal ddl 55. Quindi, il contrasto tra i 200 milioni di fedejussioni e quello che c’è nel ddl, non è comprensibile. Un problema, ha ribadito, che nasce dalle procedure adottate dal Consiglio, perché la materia del bilancio non può risolversi nella discussione tra Giunta e i funzionari. Rossi ha ricordato di aver presentato un emendamento che, agendo sulla riprogrammazione delle opere, avrebbe raddoppiato i 90 milioni destinati alle imprese. Il capogruppo Patt ha affermato che questo articolo si dà un via libera giuridico alla Giunta per poter firmare fidjussioni che serviranno per le opere pubbliche, ed è per questo che sarebbe stato meglio riprogrammare le opere pubbliche mettendo le risorse per realizzare una sorta di “elicopter money”.

Art.50.
Olivi ha ricordato che l’articolo è frutto del suo emendamento, concordato in commissione, che ha portato a un’implementazione di 17 milioni di euro a favore del lavoro e della famiglia.

Art.51.
No all’emendamento Olivi su questo articolo che riguarda la variazione di bilancio 2020 – 2022 che ripristinava un intervento di più di 4 milioni alla Meccatronica per gli spazi dell’istituto Marconi di Rovereto.

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