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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * MANOVRA PAT: « PRIMO GIORNO BILANCIO ASSESTAMENTO, SI TORNA QUINDI IN AULA DOMANI ALLE 10.00 PER LA DISCUSSIONE GENERALE DELLA MANOVRA »

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13.57 - lunedì 22 luglio 2019

Consiglio provinciale. Assestamento del bilancio introdotto oggi in Aula dalla relazione di Fugatti: “manovra caratterizzata da una forte attenzione al sociale”.

Si è aperta stamane in Aula, con la relazione introduttiva del presidente della Giunta Maurizio Fugatti, la discussione della manovra di assestamento del bilancio provinciale 2019-2021 proposta dall’esecutivo. In base all’ordine del giorno i lavori, sospesi solo questo pomeriggio, proseguiranno fino a giovedì, ma i capigruppo hanno previsto la possibilità di arrivare al voto venerdì. Poco prima di iniziare, su richiesta delle minoranze i capigruppo hanno ottenuto dal presidente Fugatti la disponibilità a riferire sul caso dell’orso M49 con un’apposita comunicazione immediatamente seguita alla sua relazione sull’assestamento. Comunicazione alla quale è seguita un’ampia discussione alla quale sarà dedicato un’apposita e distinta nota. Si torna in Aula domani alle 10.00 per la discussione generale della manovra.

 

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L’omaggio a Guido Lorenzi.

Prima di cedere la parola al governatore, l’assemblea ha osservato alcuni istanti di silenzio per ricordare Guido Lorenzi, stimato consigliere provinciale e regionale nel corso di tre legislature, dal 1968 al 1983. Alla sua figura e alla sua significativa opera di politico e amministratore ha dedicato un breve intervento il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, che ha messo l’accento in particolare sul ruolo rivestito da Lorenzi in qualità di assessore alla cultura artefice del restauro di Castel Beseno, del sistema bibliotecario trentino e di un’innovativa legislazione sui musei.

 

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La manovra ha una forte caratterizzazione “sociale”.

Dopo il resoconto dell’esame della manovra svolto due settimane fa dalla Prima Commissione, letto per la maggioranza da Ivano Job, il presidente Fugatti ha sottolineato che con questo assestamento la Giunta inizia a dare attuazione al programma del governo provinciale. Da questo assestamento di bilancio, ha segnalato subito Fugatti, emerge una forte caratterizzazione “sociale”, perché molti provvedimenti contenuti nella manovra cercano di esprimere un’attenzione ai problemi e alle aspettative colte nella comunità. Il governatore ha ricordato in apertura il contesto un cui si inserisce la manovra. La Giunta, ha detto, parte dalla consapevolezza che ci troviamo nel vivo del processo di attuazione del regionalismo differenziato previsto dall’articolo 116 terzo comma della Costituzione: un processo che interessa Regioni vicine alla nostra e che reclama un nostro protagonismo perché l’Autonomia del Trentino-Alto Adige Suedtirol mantiene una forte attualità e contiene un grande potenziale di apertura a nuove prospettive di sviluppo e innovazione.
Fugatti ha citato anche la crisi economico-finanziaria che avendo colpito la finanza pubblica nazionale a partire dal 2008, ha imposto anche alle autonomie della nostra regione la partecipazione al processo di risanamento dello Stato. Il presidente ha ricordato che l’Accordo con lo Stato del 2014 ha fatto ben sperare su un recupero delle basi economiche e finanziarie dell’Autonomia e quindi sul rilancio delle politiche di protezione sociale e di sviluppo. Tuttavia, ha proseguito Fugatti, “purtroppo le dinamiche nazionali e internazionali stanno ora rallentando le prospettive di crescita ponendo nuove difficoltà alla finanza provinciale”. Per questo, ha osservato, servono nuove azioni in risposta alla domanda che si è espressa con la nuova Legislatura, codificate nel nuovo Programma di sviluppo provinciale e un’attenzione specifica alle valli e ai territori periferici.

 

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Bene la flat tax, ma con clausola di salvaguardia per compensare i minori gettiti.

Sempre nelle premesse di contesto Fugatti ha dichiarato di condividere la preannunciata introduzione della flat tax da parte del governo nazionale “per gli effetti che produce sul sistema economico; effetti che tuttavia, con riferimento ai meccanismi su scala locale, vanno opportunamente monitorati, tenuto conto delle ridotte dimensioni del nostro contesto e delle forti esternalità che lo caratterizzano. Il “rovescio della medaglia” della flat tax, ha proseguito il presidente, sta nel fatto che nel breve-medio periodo queste politiche incideranno sui volumi delle entrate tributarie in senso negativo, in attesa di un effetto moltiplicatore che mettendo in modo consumi e investimenti dovrebbe poi mitigare tale situazione. Si tratta quindi per il governatore di contrapporre a tutto ciò azioni capaci di preservare le risorse necessarie per finanziare le diverse esigenze di spesa della Provincia. Come? “Pur condividendo l’introduzione della flat tax e quindi la riduzione della pressione fiscale per gli effetti che ricadono sull’economia e sui consumi, dobbiamo parallelamente impegnarci – e lo stiamo già facendo – a trovare un nuovo equilibrio tra le entrate del bilancio provinciale e le complessive esigenze di spesa della Provincia attraverso opportune modifiche all’ordinamento statutario finalizzate alla garanzia della ritenuta dell’autonomia finanziaria. Confermo pertanto a quest’Aula – ha assicurato Fugatti – che è in corso un concreto confronto con il Governo volto ad aggiornare su base pattizia bilaterale l’attuale sistema di relazioni finanzirie con lo Stato per salvaguardare con specifiche norme la costanza delle entrate relative ai principali tributi (Ires, Irpef, Iva). L’obiettivo – ha concluso su questo punto – è di affidare ad una clausola di salvaguardia fiscale attorno alla quale concordare l’aggiornamento del Patto di garanzia del 2014, la compensazione dei previsti minori gettiti”.

 

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Le risorse provinciali caleranno: occorre quindi più sinergia pubblico-privato.

Dal punto di vista finanziario Fugatti ha invitato a tenere anche presente che i volumi del bilancio provinciale sono destinati a contrarsi progressivamente, a causa del venir meno a partire dal 2022 dei gettiti arretrati dei tributi erariali. In questo contesto il presidente ha spiegato che la Provincia non può “stare alla finestra” in attesa degli eventi ma è chiamata a “giocare d’anticipo” sfruttando ogni leva a sua disposizione. Anche se, ha aggiunto servendosi della metafora sportiva, la partita non può essere vinta da un solo giocatore perché è tutto il Trentino inteso come sistema a dover affrontare questa sfida. Per quanto riguarda il ruolo della Provincia il presidente ha ricordato la legge sulla semplificazione burocratica recentemente approvata, anche se l’obiettivo va ulteriormente perseguito dando continuità ai tavoli aperti come richiesto dalle categorie. Fugatti ha però sottolineato soprattutto la necessità di sviluppare tutti quegli strumenti che consentano di finanziare gli investimenti con risorse diverse da quelle della finanza provinciale….Dobbiamo esser epiù capaci di utilizzare le risorse pubbliche come leva per l’attivazione di risorse private, ma anche nelle misure di sostegno agli operatori nei diversi settori di spesa. Fugatti si è riferito su questo punto “all’incredibile opportunità che deriva dall’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 anche al nostro territorio”. Dopo questo successo, ha aggiunto, ora dobbiamo lavorare in funzione delle ricadute positive che un evento di tali proporzioni produce. Ad indicare quale potrebbe essere questo rapporto di collaborazione tra pubblico e privato è stato per Fugatti il recente Forum della ricerca. Si tratta di concentrare gli sforzi in alcuni settori come ad esempio quello delle biotecnologie dove è più agevole costruire una rete.

 

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Dall’assestamento altri 324 milioni di euro, 262 dei quali sul 2019.

Il presidente ha poi ricordato la volontà della Giunta di imprimere fin d’ora un’inversione di rotta rispetto al precedente approccio al bilancio di assestamento. Bilancio che, ha ricordato, dispone di “risorse aggiuntive” all’esercizio finanziario in corso: si tratta infatti di 324 milioni di euro, dei quali 262 sul 2019 a cui si aggiungono le risorse statali destinati al finanziamento degli interventi di ripristino conseguenti alla calamità di fine ottobre che ammontano a 230 milioni di euro nel triennio 2019-2021. Tre gli obiettivi principali della manovra “sui quali si è deciso di far convergere le risorse per innescare una necessaria azione anticiclica”.

 

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Tre gli obiettivi: opere pubbliche, investimenti sociali e ripristino del territorio.

Risorse per le opere pubbliche. Il primo obiettivo consiste negli interventi sulle opere pubbliche. L’assestamento autorizza risorse per realizzare ulteriori investimenti rispetto a quelli già previsti e da completare, che la Giunta considera prioritari e strategici per il territorio, quali la variante di Pinzolo, il collegamento Mori-Passo S. Giovanni, la tangenziale di Rovereto finanziato con risorse di Autostrada del Brennero. A ciò si aggiungono 60 milioni di euro finalizzati a nuovi investimenti dei Comuni. “Complessivamente il volume di opere pubbliche che risulta finanziato ammonta a oltre 1,6 miliardi di euro”, nei quali sono compresi gli interventi per la realizzazione del Nuovo ospedale del Trentino, l’Ospedale di Cavalese, il polo fieristico di Riva del Garda, le opere per l’infrastrutturazione in banda larga, collegamenti viari quali la Loppio-Alto Garda o la variante di Cles e l’attenzione alle scuole.
Circa le opere pubbliche Fugatti ha confermato l’impegno sia sul versante della Valdastico (“in attesa dello studio di fattibilità che A4 deve presentare nelle prossime settimane, abbiamo previsto con una nostra legge un percorso accelerato di valutazione del progetto”), sia su quello dell Statale della Valsugana, in particolare per migliorare la sicurezza nel tratto della Bassa Valsugana. In tema di Autostrada del Brennero, ha aggiunto il presidente, “auspichiamo che a breve si raggiunga l’accordo definitivo per la concessione”. E ha evidenziato come per la nomina del nuovo amministratore delegato della società la Giunta provinciale abbia puntato, “con una scelta non consueta su un manager (quindi – ha commentato – questa volta non ci sono state staffette”) e non su un politico come da sempre si era abituati in Trentino.

Investimenti sul sociale. Il secondo obiettivo della manovra di assestamento segnalato dal presidente consiste nel rafforzamento delle politiche a sostegno della natalità per contrastare il processo di invecchiamento della popolazione e il rallentamento della crescita demografica. “Siamo consapevoli – ha riconosciuto il governatore – che una strada importante da percorrere è quella di un più una più efficace conciliazione tra le esigenze del lavoro e quelle della vita extra lavorativa dove si colloca la sfera familiare, in particolare quella femminile”. Questo – ha assicurato Fugatti – è un obiettivo che la Giunta intende perseguire ma nel frattempo con l’assestamento introduce la misura straordinaria di un contributo per i nuovi nati nei prossimi 5 anni, da corrispondere fino al terzo anni di vita del bambino. L’importo erogato – ha precisato – che può essere cumulato in caso di nascita di più figli, arriva rispettivamente a 100 euro al mese per il primo figlio, a 120 per il secondo figlio e a 200 euro dal terzo figlio. Il presidente ha ricordato che avrà diritto a questo contributo chi ha 10 anni di residenza sul territorio nazionale, “ma immaginiamo inoltre un meccanismo in grado di graduare l’importo in relazione agli anni di residenza in Trentino del richiedente, nonché al livello di sviluppo del territorio cui abita, in un’ottica di salvaguardia dei livelli di popolazione anche delle aree periferiche”. Con l’assestamento, ha proseguito il governatore, vengono inoltre autorizzare risorse per un ulteriore abbattimento delle rette degli asili nido, allo scopo di realizzare un sostanziale azzeramento dell’onere a carico delle famiglie con Icef fino a 0,40. A regime, gli interventi descritti costeranno circa 15 milioni di euro: “ma è evidente – ha precisato – che lo consideriamo un investimento sociale e non un costo”. Fugatti ha fatto rientrare in questo obiettivo anche gli impegni per la riapertura del punto nascite di Cavalese e Arco (“la Giunta ha dato mandato all’assessore alla salute di richiedere al ministero la istituzione di un tavolo tecnico per richiedere la deroga in ragione delle oggettive difficoltà logistiche che rendono difficilmente raggiungibili gli ospedali di Rovereto e Trento, specie in determinate stagioni dell’anno”).

Interventi per rimediare alle devastazioni causate dalla Tempesta Vaia. Il terzo pilastro dell’assestamento di bilancio riguarda gli interventi per il ripristino del territorio danneggiato dal disastro di fine ottobre 2018. “I danni stimati – ha ricordato il presidente – ammontano a 360 milioni di euro, finanziati dallo Stato per 230 milioni. Con la legge di variazione del bilancio di inizio anno sono state recuperate le risorse complessive che riguardano sia investimenti sul patrimonio pubblico che su beni privati”. Fugatti ha approfittato di questo punto per sottolineare l’attenzione dell’esecutivo da lui guidato per i temi ambientali e della sostenibilità: “la tutela del territorio – ha detto – è e rimane uno dei punti di forza della nostra provincia. Investire risorse in questo ambito è una assicurazione per lo sviluppo futuro del Trentino. Da tale impegno questa giunta provinciale non intende minimamente sottrarsi”.
Su questo argomento il presidente ha riservato un pensiero ai vigili del fuoco volontari e all’intero sistema della protezione civile del Trentino. “A loro dobbiamo il nostro impegno volto a semplificare gli adempimenti (stiamo mettendo in atto – ha aggiunto – provvedimento per provvedimento, anche se non è facile) che, seppure necessari, non dwevono ostacolare lo spirito volontaristico che sta alla base della generosità di tanti nostri concittadini”.

 

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Gli altri settori strategici oggetto della manovra.

Fugatti ha messo in luce che con l’assestamento proposto la Giunta mette a disposizione maggiori volumi nei settori dove si intravedono maggiori potenzialità per favorire la crescita del Trentino. “Tenendo ben presente – ha sottolineato – l’obiettivo di arginare se non addirittura invertire il fenomeno dello spopolamento delle nostre valli”. E su questo aspetto Fugatti ha ricordato i positivi risultati emersi dagli Stati Generali della montagna voluti dalla Giunta come aiuto per disegnare la rotta. Un primo effetto concreto di questa operazione citato dal presidente è l’esperimento che prenderà il via tra poco a Luserna dove 5 appartamenti Itea saranno messi gratuitamente a disposizione di giovani coppie che decideranno di aderire a questa sperimentazione, andando a vivere in quel piccolo paese di montagna. “Rientrano in questa filosofia i circa 26 milioni di euro finalizzati ad interventi nei settori economici diversi dal turismo e dall’agricoltura” (di questi, 2,9 milioni destinati ai multi servizi nelle zone di montagna e alle attività commerciali nei centri storici). Altri 2 milioni di euro l’anno sono indirizzati dall’assestamento alle misure per sostenere la mobilità attraverso il trasporto pubblico per migliorare i collegamenti tra valli e centri urbani. Fugatti ha ricordato al riguardo che la scelta di concedere l’abbonamento gratuito a chi ha più di 70 anni ha portato al “quasi raddoppio” degli abbonamenti dei pensionati (con 8.300 nuove tessere che si sono aggiunte alle precedenti 10.200). Ulteriori 22 milioni di euro sono riservati dalla manovra alla promozione turistica di ambito provinciale e locale e ad investimenti sulle strutture anche in zone montane, mentre circa 20 milioni integreranno le risorse per l’agricoltura. Ha questo proposito, ha ricordato Fugatti, sta dando i primi frutti il coinvolgimento di Agenzia del lavoro incaricata di affrontare il problema della carenza di lavoratori stagionali attingendo alle proprie liste. Ad oggi sono 771 i disoccupati individuati, di cui 470 di nazionalità italiana. “Occorre veicolare un messaggio di responsabilità all’interno del sistema di welfare trentino” ha osservato il presidente: “chi prende un sussidio e rifiuta un posto di lavoro, vede messo a rischio il sussidio stesso. E questo – ha commentato – non era certamente un passaggio scontato fino a qualche mese fa”. Altre risorse, ha segnalato il presidente, sono messe a disposizione dall’assestamento per sostenere l’occupazione (8 milioni di euro), la casa (7 milioni), interventi nel settore del welfare (30 milioni), la scuola (13 milioni) la cultura e lo sport (17 milioni).

 

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Cooperazione internazionale: più selettività per destinare altre risorse al welfare.

A proposito della cooperazione internazionale, Fugatti ha replicato a chi criticato le spese previste dall’assestamento perché andranno a scapito degli interventi relativi a questo settore. “Rispondo che di scelte si tratta – ha spiegato – ma che ogni scelta origina dall’interpretazione del contesto in cui viviamo: un contesto che a sua volta ha espresso un chiaro resposdo su un programma di governi sottoposto alla valutazione della nostra comunità. Tengo a precisare, comunque – ha rassicurato – che la Giunta provinciale non ha nessuna intenzione di azzerare queste forme di sostegno, ma solo di renderle più selettive in una logica di efficienza e di sostenibilità finanziaria”. Fugatti ha aggiunto che queste risorse risultanti da questa scelta saranno indirizzate ad ambiti di natura sociale, per il trasporto di persone con invalidità, l’aiuto a famiglie meno abbienti che devono affrontare le spese di iscrizione dei figli per lo svolgimento di attività sportive, il taglio dei costi degli abbonamenti scolastici per le famiglie con figli. Il senso di questi interventi consiste – ha chiarito il governatore – nella volontà della Giunta di mettere a disposizione le risorse in primis per i cittadini trentini più in difficoltà. “Non ci si stupisca quindi – ha ribadito – se questa Giunta ha questa forte caratterizzazione sociale nei confronti dei cittadini trentini: questo è il mandato che abbiamo ricevuto nell’ottobre scorso e che intendiamo portare avanti e rispettare”.

 

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Le novità del sovrintendente scolastico e della patente dell’inquilino nelle case Itea.

Infine il presidente ha citato gli interventi previsti dalla manovra di assestamento: per il “rafforzamento del sistema scolastico con la reintroduzione del sovrintendente, il “perfezionamento” del Clil (per una maggiore flessibilità nel suo utilizzo) e dell’alternanza scuola-lavoro (per consentire l’utilizzo di un maggior numero di ore rispetto al modello statale e offrire migliori possibilità ai nostri giovani); per la sicurezza con l’introduzione della “patente dell’inquilino” degli alloggi Itea per innescare un processo di responsabilizzazione che premi i comportamenti virtuosi e permetta di intervenire con la revoca dell’assegnazione degli appartamenti nei confronti di chi non rispetta le regole (anche nella richiesta di alloggi pubblici, ha ricordato Fugatti, “abbiamo introdotto il criterio dei 10 anni di residenza per favorirne l’assegnazione a chi da più tempo risiede nel nostro territorio”).

 

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Ridurre la distanza tra potere centrale e territori. E “coniugare” le scelte al futuro.

Il governatore ha concluso la sua relazione ricordando i quattro orientamenti politici dell’esecutivo da lui guidato: l’attenzione concreta per i territori e le periferie per costruire un Trentino policentrico e vitale in ogni area della provincia (“Il Trentino ha bisogno di vedere diminuire la distanza tra il potere centrale e i territori, distanza che evidentemente si era pesantemente allargata negli ultimi anni”); un diverso e più concreto sistema di relazioni con le Comunità (il cittadino da un lato e le imprese dall’altro) per semplificare e fluidificare i rapporti sburocratizzando specialmente quelli con le aziende; azioni concrete a favore delle fasce più deboli della popolazione nei settori dei servizi e dell’abitazione; e infine la volontà di “coniugare” al futuro le scelte come nel caso delle politiche a favore della natalità.

I lavori proseguiranno in Aula domani alle 10.00 con l’avvio della discussione generale della manovra e della relazione del presidente Fugatti.

 

 

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