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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * MANOVRA DI ASSESTAMENTO: « DA DOMANI LAVORI IN AULA AD OLTRANZA FINO AL VOTO DEL DISEGNO DI LEGGE »

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19.21 - mercoledì 24 luglio 2019

Conclusa la seconda giornata di discussione sulla manovra di assestamento. Domani il consiglio inizia alle 9,30 si concluderà alle 13 e riprenderà alle 14,30 per continuare ad oltranza fino al voto del disegno di legge.

Nel pomeriggio la discussione sull’assestamento di bilancio è ripresa con l’intervento di Gianluca Cavada (Lega) il quale si è soffermato sulle Olimpiadi, un appuntamento fondamentale per il Trentino che necessita di finanziamenti per le opere sportive previste giustamente e con preveggenza dall’assestamento. L’occasione per progettare nella prospettiva di lungo periodo i nostri territori, anche al di là di un evento sportivo che rende giustamente orgogliosi. Un’occasione per lanciare il Trentino sugli scenari turistici mondiali, elevando la qualità dell’accoglienza. Non si dovranno fare opere faraoniche, sul tipo dei tre milioni a idrogeno per i mondali di fondo, ha aggiunto, ma strutture eco sostenibili e durature. Andranno fatti interventi sulla viabilità e si dovrà fare la copertura dell’ice ring di Pinè. Sempre in questa prospettiva si dovrà ultimare l’ospedale di Cavalese decisivo per una zona a vocazione sportiva. Importante è poi l’intervento del post tempesta Vaia, con una maggiore diversità di piante e maggiori spazi prativi. Sport, ha concluso Cavada, significa anche innovazione, altra occasione che va colta all’interno della fase olimpica.

 

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Dallapiccola (Patt): per l’agricoltura non c’è nulla.

Michele Dallapiccola (Patt) si è sulle prime concentrato sull’allevamento, su un settore trascurato come l’ovinicoltura, un settore minore ma interessante, con 5 – 6 milioni di euro di fatturato, 30 mila pecore, circa 10 mila agnelli. Quasi nessuno di questi, ha ricordato, finisce nelle nostre macellerie, perché questa carne viene consumata da islamici. Una produzione che si conclude quasi tutta nella Festa del Sacrificio, non a caso ha detto il prezzo degli agnelli è salito perché la condizione economica degli islamici è migliorata. Per questo settore in assestamento, ha affermato, non c’è nulla. Nulla per contrastare malattie come le ecto e endoparassitosi. Dimenticando che i trattamenti degli ovini sono necessari anche ad evitare pericolose patologie parassitarie. La Giunta si è limitata ad affrontare la questione del lupo ma i pastori hanno problemi a muoversi, ad avere corridoi verdi, soprattutto presidi, ripari, recinti, cani. Un sostegno finanziario per la custodia delle greggi. Invece la maggioranza è andata a dire che sparare si spara ai carnivori pur sapendo che più si spara più si moltiplicheranno perché sono protetti dall’opinione pubblica. Una politica dal fiato corto che verrà smascherata dalla storia.
In senso generale sull’agricoltura, secondo Dallapiccola non ci sono soldi a bilancio per il settore. Dimenticato è stato quello della melicoltura della Val di Non. Del piano acqua per la Val di Non non si sente più parlare e non c’è più un quattrino. Un problema che investe anche la Valsugana, in particolare la bassa, dove il ruolo dell’agricoltura è importante. Dallapiccola ha ricordato il suo odg sulla compensazione dei terreni agricoli che verranno sacrificati per il raddoppio della statale della Valsugana. Un problema serio per il settore locale irrisolto nonostante le promesse elettorali. Sta per chiudersi il primo anno della Giunta leghista, ha concluso, nel quale non è stato fatto nulla. Decretando così il fallimento del 20% della sua esperienza di governo. Riguardo la pesca il nuovo governo si è trovato a gestire una grave crisi della fauna ittica e sarebbe servito un programma pluriennale per recuperare i danni per un settore che ha portato in Trentino 30 mila persone.

 

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Cia: finalmente una manovra a favore della famiglia.

Claudio Cia (Agire) ha affermato che finalmente c’è un bilancio che con semplicità e buonsenso si occupa di famiglia e giustizia sociale. Giustizia sociale per chi si vedeva rifiutare una casa Itea perché fino ad ora c’è chi, straniero, ha un maggior punteggio magari avendo una casa in patria. Così nella sanità o nell’assistenza sociale. Storie che la scorsa legislatura la minoranza evidenziava ma che venivano negate dalla maggioranza di allora. L’abbonamento gratis a chi ha più di 70 anni, ha ricordato, era una proposta già fatta dal centro destra ma venne sempre bocciato. Il governo dei “buzzurri” invece è riuscito a farlo subito. La sinistra e il sindacato, poi, hanno parlato di scandalo e privilegio perché rivolto a tutti a prescindere dal reddito, dimenticando che chi ha maturato una pensione oggi ha pagato tasse per anni, un vero investimento che va recuperato in servizi. Oggi chi chiede la retroattività di alcuni provvedimenti contenuti nell’assestamento, ha detto ancora, sedeva sui banchi della maggioranza fino a ottobre. Una volta fatta la frittata, insomma, non è possibile chiedere a chi vien dopo di aggiustare l’uovo. Cia ha sottolineato l’importanza del bonus bebè, le misure sugli asili nido con l’abbattimento delle rette per il 90% degli utenti. Una scelta che metterà in circolo risorse per sostenere l’economia trentina. Ma per l’incremento demografico, ha aggiunto Cia, vanno messe in campo politiche per favorire la scelta delle madri di poter stare vicino ai bambini nei primi tre anni di vita. L’assestamento, inoltre, dà una sterzata delle politiche Pat a favore della famiglia che una certa sinistra (Bibbiano insegna) vuole distruggere. Un’ideologia impegnata, ha aggiunto, nel furto d’infanzia che ha un giro d’affari di 2 miliardi di euro. Sullo 0,25 percento per la solidarietà internazionale, Cia ha affermato che il Trentino non può avere sensi di colpa per aver colonizzato paesi del sud, ed ha ricordato che la Pat finanzia l’Osservatorio sui Balcani e Caucaso che nel 2017 è stato incardinato presso il centro della cooperazione internazionale e che mette in campo progetti discutibili. Che nel suo bilancio spende 489 mila euro per il personale e 118 mila euro di consulenze. Quindi, si è chiesto se ha senso investire risorse dei trentini per mantenere in piedi un “carrozzone” che non ha portato nulla anche ai presunti beneficiari. Questi organismi sono stati messi in piedi, ha chiuso, per creare posti di lavoro e consensi. Se la gente guarda con sospetto la solidarietà internazionale è per questo motivo.

 

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De Godenz (UpT): Olimpiadi una sfida per il Trentino.

Piero De Godenz (UpT) ha ricordato le opportunità create dell’Olimpiadi, evento che richiederà una nuova legge sull’accoglienza alberghiera, e che rappresenta una sfida per il Trentino. De Godenz ha ricordato di aver presentato odg e emendamenti sullo sport, come quello di contributi per i mezzi di trasporto degli atleti e borse si studio per meriti sportivi. Altro tema è quello della collaborazione tra volontariato e sport. Un contributo aggiuntivo va previsto per le Apt per i progetti inter ambito, aggiungendo che sarebbe stato preferibile dare il 100% ai comuni dal prossimo anno. Bene, invece, la scelta di ultimare le opere pubbliche, soprattutto stradali e ferroviarie; bene gli interventi per la tempesta Vaia e quelli sulla natalità anche se l’Icef inferiore a 0,40 non permettera di accedere gratis agli asili. Condivisibili gli aiuti nei trasporti per disabilità o per le famiglie meno abbienti ma senza sgruranire settori come la solidarietà internazionale. Scelta questa che De Godenz non condivide per nulla. Un passo indietro, ha detto, rispetto a quanto il Trentino ha sempre fatto. Un passo indietro anche rispetto a quanto tradizionalmente fatto dai nostri missionari. Il Trentino, ha continuato, ha due eccellenze: la Protzione civile e la solidarietà internazionale. In generale l’assestamento è caratterizzato dall’ansia di dimostrare un cambiamento. Ad esempio nel caso dei dirigenti o sulla scuola riguardo alla quale vanno fatto scelte con maggiore prudenza e saggezza. La vicenda orso, infine, dimostra l’importanza di usare i toni giusti e va coinvolta la Commissione dei 12 perché non è possibile fare ulteriore passi falsi.

 

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Moranduzzo (Lega): una manovra equa e lungimirante.

Devid Moranduzzo (Lega) ha sottolineato il suo apprezzamento all’assestamento che sulle opere pubbliche dà risposte all’immobilismo del centro sinistra che ha dimenticato i territori. Il consigliere ha apprezzato le misure sull’Itea, in particolare la nuova carta dell’inquilino che permetterà di sanzionare chi approfitta dell’edilizia pubblica. Bene, inoltre, il fatto che gli stranieri dovranno certificare la loro condizione patrimoniale che, fino ad ora, è stata chiesta sono ai trentini. Di fatto una corsia preferenziale che oggi Fugatti stoppa. Sulla solidarietà internazionale, ha aggiunto, vanno respinte le critiche perché si toglie la quota fissa che non è stata mai posta sui servizi sanitari nelle valli. Sul turismo e il paesaggio appare intelligente il trasferimento del 50% della tassa di soggiorno e l’istituzione dei Condhotel. Un assestamento, quindi, equo e lungimirante.

 

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Leonardi (FI): Manovra che risponde alle esigenze del territorio.

Giorgio Leonardi (FI) ha espresso un giudizio nettamente positivo all’assestamento perché risponde alle esigenze del territorio in un momento difficile dal punto di vista economico che si riflette anche sul bilancio Pat. Anche per questo, ha ricordato, l’assestamento punta sugli investimenti infrastrutturali e ai finanziamenti alle imprese. Ben vengano, quindi, ha detto Leonardi, le opere stradali, per le ciclabili, quelli sugli edifici scolastici. Una grande occasione di crescita, ha detto ancora, è rappresentato dalle Olimpiadi. Soddisfazione per le iniziative sulla famiglia, come il bonus bebè, e la valorizzazione del patrimonio Itea nelle zone montane. Infine, sulla cooperazione internazionale Leonardi ha detto che certi finanziamenti a pioggia devono finire e si deve puntare a finanziare progetti davvero meritevoli. Abolire la quota fissa non significa non finanziare più nulla, ma, ha concluso, in passato ci sono stati problemi, ci sono state revoche di finanziamenti e sprechi.

 

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Olivi (Pd): si passa dal “prima i trentini” al “solo ai trentini”.

Alessandro Olivi (PD) ha ricordato che continuare a invocare il cambiamento è un modo per gonfiare le aspettative dei cittadini e in questo assestamento non ci sono le annunciate misure forti per il rilancio dell’economia. Fugatti, ha aggiunto, non ha mai parlato di politiche industriali e un rilancio della competitività non può ridursi alle opere pubbliche. Gli investimenti vanno bene, ma lo sviluppo non si può fare solo con le strade. Ci sono anche le strade della conoscenza, la banda larga che ha bisogno di ulteriori investimenti soprattutto in alcune zone della Valsugana. Non ci sono nell’assestamento incentivi alle imprese. Sulle misure sociali Olivi ha detto che il “prima i trentini” piace ma la manovra prevede invece un “solo i trentini”. Perché ai trentini non viene dato nulla di più rispetto a altri, perché sul welfare non ci sono più risorse. In realtà, ha affermato, si toglie qualcosa agli quelli che devono individuare in Trentino un progetto di vita. Nel turismo, per citare un esempio conosciuto, c’è bisogno di persone che non sono nate in trentino ma di cui il Trentino ha bisogno. Attenzione quindi a confondere gli slogan con le politiche di coesione vera, perché abbiamo bisogno di più persone rispetto alla dinamica demografica. Il welfare, inoltre, non può essere una misura di conflitto. I trentini, ha detto ancora Olivi, con questa manovra non hanno nulla in più ma si tolgono opportunità a persone che possono far crescere la nostra economia.
Sulla calamità Vaia, ha concluso, ci sono ritardi nell’erogazione degli aiuti ad alcune imprese colpite dai danni. Quindi, Olivi si è chiesto se la riparturà dei termini servirà ad allargare la platea o se servirà solo a recuperare i ritardi. Infine, il consigliere Pd, ha chiesto se c’è realmente una norma per favorire la continuità nei contratti dei servizi perché la vicenda del portierato dell’Università dimostra che le norme generaliste producono l’effetto di scaricare sui lavoratori la concorrenza creando un sistema pericoloso.

 

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Paoli (Lega): una manovra che va al cuore della denatalità.

Denis Paoli (Lega) ha espresso entusiasmo per la manovra determinata dall’ascolto della società. Manovra che va al cuore del problema della denatalità con aiuti concreti alle famiglie trentine. Un pacchetto mai stato tanto consistente, con l’abbattimento delle rete degli asili nido e dal prossimo anno il contributo per i figli. Un primo passo per una ripartenza demografica, un messaggio culturale della difesa della famiglia tradizionale. Sulla solidarietà internazionale, il taglio dello 0,25% significa rendere gli interventi più efficaci recuperando risorse per chi ha bisogno. Parlare meno di solidarietà internazionale e più di solidarietà provinciale, ha affermato, non può fare che bene. Del resto è questo il mandato popolare ricevuto dal voto di ottobre.

 

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Ambrosi (Lega): le affermazioni contro Segnana e Zanotelli una caduta di stile.

Alessia Ambrosi (Lega) ha stigmatizzato alcuni apprezzamenti fatti da un consigliere del Patt nei confronti delle assessore Segnana e Zanotelli. Una caduta di stile, ha detto, e una delusione perché non si sono fatte sentire le consigliere della minoranza.

 

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Savoi (Lega): Dallapiccola e Rossi incoerenti.

Alessandro Savoi (Lega) rivolgendosi a Rossi e Dallapiccola ha ricordato che errare e umano ma perseverare è diabolico perché dopo aver difeso in aula il loro operato si sono astenuti sul bilancio consolidato. Dallapiccola, ha affermato il consigliere, leghista è andato troppo oltre con un’ironia poco intelligente, dando dell’incapace agli assessori. Ma lui è stato il peggior assessore che il Trentino ha avuto.

 

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Coppola (Futura): basta attacchi personali.

Lucia Coppola (Futura), rispondendo a Alessia Ambrosi, ha detto che i termini usati nei confronti dell’assessora Segnana sono stati assolutamente fuori luogo. Inoltre, ha affermato che in aula non ci si deve insultare e fare attacchi personali.
Mara Dalzocchio sull’ordine dei lavori ha detto che si sono sentiti interventi di basso livello e diffamatori nei confronti delle due assessore e dei consiglieri di minoranza ritenuti di basso livello culturale.

 

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Job (Lega): Fugatti è sulla strada giusta.

Ivano Job (Lega), all’inizio del suo intervento ha detto che se non si comincia ad avere un minimo rispetto e di educazione, anche nei confronti degli elettori, si finisce per favorisce l’astensionismo. Sull’assestamento ha chiesto a Fugatti di non cedere di fronte alle critiche perché la strada è quella giusta. Una strada rischiosa ma quello che conta è l’obiettivo. I trentini apprezzano gli interventi fatti, si sono proposti correttivi ma sulle scelte c’è condivisione. Sull’orso è politicamente triste perdersi in discussioni così lunghe e dure per un orso. La Giunta ha fatto bene a fare le scelte che ha fatto, i grandi carnivori non vanno criminalizzati, ma se creano problemi è giusto intervenire. Sulla tempesta Vaia Job ha fatto i complimenti all’esecutivo per gli interventi. Il Trentino, inoltre, è la prima provincia ad avere una vendita di legname così alta.

 

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Rossi (Patt): sarà difficile disinnescare la bomba atomica della flat tax.

Ugo Rossi (Patt) ha detto che il professor Panizza così come gli altri delle associazioni di solidarietà internazionale sono venuti davanti alla Regione non per fare politica ma per auspicare una maggiore flessibilità sulla cooperazione internazionale. Dire che vale la pena avere un po’ meno di solidarietà internazionale e più trentina è un’equazione appetibile per il consenso non che non porta lontano. Sull’orso Rossi ha condiviso la posizione di Job. Ma, ha ricordato, l’attuale presidente della Provincia ha scritto fiumi di inchiostro e fatto gazeb su gazebo sull’orso. Invece si chiede a Fugatti di essere un po’ più trasparente e di esercitare le prerogative previste dalla legge validata dalla Consulta. Chiedere di avere i documenti e piani all’assessora Zanotelli che ha risposto che non servono non significa fare polemiche. Rossi, inoltre, ha detto che probabilmente serve qualche norma di attuazione della legge stessa che prevede un parere dell’Ispra. Il capogruppo ha dato assicurazione che il Patt non soffierà sul fuoco e ha auspicato una maggiore responsabilità da parte di tutti, anche da quella degli animalisti. A proposito di questo ha ricordato che sul Fatto quotidiano è apparso un articolo nel quale si dice che in Trentino si dovrebbe fare come in Abruzzo dove, con la politica assente, gli orsi li fanno sparire o li avvelenano. Noi dobbiamo, ha detto ancora l’esponente del Patt, invece dobbiamo agire con trasparenza anche per non danneggiare l’immagine del Trentino.
Sulla manovra di assestamento Rossi ha parlato del quadro complessivo della finanza della Pat che è messa a rischio dalle dinamiche nazionali, le quali però dipendono dal governo nazionale Lega – 5 Stelle. Secondo il presidente della Giunta si deve mitigare la bomba di 250 milioni che arriverebbe dalla flat tax, una palese contraddizione quindi. La Pat, si afferma nella relazione di Fugatti, sta lavorando per disinnescare su questa bomba atomica, ma c’è solo un modo: che lo stato ci scali da quanto dobbiamo dare per il risanamento dei conti dello Stato questi 250 milioni. Strada difficile, ha aggiunti, in realtà si cercherà una soluzione meno netta, ma, almeno il primo anno, l’esplosione ci sarà, L’astensione sul rendiconto del Patt, ha affermato rivolto a Savoi, ha queste motivazioni perché legato all’assestamento e non siamo d’accorso su come vengono impiegate queste risorse.

 

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Dallapiccola (Patt): i miei sono stati giudizi.

Michele Dallapiccola (Patt) ha replicato all’intervento di Ambrosi, Job e Coppola. Il consigliere Patt ha detto che non ha mai avuto intenzione di aggredire il genere ma ha ricordato di aver utilizzato aggettivi di giudizio e non il turpiloquio. Un consigliere ha il diritto di esprimere giudizi, ha aggiunto, anche, come è logico per chi sta in minoranza, negativi. Nel fatto specifico il consigliere Patt ha detto di aver risposto al riso apparso sui volti degli assessori che seguivano il suo discorso che gli aggettivi stanco e impreparato sono condizioni non espressioni di turpiloquio. La stanchezza, ha concluso, fa parte del lavoro di amministratori. Così come è normale essere giudicati. Fatti ai quali ci si deve abituare.

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