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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA SERA: « APPROVATA LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO PAT »

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23.01 - giovedì 27 luglio 2023

Approvata la manovra di assestamento. Conclusa alle 22,30 con la votazione del ddl assestamento, della risoluzione sul Defp e del bilancio tecnico, l’ultima manovra finanziaria della legislatura.

Il ddl dell’assestamento è stato approvato con 22 sì (compresi De Godenz dell’Upt e Ossanna del Patt) e 10 no, mentre sul Defp è intervenuto per primo Alex Marini (5 Stelle) il quale ha affermato che il documento fotografa problemi strutturali, come i cambiamenti climatici, sui quali in questi 5 anni non si è fatto nulla. Al punto che nell’assestamento si sono previsti indennizzi per i danni causati dal clima. Poco o nulla si è fatto anche sul piano del risparmio energetico, così come sul mercato del lavoro, in particolare sulle differenze di genere. L’inflazione, infine, sta creando problemi non solo alle famiglie ma anche alle imprese che si trovano in difficoltà col credito.

Marini ha ricordato che il superbonus 110% ha dato impulso allo sviluppo, ma ora la sfida è quella di dare continuità a questa iniziativa. Preoccupante, per l’esponente 5 Selle, anche la flessione sull’export verso Russia, Cina e Sudafrica. In termini socio economici i problemi sono quelli di 5 anni fa aggravati dall’invecchiamento della popolazione e dalla necessità di creare un’occupazione intelligente.

Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega, ha presentato la risoluzione della maggioranza, approvata con con 19 sì, 11 no e due astensioni, sul Defp con la quale si invita la Giunta a proseguire nell’affinamento di questo strumento per tenere conto delle dinamiche economiche e finanziarie locale e delle incidenze delle politiche economiche pubbliche sul territorio, esigenza che diventerà sempre più imprescindibile a fronte degli impatti sul nostro territorio del Pnrr – Pnc, ai fondi strutturali e a quelli delle politiche agricole.

Sì, con 19 sì, 10 no, 2 astenuti, anche al bilancio di previsione tecnico Fugatti, in conclusione, ha ricordato che questo che si è chiuso è l’ultimo provvedimento rilevane di questa legislatura.

Come abbiamo ricordato nell’articolo precedente Olivi, sull’articolo 34, ha ricordato il suo emendamento che mirava a cancellare i 10 anni di residenza per il bonus bebè. Una norma dichiarata dal Tribunale di Rovereto discriminatoria e, per l’esponente Pd, incivile. Abrogandola si sarebbe potuta chiudere questa legislatura riparando con una norma di civiltà. Affermazioni alle quali il presidente Fugatti ha replicato, nella sostanza, affermando che il tema è fondato e si valuterà se intervenire nella prossima legislatura.

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