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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA: « ASSESTAMENTO, VIA ALLA DISCUSSIONE SUL RENDICONTO – SI È PARLATO DELLA FUGA DI M49 »

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13.56 - lunedì 27 luglio 2020

Assestamento, via alla discussione sul Rendiconto. Si parla della fuga di M49. Dopo le dichiarazioni introduttive rese venerdì scorso dal presidente della Provincia, ha preso il via stamane in Aula con vari interventi delle minoranze e uno solo per la maggioranza, la discussione generale della manovra di assestamento del bilancio 2020-2022 proposta dalla Giunta. Tre gli atti politici in discussione: il disegno di legge 59 sul Rendiconto relativo al 2019 – sul quale si è soffermato in particolare questa prima parte del dibattito – il disegno di legge 60 sull’assestamento del bilancio di previsione dell’anno in corso, e il Documento di economia e finanza della Provincia (Defp). Poco dopo l’inizio il presidente della Giunta ha informato l’Aula della fuga di M49. Annuncio salutato positivamente da alcuni esponenti di opposizione, mentre un consigliere della maggioranza ha auspicato l’abbattimento del “pericoloso” plantigrado. I lavori riprendono alle 14.30 e proseguono fino alle 19.00.

 

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Nel mirino l’avanzo 2019
Vari interventi delle minoranze hanno riguardato il Rendiconto, giudicato da un lato un “documento fondamentale per capire e valutare ex post quel che si sta facendo”, dall’altra “molto deludente” nei dati riportati. Nel mirino è stata messa soprattutto la mancata spesa di 200 milioni di euro ripresi dall’esecutivo in questa manovra di assestamento, ma che la Giunta avrebbe dovuto utilizzare, appunto, l’anno scorso. Per le opposizioni questo dimostra che il governo provinciale non sa gestire np spendere le risorse disponibili. Ogni parlamento, è stato detto, ha il dovere di verificare come sono stati spesi l’anno prima i soldi dei contribuenti. “Allarmante” secondo le minoranze, è che la Giunta ammetta nel Rendiconto di aver messo in circolo solo la metà della massa spendibile, specialmente per quanto riguarda la parte in conto capitale. Solo il 27% di quest’ultima, vale a dire appena un quarto delle risorse per gli investimenti, è stata spese. Il problema per le minoranze è che negli ultimi anni la situazione è andata peggiorando, perché la Pat dimostra di spendere sempre di meno rispetto a ciò che ha. La macchina provinciale, insomma, rende un quarto rispetto alla benzina che ha nel motore. Ma il grave per le minoranze è che dimostra di non far nulla per invertire il trend. Neanche con questo Defp che non indica né gli obiettivi di crescita dell’economia né quelli della conseguente revisione della spesa. Tutto rinviato all’aggiornamento del Defp nell’autunno prossimo.

 

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La notizia della fuga di M49
Alle 10.45 il presidente della Provincia ha preso la parola per annunciare la nuova fuga dell’orso M49 dal recinto del Casteller. Stamane – ha spiegato il governatore – il plantigrado ha divelto la rete di ferro della “gabbia” in cui era rinchiuso dall’aprile scorso. Il presidente ha concluso assicurando al Consiglio aggiornamenti sul tema nel prosieguo dei lavori in Aula. Le minoranze con due diversi interventi hanno salutato come “positiva” la notizia della fuga di M49 oggetto – hanno lamentato – di “persecuzione” e “crudeltà” da parte della Provincia, che non ha ancora saputo trovare una sistemazione adeguata alle esigenze di quest’orso. Un esponente dell’opposizione ha chiesto all’assessore Zanotelli di riferire in Aula sia sulla localizzazione attuale di M49, visto che vicino all’area vi sono delle abitazioni, sia sugli atti amministrativi che la Giunta intende adottare dal momento che l’orso è ora in libertà.

 

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Una manovra senza idee
tornando all’assestamento altri esponenti dell’opposizione hanno accusato l’esecutivo di “insufficienza strategica”. Questa “totale mancanza di idee per il futuro del Trentino” traspare a loro avviso dalle appena 11 pagine della relazione accompagnatoria alla manovra. La Giunta – ecco la critica – si limita ad apportare dei ritocchi al bilancio e a presentare emendamenti “blitz” sulla ricerca, sul forum della pace, sugli stranieri (un consigliere di minoranza ha segnalato che la norma che li riguarda, inserita dalla Giunta nel ddl sull’assestamento, esiste già nella legge provinciale sull’edilizia popolare), mentre non si occupa che in minima parte di scuola e per niente di università. Sui lavori pubblici le opposizioni hanno evidenziato la mancata realizzazione di tante, troppe opere infrastrutturali ripetutamente preannunciate dall’esecutivo in questa come nelle precedenti manovre finanziarie. Come nel caso – è stato denunciato – del rinvio al 2026 dell’elettrificazione della ferrovia della Valsugana deciso della Giunta provinciale dopo che lo Stato aveva già finanziato l’opera con 60 milioni di euro perché fosse completata molto prima.

 

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Un cambiamento che non si vede
Le minoranze hanno anche insistito nel mettere in luce l’assenza di quel “cambiamento” conseguente all’ascolto dei cittadini che l’esecutivo aveva dichiarato di voler perseguire, salvo poi procedere per emendamenti come quelli inseriti senza confronto alcuno in questa manovra. Riqualificazione del patrimonio edilizio: sulla norma proposta dalla Giunta nell’assestamento le minoranze hanno osservato che con lo stesso obiettivo vi sono già gli interventi messi in campo dallo Stato, per cui la Provincia potrebbe utilizzare queste risorse a sostegno di altri punti deboli del sistema. Debito: giusto avere il coraggio di farlo, ma secondo le opposizioni l’esecutivo dovrebbe esplicitare gli obiettivi da attuare con queste risorse perché siano dei veri investimenti. Alcuni interventi delle opposizioni hanno contestato anche l’emendamento presentato da un consiglieri di maggioranza per prevedere il rinvio di altri due anni della rimozione delle slot machine dai pubblici esercizi che la legge provinciale sulla ludopatia impone a partire da quest’estate. In questo modo, per le opposizioni, si dimostra di non voler rinunciare alla tassa sui giochi sottovalutando la delicatezza del problema. Nel corso del dibattito sono emerse anche posizioni distinte tra i consiglieri di minoranza, perché non tutti hanno depositato migliaia di emendamenti allo scopo di indurre l’esecutivo a ritirare o modificare determinate norme: c’è anche chi ha sottolineato la volontà di contribuire a correggere e migliorare la manovra di assestamento con proposte “di sostanza”. Sui dipendenti pubblici è stato evidenziato che la Provincia presenta vistosi buchi di organico evidenziati dall’emergenza Covid e che ora vi sarebbe l’opportunità di riempire.

 

“L’orso è pericoloso e va abbattuto”
Nell’unico intervento della maggioranza è stata auspicata la cattura di M49, che “deve essere catturato e abbattuto perché questo – ha detto – è il parere dei trentini e perché la pericolosità di quest’orso è dimostrata”. “Inutile – ha concluso – continuare a perdere risorse umane ed economiche per garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti sulle nostre montagne”. Quanto al Rendiconto, ha giudicato “una fortuna” avere un avanzo di 200 milioni di euro derivanti dal bilancio 2019. E ha poi criticato “la burocrazia che ostacola la realizzazione delle opere pubbliche previste dalla Giunta”, bloccando l’utilizzo delle risorse disponibili.

I lavori – ha ricordato il presidente del Consiglio prima della pausa – riprendono alle 14.30. L’ordine del giorno prevede che proseguano fino alle 19.00 sia oggi che domani e mercoledì. Da giovedì sera niente orari di chiusura: si andrà ad oltranza.

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