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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA: « 5 ODG COLLEGÀTI ALLA MANOVRA, SOSPENSIONE PER PERMETTERE UNA RIUNIONE URGENTE DELLA GIUNTA REGIONALE »

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14.00 - lunedì 16 dicembre 2019

Nota sui 5 ordini del giorno collegati alla manovra finanziaria che, dopo i 30 già discussi venerdì, il Consiglio provinciale ha esaminato in Aula dalle 10.00 alle 11.07.

I lavori sono ora sospesi fino alle 11.30 circa su richiesta del presidente Fugatti per permettere una riunione urgente della Giunta regionale.

Prima dell’inizio dell’esame di articoli ed emendamenti dei tre disegni di legge che formano la manovra, restano ancora da esaminare 37 ordini del giorno, due dei quali (il 19 e 2) particolarmente importanti dal punto di vista politico (sull’autonomia finanziaria e la crescita economica del Trentinbo) proposti da Rossi del Patt e Tonina del Pad e sottoscritti anche da Ghezzi e Degasperi, riformulati d’intesa con il presidente Fugatti.

 

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Odg 32 Demagri (Patt): Inquilini Itea, prevenzione non solo repressione. Premessa respinta con 14 sì e 18 voti contrari, dispositivo approvato all’unanimità.
Con un emendamento concordato con l’assessora Segnana, che ha precisato comunque il “no” della Giunta alla premessa (che nel testo di Demagri evita di colpire per la condanna di uno solo tutti i componenti del nucleo familiare), l’odg di Paola Demagri impegna la Giunta a mettere in atto strategie di prevenzione e di repressione dei comportamenti inadeguati alla convivenza negli alloggi Itea; a studiare e implementare gli strumenti per affrontare i problemi di delinquenza sul territorio provinciale. Ghezzi (Futura), condividendo l’odg, ha ribadito che l’articolo 15 della collegata è un articolo “fascista” che inquina tutta la manovra (a questo punto Ghezzi si è sentito dare del “fascista” dal leghista Savoi e ha chiesto per questo l’intervento del presidente Kaswalder). La Giunta secondo Ghezzi si distingue per repressione introducendo una doppia pena per i già puniti, mentre Demagri ricorda che lo scopo di una buona politica è la prevenzione, mentre di repressione si occupano altri organi competenti. Degasperi dei 5 Stelle ha annunciato sostegno all’odg visto che la maggior parte degli emendamenti presentati riguardano proprio questo articolo mentre 1.200 famiglie sono in attesa ad un bisogno pubblico. Non è certo con norme come queste che si risponde a questa attesa. Di patrimonio pubblico nuovo per i cittadini trentini in questo bilancio non c’è traccia. Il problema del prossimo futuro sarà questo.

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Odg 33 Demagri: risorse per le spese alberghiere nelle Rsa per le demenze gravi. Repinto con 14 sì e 21 voti contrari.
L’odg, che l’assessora Segnana ha giudicato non accoglibile dalla Giunta (rispondendo anche ad alcuni quesiti posti da Demagri nella discussione generale relativi alla chiusura di 7 posti letto all’ospedale di Cles, della durata solo di un mese – ha spiegato – causa lavori antincendio), mirava ad impegnare la Giunta a destinare risorse all’esonero del pagamento della spesa alberghiera ai malati di grave demenza nelle Rsa utilizzando i dati del “Tavolo demenze” e a garantire un contributo per le spese di assistenza ai familiari che rinunciano all’inserimento nelle Rsa dei loro cari colpiti da grave demenza. Secondo Demagri il “no” della Giunta colpisce i cittadini che hanno un familiare affetto da demenza, malattia che si protrae anche 15-20 anni “esaurendo” i nuclei dal punto di vista fisico, psicologico ed economico. La Provincia potrebbe intervenire in autonomia per evitare che I Namir, pazienti Alzheimer in stato vegetativo, paghino la retta alberghiera a questi malati in grave demenza inseriti nelle Rsa, e per garantire supporto ai familiari che decidono di curare in casa queste persone.

 

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Odg 34 Demagri: un tavolo di lavoro Pat – Università prima di partire con medicina. Respinto con 20 no, 13 sì e un astenuto (Ossanna del Patt)
L’odg voleva impegnare la Giunta a predisporre un tavolo tra Università e Pat e eventuali altri attori per individuare un percorso nel caso si ritenga necessario avviare un nuovo corso di laurea come medicina; ad individuare criteri di performance tra Università pubbliche e private nazionali prima di avviare qualsiasi tipo di collaborazione. L’assessore Bisesti ha precisato che nonostante il parere negativo della Giunta il confronto con l’Università di Trento c’è, come pure la volontà di valutare tutte le opzioni pervenute e per questo non si ravvede la necessità di aprire un apposito tavolo sul tema. Zeni (Pd) ha chiesto a Fugatti il motivo di questo itestardimento contro una formulazione che riapra un percorso insieme all’Università di Trento. L’impressione è che vi siano fortissimi interessi in gioco da parte dell’Università di Padova, per cui non si ascoltano istanze diverse che stanno arrivando da vari attori competenti, che considerano la scelta della Giunta non conforme agli interessi del Trentino.

 

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Odg 57 Job (Lega): mettere in sicurezza la rotatoria di Dimaro. Approvato con 26 voti a favore e 2 di astensione.
L’odg impegna la Giunta a completare i lavori di sbarrieramento dell’area pedonale ultimando l’impianto di sollevamento per ultimare la messa in sicurezza della rotatoria di Dimaro. Zeni (Pd) ha osservato che al di là del merito di questi ordini del giorno, averne così tanti su singole opere stradali è un metodo un po’ troppo vistoso da parte della maggioranza.

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Odg 58 Paoli (Lega): allargare il tratto Molveno – San Lorenzo. Approvata con 22 voti a favore, 10 di astensione e i tre consiglieri del Patt intenzionalmente non partecipanti al voto.L’odg impegna la Giunta a dare priorità per la messa in sicurezza della strada che collega Molveno a San Lorenzo in Banale – Dorsino. Fugatti ha ricordato che dopo un’impegnativa fase di confronto si è riaperto il dialogo con i Comuni interessati e che il problema sarà risolto a breve vista l’importanza dell’arteria in una zona di rilevanza anche turistica. Ghezzi (Futura) ha motivato l’astensione del suo gruppo su questo e altri odg da lui giudicati tutti “strumentali”, “seriali” e come sempre anche “elettorali”. Ossanna (Patt) ha invece dichiarato il proprio voto favorevole. Paoli ha spiegato che l’odg non risponde alla logica di un gioco ma ad un lavoro svolto sul territorio. Masè (La Civica) ha ricordato l’esigenza di intervenire dopo gli ultimi smottamenti subiti della strada. Degasperi (5 Stelle) ha osservato che sarebbe interesssante sapere che fine fanno ordini del giorno come questo visto che ne sono stati approvati molti senza alcun effetto. Leonardi (FI) ha rivendicato il diritto di tutti i consiglieri a proporre ordini del giorno che anche nelle precedenti legislature sono stati presentati dai consiglieri di maggioranza. I giudizi sull’esito si potranno dare in futuro. Tonini (Pd) ha preannunciato l’astensione del gruppo da lui guidato su questo e altri analoghi odg relativi a micro-questioni relative alla viabilità. Alle Giunte provinciali precedenti – ha aggiunto Tonini rivolto a Leonardi – si può imputare di tutto ma non di aver migliorato la rete stradale con interventi di manutenzione e potenziamento. La preoccupazione è che questi interventi hanno senso se segnalano la volontà di procedere su un’opera particolare che si trae fuori dal mucchio per metterla in evidenza. Nessun disprezzo per queste preoccupazioni dei consiglieri, mentre sarebbe opportuno da parte della Giunta maggiore selettività nei confronti di questi odg per evitarne la banalizzazione. Peerché, ha concluso, “se tutto è prioritario nulla lo è”. Dallapiccola (Patt) ha sottolineato la difficoltà di rispondere tempestivamente ai problemi della viabilità. Queste non realizzazioni di opere viabilistiche hanno tuttavia lasciato ampio spazio al dibattito d’Aula. E ha richiamato ad un approccio un po’ più tecnico e meno populista. 22 10 e 3 non partecipanti al voto (Patt)

Alle 11.07 il presidente Fugatti ha chiesto una sospensione dei lavori in aula fino alle 11.30 per una seduta urgente della Giunta regionale.

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