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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA POMERIGGIO: « DISCUSSIONE BILANCIOGIUNTA FUGATTI / DEGODENZ, MANOVRA APPREZZABILE, CON DIVERSI PREGI E QUALCHE DIFETTO DA CORREGGERE »

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18.02 - giovedì 12 dicembre 2019

Prosegue in Consiglio provinciale la discussione generale alla manovra di bilancio della Giunta Fugatti. I lavori proseguono sino alle ore 20.00 e riprendono domani mattina a partire dalle 10.00.
Degodenz: una manovra apprezzabile, con diversi pregi e qualche difetto da correggere.

“Uno strumento cardine di straordinaria importanza”, ha definito Pietro De Godenz la manovra finanziaria che l’aula si accinge a discutere. Servizi dell’ospedale di Cavalese e Olimpiadi 2026 sono le due istanze che stanno particolarmente a cuore del consigliere dell’Upt e per le quali andrà previsto a suo avviso un potenziamento di risorse. Quest’ultima è una sfida complessa che deve trovarci pronti ed operativi, ha detto, così che si possa confermare l’eccellenza del Trentino a livello internazionale. Per questo occorre remare tutti nella stessa direzione, aldilà delle sfumature politiche perché le Olimpiadi 2026 sono le Olimpiadi di tutti. Positive le dichiarazioni rese ieri dal presidente Fugatti sulla creazione di un plafond per riqualificare le strutture ricettive trentine, sulla valorizzazione dei negozi multiservizi e sul mantenimento dei negozi di vicinato.

Quanto al turismo da più parti si chiede un maggiore coinvolgimento nel processo di riforma del settore e si esprimono timori sul possibile calo del reddito alle Apt d’ambito. Occorre a suo avviso una visione d’insieme ben orientata al futuro per i tracciati stradali e per i collegamenti da e per il Trentino verso Verona, per dare risposte nell’ambito di questo evento eccezionale, ma anche per il dopo Olimpiadi. Allo stesso modo è stata apprezzata la volontà del presidente di accelerare sul ripristino territoriale del post Vaia e sul sostegno a tutti i comparti in difficoltà. Dopo i pregi, De Godenz ha evidenziato i difetti, ovvero i punti sui quali si trova in disaccordo rispetto alle norme in discussione: primo tra tutti l’articolo 15 che prevede la revoca dell’alloggio Itea al nucleo famigliare, nel caso di un componente condannato: su questo punto ha auspicato un ripensamento. Un errore a suo parere anche l’abbassamento della base imponibile Irpef a 15.000 euro, sulla quale si spera ci siano spazi per introdurre una modifica. Occorre avere coraggio e affrontare insieme le sfide che ci attendono nei prossimi mesi e anni, ha concluso.

 

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Ossanna: una manovra con un’impronta “autonomista” che si può correggere in alcuni passaggi
Lorenzo Ossanna (Patt) ha esordito con una riflessione su quanto accaduto in Consiglio regionale: un passaggio forse non istituzionalmente corretto, ma condiviso anche dal Partito autonomista, ha detto. La finanziaria in discussione contiene diversi passaggi importanti e assolutamente condivisibili: in particolare su due temi strategici, l’autonomia e la montagna, c’è a suo avviso una visione di impronta “autonomista”. Anche sull’Europa, nella relazione emerge con forza l’idea di un’Europa delle Regioni come modello di convivenza: si parla di Gect e di valori istituzionali e di strategicità della collaborazione transfrontaliera. Quanto all’aspetto economico, Ossanna ha apprezzato l’idea di “spacchettare” il Pil per agire laddove serve. Su questo aspetto occorre attendere la prova dei fatti, però si tratta di un modello condivisibile. Ci sono però in questa finanziaria anche alcuni aspetti criticabili o da correggere come il mancato approfondimento dei temi legati al volontariato, il sostegno alle attività artigianali sul territorio e alla nascita di negozi di vicinato per favorire la permanenza dei multiservizi nelle zone montane, lo sconto dell’Imis sui terreni fabbricabili per i coltivatori diretti, tutti aspetti che il consigliere del Patt porterà all’attenzione della Giunta proposte emendative.

 

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Trasformazione di Cinformi, tagli all’Agenzia del Lavoro, Valdastico, agricoltura biologica, gestioni associate, sanità: le numerose preoccupazioni di Coppola
La consigliera di Futura Lucia Coppola ha collocato la manovra in un contesto storico molto particolare, che implica grande responsabilità e deve dunque avere uno sguardo lungimirante. La consigliera ha espresso preoccupazione per il taglio delle risorse di oltre 4 milioni all’Agenzia del Lavoro che andrà a pesare su azioni importanti come l’occupazione dei soggetti svantaggiati e deboli. La consigliera di Futura ha quindi toccato quello che ha definito “il tema dei temi”, ovvero quello dei cambiamenti climatici. In questo contesto è poco realistica la distinzione di chi fugge dalla fame, dalla guerra o dai cambiamenti climatici, ha detto e la questione va tenuta in debito conto. Sulla montagna ha rivolto un invito a riflettere e a lavorare su eventi che la valorizzino, collegati alle Olimpiadi del 2026 per le quali occorre prepararsi con tempo. Preoccupa anche la trasformazione delle competenze di Cinformi, che da anni si occupa con grande efficienza di molteplici questioni legate all’accoglienza. Sul Progettone, importante strumento di politica attiva del lavoro, Coppola si è chiesta come saranno rispettati gli accordi raggiunti, in mancanza di fondi: è necessario a suo avviso rilevare i grandi meriti di ammortizzatore sociale di questo strumento che non rappresenta un privilegio. Non è condivisibile nemmeno il criterio di residenza qualificata per accedere all’edilizia abitativa che svantaggia a suo avviso gli ultimi arrivati che diventano “ultimi” in tutti i sensi.

Sul tema edilizia abitativa, è inaccettabile anche la perdita dell’alloggio dell’intero nucleo famigliare, nel caso in cui un componente si macchi di un reato. La Valdastico comporterebbe enormi danni ambientali, non ultimo per l’inquinamento ambientale ed acustico: i comuni di Terragnolo, Trambileno e Vallarsa si sono espressi recentemente per il 93% in maniera contraria alla realizzazione dell’opera. Il tema dei diritti appartiene in pieno alla politica, dunque anche la discriminazione di genere, ha osservato: in questo contesto sarebbe necessario rifinanziare i corsi contro l’omofobia, fondamentali per contrastare l’ignoranza in questo campo. Nella nostra Provincia, ha aggiunto, riguardo la produzione biologica, la percentuale di crescita è solo dell’8%, molto inferiore al resto d’Italia: le Dolomiti sono patrimonio dell’Umanità e in questo contesto di bellezza e di risorse unico è fuori luogo a suo parere insistere con un modello di sviluppo basato sull’agricoltura industriale. Le gestioni associate non sembrano aver dato i risultati sperati e il nuovo protocollo d’intesa ha previsto il superamento dell’obbligo di gestione associata. Se una revisione di questo modello è necessaria, Coppola si è però chiesta se a monte siano stati analizzati i motivi per cui non abbia funzionato. Molto da lavorare anche nel settore sanitario, rispetto al quale Coppola ha citato diversi aspetti sui quali ci sarebbe da riflettere.

 

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Moranduzzo: una manovra realistica, saggia e coraggiosa
“Un provvedimento del tutto condivisibile perché contrassegnato da numerosi elementi di realismo, di saggezza e anche di coraggio”, ha definito Devid Moranduzzo (Lega nord) la manovra in discussione. Realistica perché prende atto di un panorama incerto e di una situazione economica non rosea, ma nel contempo sceglie di scommettere sul nostro territorio con infrastrutture, stimolo alla nascita di nuove aziende, ammodernamento, futuro. In questa manovra c’è anche, ha aggiunto, la concessione di contributi per la seconda casa, il contrasti al degrado, attenzione al rapporto centro-periferia nell’indirizzare le politiche provinciali laddove c’è più bisogno. Tutto in questa finanziaria è espressione della volontà politica di traghettare il Trentino nel futuro indicando una strada fatta di pragmatismo e lucidità politica, sena promesse altisonanti impossibili da mantenere.

 

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Cavada ringrazia per l’attenzione riservata alle “sue” valli
Molto soddisfatto si è definito Gianluca Cavada (Lega nord) per l’importanza riservata nell’intervento del presidente Fugatti di ieri alle “sue” valli di Fiemme e Fassa. Bene anche il piano strategico di sostegno alla natalità e alla famiglia contenuto nella manovra e anche le iniziative messe in campo per le Olimpiadi invernali del 2026 che rappresenteranno un’importante opportunità per la riqualificazione delle strutture turistiche e della mobilità secondo un modello sostenibile. Opere che saranno utili anche per il dopo Olimpiadi.

 

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Zeni: una manovra priva di capacità di un disegno coerente
Luca Zeni (PD) ha apprezzato il “lodevole” tentativo compiuto ieri dal presidente Fugatti nella lettura della relazione, un elenco ricco di contenuti e di spunti. Tuttavia, ha aggiunto, da quella che dovrebbe essere una manovra di prospettiva, ci si aspetterebbe una capacità di programmazione, che purtroppo manca del tutto. Ripercorrendo la relazione l’assenza di un disegno coerente emerge a suo parere anche dalle parole chiave come il riferimento continuo al concetto di autonomia percepita però come “identità chiusa”, autoriferita, mentre l’autonomia di per sé è un concetto totalmente a quello di chiusura e di sovranismo. Il richiamo forte all’importanza dell’economia da cui comincia la relazione nasconde a suo parere un errore di impostazione di fondo, come se tutto non fosse in realtà saldamente collegato e connesso. Torna spesso nella relazione il tema della semplificazione e della sburocratizzazione che però non può essere solo un “titolo”: il dubbio è che ci si fermi troppo spesso sui singoli atti normativi, senza interrogarsi sulla motivazione e la valorizzazione di chi c’è dietro, del dipendente pubblico che deve essere messo a parte di un progetto complessivo. Quanto ai rapporti con chi ci sta intorno, corriamo il rischio di essere visti come un piccolo salvadanaio in cui è interessante entrare: i riferimenti sono agli interessi sul tema della facoltà di medicina, sul volontariato sanitario, sulla Valdastico ecc.

Il tema dello spopolamento della montagna è a suo avviso “il tema”, un tema trasversale che necessariamente tutti dobbiamo affrontare. Quello che cambia è come lo vogliamo affrontare. Fino ad ora l’orientamento è stato quello di “chi grida di più” e l’invito è alla coerenza, ad un nuovo equilibrio. Sulle guardie mediche manca ancora l’accordo sindacale e rivendicare la riapertura di Tesino e Ledro -tra l’altro solo nel fine settimana- è fuorviante. Sul tema della sicurezza manca una componente che la criminologia riconosce come fondamentale, che è la prevenzione e che rappresenta il 90% della soluzione del problema. Quanto alla ricerca, l’obiettivo è essere dentro un sistema che comporti ricadute non solo economiche, ma anche di sistema. Sul tema della natalità noi sosteniamo che dal momento che le risorse sono in calo, queste devono essere orientate laddove hanno ricadute positive. In questo senso possono sorgere dei dubbi sui benefici di alcune scelte puntuali operate dalla Giunta, sulle quali ci si augura si possa intervenire. Altro tema toccato dal consigliere del Pd quello del debito: dire che oggi risolviamo le cose scegliendo di essere elastici sulla possibilità di fare debito è pericoloso. In chiusura il richiamo al termine “pragmatismo” tanto caro a Fugatti e rispetto al quale Zeni ha invitato a guardare oltre e ad offrire una visione.

 

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Paccher: questa finanziaria risponde ad una nuova visione e realizza finalmente, le opere che il territorio attende da anni
Roberto Paccher (Lega) ha espresso apprezzamento per questa prima finanziaria della Giunta Fugatti, che cambia il passo rispetto al passato, risponde ad una nuova visione e realizza finalmente, mettendo in campo 80 milioni di euro, le opere che il territorio attende da anni: variante Pinzolo, tangenziale Rovereto, messa in sicurezza della ss 47 ecc. Apprezzo l’innovazione sulla famiglia con l’abolizione dei ticket sui farmaci e aiuti economici alle famiglie che alleggeriscono le spese a chi ha maggiormente necessità. Un di segno di legge che permette davvero di concretizzare il nuovo corso che i cittadini trentini ci hanno incaricato di guidare, ha concluso Paccher.

 

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Guglielmi apprezza in particolare l’attenzione riservata alle periferie
Il consigliere Luca Guglielmi (Lista Fassa) ha osservato che la relazione del presidente Fugatti offre una pregevole, approfondita e sentita visione del Trentino di oggi e del futuro. Apprezzata sopratutto l’attenzione riservata alle periferie e ai territori di montagna, in particolare nel settore turistico da parte dell’assessore Failoni, che ha girato in modo instancabile il Trentino per capire realmente dove fossero i problemi e quali fossero al contrario i punti di forza da valorizzare del nostro territorio. E questo è un merito da attribuire a tutta la Giunta, ha aggiunto: in un anno non ho mai sentito nella mia valle una lamentela e questo a suo avviso si deve anche alla vicinanza mostrata dalle istituzioni al territorio. Sulla sanità con riferimento all’ospedale di Cavalese, da ex vicesindaco e segretario del movimento fassano, Guglielmi ha ringraziato chi lo ha preceduto e questa Giunta che sta proseguendo nell’interesse delle valli di Fiemme e Fassa. L’impegno economico sulle strutture ricettive in vista delle Olimpiadi è senz’altro apprezzabile. Il territorio interessato dall’evento è piccolo, ma è anche vasto dal punto di vista della viabilità alla quale occorre a suo avviso mettere mano. La manovra, infine, è un ottimo punto di partenza, seppur migliorabile con l’apporto di alcune modifiche nate dal confronto e dal dialogo.
Ferrari: giovani, famiglia, cultura, educazione alla cittadinanza globale, internazionalizzazione: le molte ombre di questa manovra

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Ha quindi preso la parola la consigliera Sara Ferrari (PD) che ha detto di trovare “sminuente” il continuo riferimento al “fare” contenuto nella relazione del presidente Fugatti. Sembra che la leva principale come strumento di sviluppo del territorio sia quella dell’investimento in opere pubbliche, ha osservato, a scapito di altre leve strategiche come ad esempio la cultura. Gli strumenti sulla natalità che si vogliono introdurre sono strumenti utili, ma non sono una novità e laddove introdotti sono risultati insufficienti per cambiare il trend. Altra cosa sarebbe il sostegno all’occupazione femminile, perché più donne lavorano, più il Pil incrementa e più le famiglie scelgono di fare figli. Nessuno, infatti, fa un figlio perché riceve un premio per i primi anni di vita, senza avere le garanzie di un posto di lavoro. Ferrari ha annunciato un ordine del giorno in cui chiede di non cancellare le misure messe in campo in passato in questa direzione. Per contro, la cancellazione della franchigia sui 20.000 euro per l’addizionale Irpef, rischia di tassare proprio le famiglie di quelle donne che, rientrate dal lavoro e costrette al part time involontario, cercate di aiutare con i sussidi all’infanzia. Apprezzato da Ferrari, ex assessora competente in materia, il riferimento nella relazione ai giovani, anche se manca l’indicazione di una soluzione per trattenere i giovani sul territorio. Mi aspetto, ha detto a questo proposito, che laddove lei cita l’esigenza di identificare i bisogni occupazionali, si tenga conto dell’alta formazione professionale che garantisce due anni post diploma ed è stata costruita esattamente sulle vocazioni del territorio.

La invito a fare uno sforzo, ha detto rivolta al presidente, perché questo può essere un aspetto da sviluppare e promuovere nell’orientamento al cittadino. Sempre con riferimento ai giovani Ferrari ha parlato di educazione alla cittadinanza locale, laddove nella relazione di parla di “sviluppo di una consapevolezza critica circa la nostra storia”: questo è condivisibile, ha osservato, perché se abbiamo dei cittadini che non conoscono le ragioni della nostra autonomia non la sapranno difendere. Tuttavia nel fare questo si cancella l’educazione alla cittadinanza globale che apriva lo sguardo dei nostri ragazzi al mondo, ha aggiunto Ferrari che ha annunciato un emendamento con il quale si chiede il ripensamento su questa decisione. Infine sempre in tema giovani, la consigliera del Pd ha chiesto cosa ne sia del finanziamento al progetto Trentino Global Network. Internazionalizzazione è una parola spesso citata nella relazione anche se il capitolo riferito a questa voce nel bilancio segna un -82%: Ferrari ha chiesto conto al presidente di questa incongruenza e lo ha invitato alla coerenza. La cultura dentro questa finanziaria ha uno spazio talmente marginale che è difficile intervenire al riguardo, ha detto: spero che il -46% di risorse che si registra nel triennale non significhi la mancata volontà di investire in questo settore. Le parole migrazione, migranti, profughi extracomunitari e stranieri non si trovano in questa relazione: si tratta a suo parere di una grande “rimozione” del tema, che non è accettabile da parte di chi amministra questo territorio. Togliere servizi e non farsi carico di quei cittadini significa danneggiare i cittadini trentini perché significa non gestire una situazione e lasciare in libera circolazione persone con un disagio psicologico.

I lavori proseguono fino alle 20.00.

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